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Ceccano. Dalle tracce note ai voti ritoccati, il concorso sospetto Le ombre sull’assunzione di Elena Papetti, la “favorita” di Caligiore, finita ai domiciliari nell’inchiesta sugli appalti

scritto da Redazione
Ceccano. Dalle tracce note ai voti ritoccati, il concorso sospetto  Le ombre sull’assunzione di Elena Papetti, la “favorita” di Caligiore, finita ai domiciliari nell’inchiesta sugli appalti

Il “praticantato” da funzionario nei lavori pubblici già quando era solo un membro dello staff del sindaco, la traccia della prova scritta per il concorso forse già trattata in quegli uffici e i voti corretti.

Una carriera nata e proseguita sotto una buona stella quella di Elena Papetti, la giovane architetta del Comune di Ceccano, la “favorita” dall’ex sindaco Roberto Caligiore, finita agli arresti domiciliari nell’inchiesta su- gli appalti pilotati in cambio di tangenti.

La rapida ascesa professionale della Papetti, già due anni fa, era finita nel mirino di un esposto presentato da Antonio Nalli, geometra di Ceccano con un passato da giornalista, che denunciava le ombre delle procedure che avevano portato all’assunzione dell’architetta.

L’esposto è stato poi archiviato. Ma ora Nalli, alla luce di quanto emerso dall’in- chiesta, è tornato alla carica presentando al Comune una richiesta di annulla- mento del concorso.

L’ascesa della Papetti in Comune inizia nel 2021, quando diventa membro del- lo staff del sindaco e, pur non avendo i titoli, viene assegnata all’ufficio tecnico, presso lo sportello unico dell’edilizia.

Qui qualcuno però ha da ridire. Quindi viene spostata presso l’ufficio dei lavori pubblici. Un’esperienza che si rivelerà molto utile per la sua crescita profes- sionale. Nel maggio del 2022, infatti, il Comune indice un concorso per l’assunzione di due istruttori tecnici, categoria C. Viene richiesto il diploma di geometra o titolo equipollenti, ma alla fine al concorso vengono ammessi 96 candidati e tra questi anche diplomati in ragioneria o liceali, periti commerciali, periti industriali.

Tra i candidati c’è anche Papetti, membro dello staff del sindaco, laurea in Architettura e maturità scientifica. Sarà proprio lei una delle due vincitrici.

GLI OTTO DIVENTATI NOVE.

Nalli, assistito dall’avvocato Francesca Sibilia, allora decide di andare a fondo. Viene fuori che la traccia della prova scritta, che si è svolta nel luglio del 2022, è il testo di una delibera di giunta approvata nemmeno una settimana prima e preparata dall’ufficio lavori pubblici in cui lavorava la Papetti. La delibera era passata tra le sue mani? Forse, chissà.

Anche le altre tracce, non estratte, sono tutte riconducibili al settore lavori pubblici. Una scelta anomala. «Un istruttore tecnico di categoria D normalmente predispone il testo di una determinazione, le delibere sono di competenza dell’ufficio di segreteria o del dirigente di settore», annota Nalli nell’esposto.

Solo in otto, su 96, supereranno la prova scritta. Nalli, accedendo alle carte del concorso, s’imbatte anche nelle votazioni e per quelli della Papetti emerge che i componenti della commissione d’esame hanno avuto un ripensamento o si era- no inizialmente sbagliati: sta di fatto che due 8 vengono corretti e diventano 9. Cosa che consente alla Papetti di aggiudicarsi uno dei due posti.

L’esposto di Nalli finisce all’attenzione della Procura, ma il sostituto Vittorio Misiti ne richiede l’archiviazione non ravvisando rilievi penali. Alle stessa conclusione, dopo l’opposizione di Nalli, giunge il gip Ida Logoluso, pur rilevando «elementi sospetti» che possono prefigurare irregolarità amministrative, ma di competenza del Tar.

GLI INCARICHI.

Pochi mesi dopo l’assunzione la Papetti viene nominata Rup (responsabile unico del procedimento) e supporto Rup in almeno cinque di progetti, tra i quali quello del Castello dei Conti finanziato con 2 milioni di euro con il Pnrr, finito nell’indagine sugli appalti pilotati. Eppure il Codice degli appalti vincola la scelta del Rup per progetti superiore al milione di euro, ad un dipendente con un’esperienza superiore ai tre anni.

Qualche tempo dopo l’assunzione della Papetti, il Comune indice un altro concorso, questa volta per due posti di istruttore tecnico di categoria D. La Papetti partecipa e arriva terza, ma anche questa posizione le tornerà utile.

La giunta e il Consiglio successivamente votano la delibera per il piano del personale aggiungendo una figura dirigenziale per attingere dalla graduatoria.

Nel frattempo la Papetti accetta la chiamata dal Comune di Terracina. Però l’amministrazione, dopo qualche giorno, sottoscrive con il Comune pontino una convenzione per l’utilizzazione temporanea e parziale della Papetti che così tornerà a lavorare a Ceccano almeno due giorni a settimana con una mansione superiore.

La convenzione con il Comune di Terracina è scaduta a fine agosto, ma nel frattempo la Papetti è finita agli arresti domiciliari.

Pierfederico Pernarella

Il Messaggero di Frosinone 1.11.2024

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