GASPARRI, TOFALO ANCORA AL COPASIR? SOSPENDERE ATTIVITÀ COMITATO
“Che succede sul caso Tofalo? Il deputato grillino, risultato collegato a personaggi arrestati per traffico di armi con gruppi di fondamentalisti islamici, fa ancora parte del Copasir. Boldrini non ha mosso un dito. Credo che i colleghi parlamentari presenti in questo organismo insieme a un personaggio cosi’ discutibile, che potrebbe avere accesso a informazioni coperte da segreto, dovrebbero con coraggio chiedere o la sua estromissione, o la sospensione dell’attivita’ del Copasir. Se non si porra’ fine a questa situazione chiedero’ ai colleghi che hanno a cuore la legalita’ di contestare negli ufficio del Comitato, come io stesso ho fatto per altre ragioni in un’altra occasione, questa intollerabile presenza”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri (FI).
MIGRANTI. SAVINO (FI): SENZA ESPULSIONI CONTINUERANNO SBARCHI
“Senza rimpatri volontari e espulsioni forzate di chi non ha diritto di stare in Italia, si continuera’ ad incentivare l’afflusso di un sempre maggior numero di migranti economici irregolari. Sono considerazioni evidenti, lapalissiane, eppure la sinistra le ha sempre negate. Ora che anche il Consiglio d’Europa afferma che e’ questa la strada da seguire per evitare l’invasione non ci sono piu’ alibi”. Lo afferma Elvira Savino, capogruppo di Forza Italia in Commissione Politiche della Ue alla Camera.
VOUCHER. RIZZETTO (FDI-AN): DEPOSITATA NOSTRA PROPOSTA DI LEGGE
“Abbiamo depositato la nostra proposta sulla ridefinizione del ruolo ed uso dei ‘buoni lavoro’ (#voucher). Riteniamo che sia la piu’ innovativa tra quelle depositate. Escludere le Pmi dall’utilizzo dei voucher significa non aver capito nulla di come funziona il mercato del lavoro in Italia. Ridurne invece l’utilizzo sulla base di un tetto massimo di giornate puo’ essere risolutivo. Servono ancora i controlli ed il rispetto delle regole, cosa che, ad oggi, ancora manca. Ed in ogni caso le sigle sindacali, che tanto hanno protestato sull’abuso dello strumento, ne sono escluse dall’utilizzo (secondo la nostra proposta)”. E’ quanto scrive su Facebook il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Walter Rizzetto, vicepresidente della commissione Lavoro, primo firmatario della proposta di legge.
SAN CAMILLO, RIGHINI-SANTORI-SBARDELLA-TARZIA: “ATTENDIAMO ANCORA
RISPOSTE”
“La risposta dell’assessore Buschini alla nostra interrogazione sul bando di concorso dell’ospedale San Camillo per l’assunzione di due ginecologi non obiettori è stata scontata e banale”. E’ quanto dichiara il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Righini, unitamente ai firmatari dell’interrogazione su questo tema, consiglieri Fabrizio Santori di Fdi-An, Pietro Sbardella e Olimpia Tarzia. “I dati riportati dall’assessore – sottolineano Righini, Santori, Sbardella e Tarzia – relativi alla percentuale di medici non obiettori nel Lazio non trovano riscontro nella relazione del Ministero della Salute e nei pronunciamenti in merito del Consiglio d’Europa”. “La legge nazionale 194 – osservano i consiglieri – non trova a tutt’oggi applicazione per quanto riguarda la parte inerente la prevenzione all’aborto attraverso la rimozione delle cause, l’offerta di alternative, il coinvolgimento delle associazioni che si occupano di sostegno alla donna: tutti aspetti previsti dalla legge. La prima causa di ricorso all’aborto in Italia e nel Lazio è di natura economica, la seconda occupazionale e lavorativa. Ciò significa che di fronte ad una maternità difficile la donna
viene lasciata sola dalle istituzioni, negandole la libertà di non abortire”. “Abbiamo già chiesto – concludono Righini, Santori, Sbardella e Tarzia – la presenza del presidente Zingaretti nella competente commissione, senza la quale i lavori della stessa non possono proseguire. Sulla 194 non servono risposte ideologiche: la parte della legge che segna l’iter all’aborto è garantita, mentre non lo è affatto quella della tutela sociale della maternità, perché non v’è dubbio che proporre alla donna come unica alternativa il ricorso all’aborto è una violenza inenarrabile. Ma Zingaretti in aula, oggi, che si ricordano anche le tante violenze subite dalle donne, non c’era.”