sabato 18 Gennaio 2025,

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Ballerino ucciso: Pg,condannare imputato a 25 anni e carcere

scritto da Redazione
Ballerino ucciso: Pg,condannare imputato a 25 anni e carcere

Il processo segue la sentenza con la quale la Cassazione nell’aprile scorso, ravvisando la contraddittorietà delle motivazioni della precedente decisione, annullò l’assoluzione dello studente formiano, rinviando gli atti alla III Corte d’Assise d’Appello Igor Franchini fu ucciso presumibilmente nella notte tra il 24 e il 25 gennaio 2009 in una villetta di Formia. Il corpo fu ritrovato dopo alcuni giorni, avvolto in una coperta e parzialmente carbonizzato, abbandonato in una zona di campagna.  A scatenare la follia omicida, secondo gli investigatori, fu un debito, forse contratto per comprare droga. Per questo fatto, sono nati quattro processi ad altrettanti giovani (in un caso nei confronti di un minorenne). Due i principali processi: quello ad Andrea Casciello, condannato a 14 anni dopo il rito abbreviato (sentenza oggi definitiva) e quello di oggi a Giovanni Morlando che ha avuto un iter processuale più complesso. Condannato in primo grado a 26 anni di reclusione, il giovane si vide ridurre considerevolmente in appello la pena: fu, infatti, assolto dall’accusa di omicidio (con formula dubitativa) e condannato a tre anni per soppressione di cadavere. Ad aprile, la Cassazione ha annullato la sentenza e mandato gli atti per un nuovo processo. “E’ stato azzerato tutto il castello accusatorio a carico di Morlando e questo non è giusto“. Ha esordito così il Pg Cozzella nella sua requisitoria, sostenendo tra l’altro che “nella sentenza impugnata e cassata non c’è stato alcun collante logico“. Per il rappresentante dell’accusa ci sono alcune certezze: “Le coltellate sono state 43, con due lame diverse inferte da una persona che stava dietro la vittima e un’altra che stava davanti. Ci sono prove testimoniali che dicono che Casciello e Morlando erano insieme nella casa dove fu ucciso Franchini“. L’effetto: la richiesta di condanna di Morlando a 25 anni e mezzo di reclusione, sei mesi in meno di quanto inflitto in primo grado, solo perché deve essere derubricato in tentativo il reato di soppressione di cadavere contestato. La prossima settimana, l’intervento delle parti civili; a fine gennaio la difesa (gli avvocati Giuseppe Cincioni e Pasquale Cardillo Cupo) e la sentenza.

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