Le Acli provinciali di Latina esprimono soddisfazione per la presenza del Presidente nazionale aclista alle celebrazioni della Festa della Liberazione del 25 aprile ad Aprilia.
Storicamente i presidenti nazionali hanno partecipato a tale evento a Milano, ma questa volta il Presidente Roberto Rossini ha scelto di accogliere l’invito della città pontina.
Maurizio Scarsella, Presidente della provincia di Latina delle Acli, afferma di essere orgoglioso di poter ospitare la massima rappresentanza nazionale della Organizzazione proprio in terra pontina, esprimendo gratitudine al Sindaco Antonino Terra e a tutta l’Amministrazione Comunale apriliana per l’invito.
“Le Acli, continua il Presidente Scarsella, sono sempre state un baluardo per i valori della democrazia e tale funzione l’hanno da sempre svolta animando i territori, questo appuntamento ne è la rappresentazione. Scegliere Aprilia è una espressione di attenzione verso le comunità di provincia e le periferie sociali, rispetto alla tradizionale scelta di Milano. La conquista e l’esercizio della democrazia in Italia sono emerse proprio dal riscatto sociale di realtà territoriali complesse come quella di Aprilia e della vasta area dell’Agro romano e pontino”.
Nicola Tavoletta, direttore delle Acli provinciali di Latina, evidenzia “come l’Area dell’Agro pontino abbia rappresentato due valori storici della Repubblica: l’integrazione sociale e la pacificazione nazionale. L’integrazione tra cittadini accorsi in questa zona per lavorare da diverse regioni e nazioni, fenomeno che ha trasformato Aprilia nella quarta città del Lazio. La pacificazione nazionale perché è proprio nell’Agropontino, bonificato ed organizzato nell’epoca fascista, che nella nostra storia repubblicana gli eredi di quella storia si sono convintamente convertiti alle Istituzioni democratiche, basti ricordare proprio ad Aprilia l’elezione in consiglio comunale di Gianfranco Fini, per intuizione di Giorgio Almirante, oppure l’elezione a sindaco di Latina di Ajmone Finestra. Oggi le conquiste della democrazia, della integrazione sociale e della pacificazione nazionale vanno salvaguardate e promosse, scongiurando i pericoli di un egoismo sociale espresso da fenomeni politici con forti contraddizioni democratiche”.