giovedì 14 Novembre 2024,

Cronaca

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Notizie da Roma e Lazio

scritto da Redazione
Notizie da Roma e Lazio

CHIMICI
FEDERAZIONE NAZIONALE
CHIMICI ENERGIA TESSILI CARTA E STAMPA
“Stop al depuratore IAS: A Rischio oltre 5.000 Posti di Lavoro
e il Futuro di ISAB, Versalis, Sonatrach e Sasol – UGL Chimici:
Transizione Sostenibile Sì, ma non a Spese dell’Occupazione”
La recente decisione del Tribunale del Riesame di Roma di confermare il divieto al conferimento
dei reflui industriali al depuratore IAS di Priolo Gargallo rischia di provocare una
crisi sociale senza precedenti per l’area industriale siciliana. Tale misura mette in pericolo
oltre 5.000 posti di lavoro, tra dipendenti diretti e indotto, e compromette aziende di rilevanza
strategica come ISAB, Versalis, Sonatrach e Sasol, fondamentali per l’economia
locale e nazionale.
Il Segretario Nazionale UGL Chimici, Eliseo Fiorin, ha espresso grande preoccupazione:
“Non possiamo accettare che una decisione di questo tipo, seppur motivata dalla tutela
ambientale, vada a discapito del diritto al lavoro e della sopravvivenza economica di
migliaia di famiglie. La nostra priorità è la salvaguardia dell’occupazione, e una transizione
verso modelli più sostenibili deve avvenire con gradualità, evitando di innescare una
catastrofe sociale. Siamo convinti che sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale debbano
coesistere, affinché si possa preservare l’occupazione in un territorio già segnato da
fragilità economiche”.
Secondo Fiorin, è indispensabile che il tavolo convocato dal Ministro delle Imprese e del
Made in Italy, Adolfo Urso, il prossimo 21 novembre, consenta un confronto costruttivo
per individuare soluzioni immediate che permettano la continuità produttiva e, al contempo,
la tutela dell’ambiente. “Non possiamo permetterci di chiudere realtà aziendali
storiche come ISAB e Versalis senza che venga trovata una soluzione per il depuratore
IAS, il quale è essenziale per le operazioni industriali dell’area. Se le condizioni emissive
del depuratore stanno migliorando, come si evince dai dati, chiediamo che venga rivista
questa decisione e che si conceda il tempo necessario per completare il percorso di adeguamento
agli standard ambientali previsti dal decreto legge 187/2022.”
Il nostro impegno rimane fermo nella difesa del diritto al lavoro e nel garantire una transizione
sostenibile, che rispetti tanto l’ambiente quanto le esigenze sociali del territorio. Il
sindacato UGL Chimici continuerà a battersi affinché ogni decisione venga presa nel
rispetto dell’equilibrio tra la necessità di salvaguardia ambientale e la tenuta sociale, per
evitare un danno irreversibile al tessuto economico siciliano.

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“CON LEGGE SULLA COOPERAZIONE SOCIALE PIU’ TUTELE PER SOGGETTI SVANTAGGIATI”

“Con l’approvazione all’unanimità della nuova legge sulle cooperative sociali la Regione Lazio rivede e migliora tutto il quadro normativo riguardante il mondo della cooperazione sociale. A distanza di 28 anni dalla legge  regionale 24 del 1996, si è infatti reso necessario rimettere mano alla materia superata nel corso di questo lungo lasso di tempo sia da un punto di vista legislativo  che socio-economico. Il ruolo della cooperazione sociale è sempre più fondamentale all’interno del nostro welfare e non c’è dubbio  che le cooperative sociali, come viene ribadito nel nuovo testo di legge anche attraverso una semplificazione delle procedure amministrative, siano sempre più uno strumento efficace per favorire l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati e per contribuire così ad una vera integrazione sociale delle categorie di persone più in difficoltà. Una legge che, insieme a quella che disciplina la figura dei caregiver,  conferma l’impegno della Giunta Rocca nei confronti delle persone più vulnerabili e fragili. Un ringraziamento all’assessore alle Politiche Sociali Massimiliano Maselli per aver da subito sostenuto la necessità, se non addirittura l’urgenza, di intervenire ad aggiornare il quadro normativo che poi sorregge l’intero sistema della cooperazione sociale, ribadendo così il principio che sulle politiche sociali la Regione Lazio non vuole lasciare indietro nessuno.” Lo dichiara in una nota la consigliera regionale Fdi Edy Palazzi.

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“Approvata oggi la mozione presentata dalla Lega al Consiglio del Municipio Roma XI per dotare il quartiere Muratella di un’area cani. Si avvia così un percorso importante: questa decisione rappresenta un primo passo concreto verso il miglioramento della qualità della vita dei residenti, promuovendo un ambiente più armonioso e una maggiore coesione sociale”. Così in una nota congiunta il capogruppo capitolino della Lega Fabrizio Santori e i consiglieri del partito in Municipio XI Daniele Catalano e Enrico Nacca. “La presenza di un’area cani a Muratella non solo ridurrà i disagi per i proprietari, ma contribuirà anche a creare un senso di comunità più forte”, ribadiscono gli esponenti della Lega. “Ringraziamo tutti i cittadini che hanno sostenuto questa iniziativa. L’obiettivo è ora individuare l’area più idonea e, in una fase successiva, procedere con la progettazione e dotazione dello spazio di attrezzature adeguate, come fontanelle per l’acqua potabile, panchine e sacchetti per la raccolta delle deiezioni, per garantire un ambiente pulito e sicuro per tutti”, concludono Santori, Catalano e Nacca.

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INCONTRO AL MINISTERO PER SAXA GRES. VALENTE UGL CHIMICI: “PASSI AVANTI, LA STRADA E’ GIUSTA MA CI SONO OSTACOLI ANCORA DA SUPERARE”.

“I segnali sono sicuramente positivi e vanno nella direzione giusta, resta la spada di Damocle rappresentata dai problemi finanziari esistenti. Auspichiamo che vengano risolti nel più breve tempo possibile, successivamente, come sindacato, faremo la nostra parte affinché il progetto Saxa Gres conosca una nuova fase di rilancio”.

Così il Vice Segretario Nazionale UGL Chimici Enzo Valente al termine dell’incontro che si è tenuto oggi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), tra le Organizzazioni Sindacali, il Gruppo Saxa, il fondo di investimento Continental, Unindustria, funzionari del MIMIT, e delle regioni Lazio e Umbria per discutere del futuro degli stabilimenti Saxa Gres.

“Oggi sono stati fatti passi importanti – ha spiegato Valente – perché finalmente è stato presentato un piano industriale dettagliato, quello che noi organizzazioni sindacali aspettavamo da tempo. Ci sono però ancora grandi ostacoli lungo il cammino del rilancio produttivo del gruppo industrial che, auspichiamo, possano essere superati”.

Nel dettaglio, il fondo Continental, per sostenere il progetto di rilancio e il piano industriale del gruppo, ha annunciato un investimento di 35 milioni di euro, con erogazione prevista entro il 30 novembre. Come specificato dal rappresentante del gruppo, il dr. Tempestini, occorrerà prima passare attraverso l’assemblea degli azionisti in programma per il prossimo mese di Gennaio.

C’è fiducia da parte degli imprenditori di poter riprendere l’attività: è stato confermato che gli impianti di Saxa Gres sono in buone condizioni e per il 2025 sarebbero garantiti già 25 milioni di euro di ordini.

Tuttavia, per riavviare la produzione sarà necessario procedere con ulteriori investimenti. In particolare, lo stabilimento di Anagni, che impiega circa 90 lavoratori, prevede di avviare un terzo forno entro il primo trimestre del 2025, mentre a Roccasecca, dove operano oltre 200 dipendenti, si lavorerà alla riapertura di due forni già da marzo, e per l’attivazione di un terzo forno di maggiori dimensioni entro fine 2025. Lo stabilimento di Gualdo Tadino, che conta oltre 80 dipendenti, dovrebbe invece ripartire a giugno 2025.

Altra notizia importante la conferma della copertura degli ammortizzatori sociali per accompagnare il processo di ripresa del piano industriale nei siti attualmente fermi e per la gestione delle attività ad Anagni.

Sull’incontro si è espresso anche il Segretario Provinciale UGL Chimici Frosinone, Marco Colasanti: “Finalmente – ha sottolineato – parliamo di cifre e di investimenti concreti. Siamo pronti a collaborare, ma continueremo a monitorare con attenzione l’evoluzione della situazione, soprattutto in vista del prossimo incontro ministeriale.”

Appuntamento già programmato per l’11 dicembre alle ore 10:00 presso il Ministero, durante il quale si prevedono ulteriori aggiornamenti sul closing dell’investimento e sullo sviluppo del piano industriale.

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ASSOCIAZIONE SCIENTIFICA PER LA SANITA’ DIGITALE
ASSD 
COMUNICATO STAMPA
DIGITAL GENDER GAP:
COMPETENZE, DIRITTI
E RAPPRESENTANZA FEMMINILE IN SANITA’
NELL’EPOCA DELLA CULTURA DIGITALE
LA CENTRALITA’ DELLE QUESTIONI DI GENERE IN UN LIBRO CHE RACCONTA ESPERIENZE, PROGETTI E PROSPETTIVE. L’INNOVAZIONE DEL SSN SI FONDA ANCHE SUL CONTRIBUTO ATTIVO DELLE DONNE PRESENTI NEL MONDO DELLA SALUTE
ROMA, 14 novembre – Riconoscimento della centralità delle questioni di genere, come urgenza culturale, sociale, economica e politica, necessaria per rigenerare equilibri ed equità di accessi ai sistemi di cura. Approccio interculturale essenziale per evitare visioni escludenti. Interdisciplinarietà di pensiero, grazie al confronto con realtà differenti, a partire dalle nuove tecnologie e dall’intelligenza artificiale. Su questi tre pilastri si sviluppa il volume Il digital gender gap nella cultura del digitale in sanità a cura della Commissione Donne ASSD – Associazione Scientifica per la Sanità Digitale, presentato a Roma nel corso di un evento tenuto presso la sala di S. Maria in Aquiro del Senato della Repubblica, a cui hanno partecipato esponenti delle istituzioni, della sanità nazionale, delle professioni sanitarie e delle associazioni di pazienti. Essenziale l’endorsement istituzionale per tramite della Senatrice Sandra Zampa che ha supportato il tema e l’evento.
Aprendo i lavori, Laura Patrucco (presidente ASSD) e Marisa de Rosa (Comitato scientifico ASSD) hanno ricordato che l’attenzione complessiva di ASSD e della sua Commissione Donne sul tema nasce dalla consapevolezza che nella rivoluzione tecnologica alla quale stiamo assistendo il Divario Digitale di genere in Italia è cruciale e “rappresenta una grande sfida per il futuro con la conquista di diritti e opportunità lavorative più eque per il mondo femminile”. “È giunto il momento”, hanno sottolineato Patrucco e De Rosa “di assicurare che le ragazze e le donne sviluppino abilità e fiducia per avere successo nelle scienze e nelle tecnologie. Si tratta di promuovere una maggiore consapevolezza pubblica da parte dei genitori e dei formatori su come possono incoraggiare le ragazze nelle materie STEM, soprattutto promuovendo una mentalità di crescita e consentendo, così, alle donne ed alle ragazze di accettare le sfide odierne e future”. ASSD si è impegnata a creare la Commissione Donne all’interno dell’Associazione e a diffondere all’interno della propria rete – a cui partecipano molte professioni sanitarie – questo messaggio. “Il libro che oggi presentiamo”, hanno affermato, “contiene un’ampia e qualificata raccolta di testimonianze di professioniste di diverse discipline nell’area sanitaria come contributo a creare una precisa consapevolezza digitale. Crediamo che in questo scenario, sia quanto mai urgente attivare una serie di interventi per incoraggiare le giovani donne a intraprendere studi scientifici e ad impossessarsi di competenze digitali. Riteniamo inoltre che sia fondamentale che le istituzioni, le agenzie, le realtà molteplici del SSN e il mondo della produzione debbano fare la loro parte promuovendo strumenti attivi per aumentare non solo il numero delle donne in ambiti tecnologicamente evoluti, ma anche la loro rappresentanza nei ruoli apicali e di leadership”.
Riprendendo questi temi in apertura dei lavori dell’evento, la senatrice Sandra Zampa ha dichiarato “che le istituzioni ed il Parlamento hanno bisogno di contributi concreti, come il libro prodotto da ASSD, per comprendere meglio e mappare il gender gap, un problema di cui forse il nostro paese non è sufficientemente consapevole e cosciente. La qualità delle cure, la ricerca medica, le carriere in sanità e gli ostacoli che vengono posti alla leadership al femminile sono fenomeni che se non vengono correttamente mappati ci impediscono quello sviluppo verso un SSN rinnovato, ma non snaturato, che è per tutti oggi un obiettivo da raggiungere”.
Teresa CalandraPresidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (FNO TSRM e PSTRP), ha evidenziato quanto il genere abbia un impatto sulla carriera dei professionisti sanitari, soprattutto se donne. Nel suo intervento Calandra, introducendo una sezione del libro ASSD dedicata alle professioni sanitarie, ha evidenziato i dati di un’indagine condotta dalla Federazione nazionale tra i professionisti sanitari a essa afferenti sul tema, ed ha dichiarato che: “Quasi un quinto (18,5%) delle persone intervistate ha affermato che il proprio genere ha complicato la conciliazione tra vita privata e lavoro. Ciò nonostante il gap sul digitale nell’ambito lavorativo non appare legato al sesso della persona, ma piuttosto all’età, alla vocazione tecnologica della professione o all’organizzazione”. “Ne consegue – ha concluso Calandra – che non stiamo parlando solo di una questione femminile: riguarda la società, l’effetto positivo della diversità sulla creatività e la produttività delle organizzazioni, di conseguenza l’impatto economico, sociale e culturale. Riteniamo che sia importante garantire a tutti, indipendentemente dal genere, un’equa possibilità di beneficiare e contribuire nell’era digitale”.
La presentazione del volume si è conclusa con un’ampia tavola rotonda che ha permesso di esplorare il tema del divario di genere da prospettive differenti. Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE, ha ricordato i tre principali gap da colmare: il diritto alla tutela della salute, la leadership femminile e l’accesso agli strumenti digitali, quest’ultimo strettamente legato al ruolo delle donne nel campo delle tecnologie avanzate e dei sistemi di intelligenza artificiale. Cartabellotta ha posto particolare enfasi sulla ricerca clinica, sottolineando che in questo ambito “i dati evidenziano un preoccupante divario: le donne sono poco rappresentate negli studi clinici e, di conseguenza, le evidenze scientifiche sulle terapie sono spesso poco applicabili al genere femminile. È quindi fondamentale che, in presenza di linee guida internazionali molto chiare, anche nel nostro Paese la ricerca e la sperimentazione di nuovi trattamenti inaugurino una stagione completamente nuova, sotto il segno dell’inclusività”. 
Dal suo osservatorio oncologico, Rossana Berardi (Presidente Women for Oncology) ha commentato che fortunatamente in Italia la comunità di specialisti che si raccoglie attorno ad AIOM è particolarmente sensibile alle tematiche di genere, ed “ha licenziato le prime raccomandazioni promosse dalla società scientifica sulla tematica dell’Oncologia di Genere, proprio al fine di porre l’attenzione su una questione di sempre maggiore rilevanza socio-sanitaria, fornendo così uno strumento utile per i professionisti sanitari per la migliore presa in carico dei pazienti oncologici,”. Il past president AIIC, nonché membro del Direttivo ASSD, Lorenzo Leogrande ha sottolineato “che una professione giovane ma ormai nevralgica per lo sviluppo del SSN come quella dell’ingegnere clinico e biomedico si sta ormai indirizzando verso una popolazione professionale che per la maggioranza è rappresentata da donne, anche se i ruoli apicali sono ancora appannaggio degli uomini”. In questo scenario Maria Luisa Chiofalo e Patrizia Palazzi hanno descritto le attività di ricerca sviluppate in seno a Women for Quantum e a Donne 4.0, due realtà connotate dalla presenza di professioniste che stanno contribuendo a sviluppare e condividere ricerca nell’ambito della fisica quantistica (le prime) ed a definire condizioni per una corretta partecipazione di ricercatrici ed accademiche al movimento internazionale di operaroti impegnati nell’ambito dell’intelligenza artificiale.
Durante le conclusioni Laura Patrucco e Marisa De Rosa hanno confermato che “il volume è un primo atto di un percorso che la Commissione Donne di ASSD intende sviluppare anche in stretta collaborazione con le istituzioni, affinché le soluzioni tecnologicamente avanzate anche in sanità siano una modalità per il superamento dei gap che impediscono alle donne nel nostro Paese di accedere alle migliori cure, o di rivestire ruoli consoni con le loro conoscenze e competenze”
Il volume ll digital gender gap nella cultura del digitale in sanità (Edizioni ASSD, Collana – Le Donne incontrano la Salute, 132 pagine, Roma 2024) è suddiviso in tre parti, una di panoramica generale di contesto (con gli interventi di Monica Calamai, Mariangela Ciccarese, Italia Agresta, Alberta Spreafico, Priscilla Dora Mazzoli, Rossana Berardi, Roberta Gilardi, Elena Pitotti, Maria Stefania Manzi, Roberta Famulari, Valerio De Lorenzo e Laila Perciballi), una di comunicazione di esperienze specifiche (con i testi di Teresa Calandra -Dilva Drago unitamente a 18 esponenti delle professioni sanitarie tecniche, riabilitative e della prevenzione (FNO TSRM e PSTRP), Assunta De Luca, Vittoria Doretti, Cecilia Quercioli, Antonella Miserendino, Vanessa Bastreghi, Antonio D’Urso, Roberta Rossini, Tiziana Rossetto, Rosanna Favole, Chiara Stracquadanio, Valentina Di Mattei, Barbara Porcelli, Roberta Famulari, Valerio De Lorenzo, Laila Perciballi, Alessandra Huscher, Alessia Cabrini), ed una, conclusiva, dedicata a progetti e servizi (con i contributi di Diana de Marchi, Daria Orfeo, Stefania Mancini, Claudia Elisabetta Bassanino, Sandra Frateiacci, Maria Vittoria Biondi, Daniela Abbatantuono, Gabriella Casu).
L’Associazione Scientifica per la Sanità Digitale-ASSD è stata costituita nel 2017 per promuovere la cultura del digitale nel SSN sottolineando l’importanza dell’alfabetizzazione, dell’informazione e della condivisione, realizzando e rendendo disponibili gratuitamente per il settore sanitario decine di libri, opuscoli divulgativi, seminari e corsi di formazione. I suoi Soci Fondatori e Ordinari rappresentano le professioni che operano nel contesto della sanità italiana. Svolge attività di advocacy e attraverso la Commissione Donna intende promuovere l’equità di genere anche in ambito di sanità digitale.
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Interrogazione della Lega. Situazione grave, il Sindaco verifichi il cimitero dei cassonetti e tutte le responsabilità

“Ammaccati, rotti, divelti, spesso rovesciati a terra. Sono i nuovi cassonetti posizionati in tutta Roma da Ama per sostituire i precedenti: sono in ferro e molto pesanti, eppure i danni si susseguono al ritmo di una settantina al giorno. Il sindaco Gualtieri e l’assessore competente facciano chiarezza e accertino cosa succede. Invito anche il Primo Cittadino a farsi un giro, e la prima tappa la faccia a Cinecittà Est, dove sono stati posizionati su strada centinaia di cassonetti, trasformando l’area in un cimitero nel quale si allineano tristi i rottami di contenitori nuovi ma ormai inutili, emblema del disastro della gestione dei rifiuti di Ama”. La richiesta e l’interrogazione in Aula Giulio Cesare sono del capogruppo della Lega capitolina Fabrizio Santori. “Ama ha messo in funzione per le vie della città anche i nuovi compattatori, che però non sarebbero compatibili con questi contenitori e provocherebbero dunque i continui danni. Ma c’è di più: l’azienda non è in grado di rimetterli in posizione, ed entra dunque in campo, con i relativi ulteriori costi, una ditta specializzata. Chiediamo chiarezza e immediate verifiche, anche alla luce di quanto è stato recentemente diffuso sui media e denunciato dall’associazione Lila, Laboratorio idee lavoratori per l’ ambiente, e di accertare la sussistenza di eventuali profili di responsabilità di tipo amministrativo – contabile per danno erariale”, insiste Santori. “Gravissimo sarebbe infatti aver ‘dimenticato’ i test necessari a certificare la compatibilità dei mezzi con i cassonetti prima di procedere agli acquisti”, conclude.

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“Nella giornata di ieri una nuova sassaiola ha causato danni a alcuni mezzi Atac della linea 023 e 891 nella rimessa di via Candoni, vicinissima al noto campo nomadi. Siamo davvero stanchi di assistere a questi episodi, così gravi per l’incolumità dei lavoratori dell’Azienda municipalizzata di Roma. Tra l’altro all’interno della rimessa c’è anche un asilo nido, e spesso fatti simili hanno coinvolto anche le automobili dei dipendenti”. Così in una nota Fabrizio Santori, capogruppo Lega Roma Capitale, Daniele Catalano e Enrico Nacca, consiglieri Lega in Municipio XI. “Riteniamo che sia ora di finirla con le promesse e con le prese in giro ai danni dei lavoratori e dei cittadini: il campo nomadi Candoni va smantellato, la sinistra non può continuare ad avallare comportamenti illegali. Chiediamo al Prefetto di Roma di intervenire non appena Roma Capitale si degnerà di delineare una strategia per il superamento dei campi Rom”, concludono Santori, Catalano e Nacca.

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MATRI PI SEMPRI (IL CONCERTO)

 

IN VINILE LA VERSIONE DAL VIVO DE “LA BUONA NOVELLA” DI FABRIZIO DE ANDRE’ IN SICILIANO

 

Roma, 13 novembre 2024

 

Ai primi di dicembre esce in vinile “Matri pi sempri (il concerto)”, omaggio al capolavoro di Fabrizio De André, riadattamento in siciliano di Francesco Giunta de “La buona novella” nella nuova versione presentata il 27 agosto 2023 al Teatro Antico di Segesta e registrata dal vivo al Teatro Jolly di Palermo l’8 e il 9 di novembre dello stesso anno, a cura di Edoardo De Angelis e Giuseppe Greco.

 

Esposizione per cinque voci femminili, pianoforte, violoncello e percussioni di cui il M° Alberto Laruccia è autore dell’orchestrazione e delle musiche originali, interpretata da (in ordine di intervento) Cecilia Pitino, Alessandra Ristuccia, Laura Mollica, Giulia Mei e Valeria Graziani, accompagnate da Beatrice Cerami (pianoforte), Daniela Santamaura (violoncello), Federica Russo (glockenspiel), Virginia Maiorana (percussioni) e dallo stesso Alberto Laruccia (percussioni e direzione).

 

Il disco sarà in tiratura limitata e numerata (500 copie) ed è già possibile acquistarlo attraverso il link https://www.musicadelsud.it/release/la-buona-novella-in-siciliano-lp/ .

Il prezzo del disco è di 25,00€ e sarà possibile ritirarlo a Palermo o riceverlo tramite corriere (spese per l’Italia: 10,00€ per 1/2 copie, 15,00€ per 3/4 copie, nessun costo per 5 copie che è il numero massimo di copie prenotabili).

 

L’11 di gennaio il disco sarà poi presentato presso il Complesso monumentale di Sant’Antonino, in un evento organizzato in collaborazione con il Centro di studi filologici e linguistici siciliani, il Dipartimento di Scienze Umanistiche e la Scuola di lingua italiana per Stranieri dell’Università degli Studi di Palermo, nel corso del quale verrà proiettato in anteprima “Matri pi sempri  (il film)”, mediometraggio coprodotto da Musica del Sud, Edoardo De Angelis e dal regista Andrea Walts che, dopo aver seguito la messa in scena della versione in concerto del progetto, ha realizzato la sua opera andando oltre. “La Buona Novella in siciliano” ha gettato un ponte tra la Liguria e la Sicilia, unendole non solo nell’arte ma anche nei miei ricordi.  Come un complesso tutt’uno profondo e, per alcuni aspetti, sacro”, ha detto il regista Andrea walts, “Matri Pi Sempri è l’espressione cinematografica di un viaggio fatto, casa per casa, tra gli sguardi delle donne che ho incontrato. Alla ricerca della Maria, donna e non Santa, cantata da Fabrizio De André”.

 

Già nel corso della prima presentazione del riadattamento Dori Ghezzi ha rilevato che “La buona novella in siciliano è un atto d’amore”. Per il curatore del progetto Edoardo De Angelis “questa è stata, è, e sempre sarà una delle più belle avventure della mia vita non solo professionale. Accade raramente che la condivisione di tempo, lavoro, passioni, sentimenti, intrecci gli elementi così strettamente, da costituire un legame destinato al sempre. Persone e giorni indimenticabili vissuti fianco a fianco, mattone dopo mattone nella costruzione comune di un edificio. L’applauso interminabile nella notte del Teatro Antico di Segesta, ancor oggi mi dà un brivido alla schiena. Felice che tutta questa bellezza venga racchiusa in un album e messa a disposizione di tutti”.

 

Per info: ufficiostampa@musicadelsud.it o tramite WhatsApp al 320 615 8126.

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