“In questi ultimi anni come Uiltucs Latina abbiamo accertato circa dieci tra società e cooperative nelle quali, sempre le stesse persone, venivano reclutati i tanti bagnini del territorio. Sono società e cooperative che improvvisamente sono scomparse, ma nel contempo ogni inizio stagione estiva sempre gli stessi personaggi organizzavano gli Assistenti Bagnanti nel territorio, un vero e proprio “scandalo dei bagnini di Terracina” che avviene da anni, con misere paghe da fame. Sono tanti giovani alla prima esperienza lavorativa ad essere sfruttati. In alcuni casi è accertato e documentato che alcuni lavoratori dovevano “restituire pezzi di salario”.
“Oggi manifestiamo – proseguono i lavoratori perché abbiamo bisogno in prima battuta di mettere in sicurezza gli Assistenti Bagnanti con il pagamento delle retribuzioni sul lavoro svolto, oltretutto parliamo di salari e paghe orarie non corrispondenti ai parametri contrattuali previsti per legge, stipendi e buste paga non pagate, istituti contrattuali non rispettati, emolumenti previsti dal contratto nazionale non corrisposti: è questo ciò che denunciamo da tempo e si continua a trovare in queste società che forniscono bagnini al comparto turistico-balneare”.
“Da anni sono sempre le stesse persone – dichiara il sindacato – li abbiamo definiti i solito noti che sottoscrivono contratti di appalto con imprese balneari, di conseguenza reclutano i bagnini, che a loro volta sempre i soliti noti li fanno assumere in altre società e cooperative, ad oggi tra cessate ed attive ne abbiamo individuate circa dieci. Il problema a fine stagione estiva rimane sempre lo stesso: da anni, è un continuo inseguimento del lavoratore alle spettanze retributive non erogate, oltretutto sbagliate volutamente dalle società, oggi alcune “fantasma”, le quali applicano un “contratto pirata” che stabilisce paghe orarie da fame e stipendi irregolari, un vero e proprio vantaggio e profitto per i “faccendieri del salvataggio” e di conseguenza un vero e reale sfruttamento degli addetti Assistenti Bagnanti. Senza stipendio, senza spettanze di fine rapporto, contratto di lavoro irregolare, datori di lavoro mai conosciuti, però le direttive vengono date dalla società con sede a Terracina in Via Appia, 18″.
“Questi Assistenti Bagnanti, queste famiglie, questi giovani alla prima esperienza lavorativa, il nostro Turismo Pontino, non merita questi faccendieri sulle nostre spiagge. I bagnini svolgono un lavoro delicato, professionale e soprattutto di responsabilità, hanno un impegno chiaro a volte pericoloso che si chiama “salvataggio delle persone”, per tutto ciò non possono continuare ad essere calpestati da tanti intermediari sfruttatori della filiera, i quali chiudono ed aprono società per eludere, sottopagare, lasciando i lavoratori senza stipendio, come avvenuto anche in questa stagione”.
“Oggi manifestiamo davanti alla sede di coloro che hanno costruito questa brutta pagina di sfruttamento degli Assistenti Bagnanti di Terracina. Continueremo a gridare per il giusto salario, per il pagamento immediato degli stipendi, per le differenze di retribuzione a causa del contratto pirata”.