domenica 24 Novembre 2024,

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La cronaca

scritto da Redazione
La cronaca

Confermata esclusione Jean-Marie Le Pen da FN ++
Il fondatore ed ex presidente resta presidente onorario

La giustizia ha convalidato oggi
l’esclusione di Jean-Marie Le Pen dal Front National in quanto
membro del partito. I magistrati, ai quali era ricorso, hanno
pero’ riconosciuto il suo statuto di presidente onorario del
partito, che fondo’ negli anni Settanta.
La sentenza potrebbe rappresentare la fine della battaglia
giuridica tra l’anziano leader (88 anni) e la figlia Marine,
ormai guida unica del partito.

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Brexit: occupazione record in Gb, continua flusso stranieri
In barba a allarmi, scrive stampa. Ma neoassunti migranti al 95%

Occupazione a livelli record in
Gran Bretagna nel trimestre seguito al referendum sulla Brexit,
a dispetto di paure e previsioni. A sottolinearlo in prima
pagina sono oggi il Times e il Daily Telegraph, che peraltro
riportano dati stando ai quali il fenomeno continua ad attirare
lavoratori stranieri in massa sull’isola: addirittura “il 95%”
dei neoassunti secondo il Times, che interpella esperti stando
ai quali in queste condizioni un eventuale chiusura post-Brexit
all’immigrazione da parte del governo danneggerebbe l’economia.
La cifra certa, diffusa ieri dall’Ufficio nazionale delle
statistiche (Ons), e’ che i disoccupati sono calati ancora nel
Paese fra luglio e settembre, fino al 4,8%, minimo storico negli
ultimi 11 anni. Nello stesso tempo, 430.000 circa delle 454.000
persone in piu’ entrate nel mercato del lavoro nel trimestre
sono registrate come migranti, osserva il Times basandosi anche
sulle analisi del National Institute of Economic and Social
Research. Un elemento, scrive il giornale, che solleva
“preoccupazioni sull’apparente dipendenza dell’industria
britannica dalla manodopera straniera”. Il dato sull’occupazione
e’ positivo, osserva in effetti Jonathan Portes, del National
Institute of Economic and Social Research, ma il peso della
forza lavoro straniera significa anche che “una riduzione
sostanziale dell’immigrazione legata alla Brexit, o a
restrizioni comunque imposte dal governo, sarebbero destinate a
colpire la crescita e le entrate fiscali” nel regno.

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UE: ITALIA SI ASTIENE SU BILANCIO 2017, E’ LA PRIMA VOLTA

Durante la discussione sul bilancio 2017 l’Italia ha
criticato, in particolare, la riduzione degli incrementi di risorse in
favore dei Paesi mediterranei (332 milioni invece dei 340 inizialmente
previsti) ed il rinvio temporaneo, per mancanza di base giuridica, del
finanziamento del Fondo per lo sviluppo sostenibile (250 milioni) per
affrontare le cause profonde delle migrazioni.

La Commissione Europea si è comunque impegnata a reperire risorse
necessarie a finanziare il Fondo, non appena la sua base giuridica
verrà formalizzata.

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UE: ITALIA SI ASTIENE SU BILANCIO 2017, E’ LA PRIMA VOLTA

Nella votazione nell’Ecofin di ieri
sulla proposta di bilancio Ue per il 2017, l’Italia si è
astenuta,ádopo una lunga discussione protrattasi sino alle prime ore
del mattino. Lo fanno sapere fonti italiane; è la prima volta, notano,
che l’Italia non vota a favore del bilancio comunitario annuale.

La proposta di compromesso finale presentata dalla presidenza slovacca
ed accettata dal Parlamento Europeo ha recepito le richieste italiane
per quanto concerne il finanziamento aggiuntivo (700 milioni) dei
programmi Erasmus, Horizon 2020, l’iniziativa Giovani.

Non è bastato però a convincere la delegazione italiana a votare a
favore, anche in linea con la riserva posta nei giorni scorsi sulla
revisione di medio periodo del quadro finanziario (2017-2020).

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