mercoledì 15 Gennaio 2025,

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Forno crematorio a Fondi, respinto dal Tar il ricorso della società privata

scritto da Redazione
Forno crematorio a Fondi, respinto dal Tar il ricorso della società privata

Forno crematorio a Fondi, il Tribunale amministrativo respinge il ricorso del privato che chiedeva di annullare la decisione del Comune

Il Tar di Latina – Presidente Riccardo Savoia e estensore Francesca Romano – ha dichiarato inammissibile per difetto di giurisdizione.il ricorso della società Saie Spa, proponenti il progetto del forno crematorio nella città di Fondi. La società chiedeva al Tar l’annullamento della determinazione del 10 agosto 2023 con la quale il Comune di Fondi ha disposto la risoluzione, per “grave inadempimento” del concessionario, del contratto stipulato tra l’ente e la Saie stessa il 16 settembre 2022.

Il contratto aveva ad oggetto la concessione relativa alla “progettazione, costruzione e gestione dell’impianto di cremazione adiacente il cimitero comunale mediante progetto di finanza”.

La Saie Spa chiedeva al Tar che fosse annullato ogni altro atto connesso, ivi incluse la nota del Comune di Fondi del 21 marzo 2023 e l’atto di diffida e messa in mora notificato dallo stesso Ente il 21 luglio 2023, nella parte in cui: “pretendono di contestare una unilaterale variazione del progetto definitivo dell’intervento e il tentativo della stessa Saie di addossare al Comune un “costo aggiuntivo e non previsto dell’opera, pari a 1.329.357,33 euro, ovvero una rimodulazione del progetto presentato in sede di gara”. Inoltre, la società chiedeva di annullato anche le note in cui il Comune, valendosi dei poteri autoritativi,
“hanno dapprima sospeso l’iter di approvazione del progetto esecutivo presentato e in seguito ordinato a Saie, a pena di risoluzione del contratto, la consegna di un (nuovo) “progetto esecutivo privo di indeterminatezze, conforme a quello presentato in sede di gara e senza variazioni sostanziali”.

Il ricorso, però, secondo il Tar, “deve essere dichiarato inammissibile per difetto di giurisdizione”. La Saie avrebbe dovuto presentare il ricorso al giudice civile.

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