Domenica è sempre domenica. “La Bandiera Blu dal 2015: tra sogno e realtà”. Il Comune ri-affida ad un professionista la cura degli atti da predisporre

Premesso su quanto si scriverà: ma a Terracina, nelle condizioni in cui versa la città, serve veramente inseguire “burocraticamente” la Bandiera Blu?

Riteniamo sia una domanda legittima, perché la Bandiera Blu in questi anni ci sembra essere diventata troppo alla portata di coloro che ne fanno richiesta; quindi, non è più una selezione “severa” sulle caratteristiche che dovrebbero essere inside per una città turistica che fa del mare una risorsa economicamente importante.

Terracina, oggi, può ritenersi a tutti gli effetti meritevole di ottenere questo riconoscimento della FEE – Foundation for Environmental Education, rispetto ai parametri indicati come indispensabili per raggiungere il prestigioso vessillo?

Anche se possiamo dire, che le 33 chiamate richieste dalla FEE dovrebbero rientrare tutte nelle buon pratiche di una città che ambisce ad offrire al turista il minimo sindacale per essere riconosciuta come tale, e a poco servirebbe possedere la Bandiera Blu se queste specificità, per una ragione o per l’altra, non vengono rispettate.

Entrando nella notizia di “giornata” e rimanendo in tema, il Comune di Terracina ha pubblicato sull’Albo Pretorio online una determina dirigenziale sostenendo che “è ormai giunto a scadenza il contratto stipulato con il precedente professionista incaricato degli adempimenti relativi alla predisposizione e consegna del dossier BANDIERA BLU.

Quindi, è necessario individuare altro professionista per la predisposizione degli adempimenti di cui trattasi per il quinquennio 2025-2029”.

Il servizio di assistenza e di predisposizione della documentazione (e adempimenti connessi) costerà alla comunità terracinese, per i cinque anni contrattuali, la modesta cifra di 24.000,00 oltre CNPAIA e IVA secondo legge.

Anche in questa occasione, il domandone finale è d’obbligo: in tutti questi anni di affidamento a privati della predisposizione degli atti necessari per agguantare la Bandiera Blu, perché non si è pensato di “istruire” un dipendente comunale per espletare tale adempimento?

Non vi sono forse professionalità o intelligenze tali da soddisfare, in “casa”, questa incombenza?

e.

*Nella foto il vice prefetto Erminia Ocello.