«Come medico mi unisco alla denuncia della consigliera Coletta relativa all’intervento del capogruppo di FdI Cesare Bruni. Le parole hanno un peso e un significato, usarle in maniera provocatoria non esime da un’assunzione di responsabilità».
Si apre così l’intervento di Maria Grazia Ciolfi, capogruppo del M5S, nel consiglio comunale di oggi. Assise particolarmente sentita e iniziata con l’approvazione dei primi due punti all’ordine del giorno nel tempo record di 7 minuti, in assenza della minoranza che entrava in aula con leggero ritardo. Gli animi tesi sono continuati per il resto della seduta.
«Voglio sottolineare – continua la consigliera pentastellata – anche la considerazione del consigliere Iavarone che definisce gli interventi dell’opposizione ‘tre ore di chiacchiere inutili’ poiché, riporto fedelmente ‘…tanto i documenti li approviamo lo stesso’.
Tale continuo rimando alla forza dei numeri, alludendo all’inutilità della presenza dell’opposizione nel contraddittorio, personalmente non provoca né disagio, né tantomeno rabbia. L’unico sentimento suscitato è quello di una grande preoccupazione per il mancato rispetto dei ruoli e l’uso della prevaricazione nella peggiore deriva antidemocratica».
Non sono da meno le considerazioni di merito circa il DUP, documento unico di programmazione.
«Questa maggioranza ritiene il DUP uno documento tecnico quando è definito senza ombra di dubbio il principale strumento di guida strategica e operativa di un comune».
E ancora, rivolgendosi ai consiglieri di maggioranza, la Ciolfi continua: «Non siete proprio entrati nel ruolo di consiglieri comunali. A voler essere indiretti, siete inconsapevoli, a voler essere diretti, siete politicamente incompetenti, lontani dall’esercitare il diritto di dare un indirizzo strategico al bilancio dell’ente. Ritenete, o vi hanno fatto ritenere, il DUP un mero documento tecnico per appiattirvi sull’esecutivo, derogando al vostro ruolo. Non un solo intervento siete riusciti ad esprimere nel merito, sintomo che probabilmente non abbiate neanche letto il documento.
Del resto da un esecutivo che porta in aula un documento fotocopiato da quello dell’anno precedente, derogando al compito istituzionale più importante, e cioè mostrare e spiegare all’assise i principi che hanno ispirato le azioni politiche e i bilanci dell’ente da qui a due anni, c’è poco da spettarsi».
L’intervento della consigliera Ciolfi passa poi dalla presa d’atto a considerazioni di carattere politico. «La fotocopia del documento dello scorso anno è forse dovuta al mancato raggiungimento degli obiettivi? Procrastinati, obtorto collo, agli anni successivi? Oppure alla ormai conclamata mancanza di visione e di capacità programmatica? Perché, a leggere, gli unici interventi di rilievo sono quelli ascrivibili al Piano Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che vi ritrovate grazie al lavoro della precedente amministrazione».
«Riporto, a proposito della biblioteca comunale, che a quanto si legge nel DUP – continua – sarebbe interessata a tutt’oggi da lavori e dunque non operante. Questo dopo due anni di amministrazione. Così come il potenziamento del settore turistico, obiettivo perseguibile con la ragguardevole cifra di 50mila euro! Altrettanto è stato destinato ai giovani, nonostante le belle parole e le buone intenzioni dimostrate per il contrasto al disagio giovanile. Potrei continuare con la transizione energetica delegata praticamene in toto ai privati, il collegamento con lo Scalo che ripropone il mantra della metro di superficie senza ancora una chiara visione sulla modalità di trasporto e tracciato del percorso e tutta l’abusata letteratura circa il salotto della città e i suoi custodi, ovvero il centro cittadino e gli operatori commerciali di pertinenza, parimenti in fuga per l’assenza di un progetto chiaro e definito a due anni dal vostro insediamento. E ancora la marina, dove si parla di bandiera blu senza alcun accenno alla previsione delle gare per le concessioni balneari, erosione con 5 milioni di fondi a rischio, asili nido con tariffe aumentate e previsione di deroga ai privati, per chiudere con il supporto ad agricoltura e pesca che dal bilancio apprendiamo che ammontano a 10mila euro e bisognerà che qualcuno lo spieghi ai pescatori di Rio Martino, come pure i soli 2mila euro destinati a cooperazione e associazionismo.
Insomma – conclude Maria Grazia Ciolfi – questo documento, insieme al bilancio di previsione fa acqua da tutte le parti.»
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