Un sistema analogo a quello di Mafia Capitale, così l’ha definito il procuratore aggiunto Carlo La Speranza intervenendo oggi alla Conferenza Stampa che ha illustrato l’operazione che ha portato in manette i soci dell’Onlus La Ginestra, operativa a Fondi dal 2011, e dell’Onlus Azalea operativa a Fondi dal 2016.
A finire in carcere i due titolari Macaro Luca e Pannozzo Luigi, mentre i loro soci De Filippis Paolo Giovanni, De Luca Graziano, Lombardi Erica e Tucci Orlando sono finiti ai domiciliari.
Particolari inquietanti quelli resi noti dagli inquirenti come la circostanza del banchetto di battesimo del figlio di Luca Pannozzo che sarebbe stato pagato addirittura con i fondi destinati ai migranti.
Significativa anche la circostanza secondo cui il Macaro avrebbe invece affidato le pulizie dei centri di accoglienza alla onlus della madre per un importo di oltre 290mila euro.
Così come il fatto che lo stesso Macaro si sarebbe attribuito uno stipendio di 5.500 euro mensili.
Un sistema che ha visto sfruttati e maltrattati negli anni centinaia di migranti richiedenti asilo per cui venivano erogati 30 euro al giorno a persona e ne venivano spesi solo 1,5: una vera e propria mercificazione della vita umana venuta alla luce solo dopo l’accesa protesta dei migranti nelle scorse settimane.