LATINA – Tornano a casa due degli arrestati nell’ambito dell’operazione Olimpia.
Questa mattina il Gip Mara Mattioli l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due degli arrestati dell’operazione Olimpia, Silvano Spagnoli (difeso dagli avvocati Gianni Lauretti e Toni De Simone) e Roberto Pellegrini.
Uno era in carcere, l’altro ai domiciliari. Sono tornati in libertà restando entrambi sotto indagine anche se piede libero.
La carcerazione sarebbe stata annullata per un vizio di forma ma restano comunque indagati.
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Nei guai il Presidente del Pd, era il referente dei Costruttori: Moscardelli lo difende
LATINA – Avrebbe appreso di essere indagato anche lui in carcere dove si era recato per assistere l’amico Luca Baldini. Il presidente provinciale del Pd, Maurizio Mansutti, sarebbe finito anche lui nel mirino degli investigatori dell’Operazione Olimpia per i rapporti e la sponda prestata proprio a Baldini quando era consigliere comunale di opposizione durante la giunta Di Giorgi.
Intanto il senatore del Pd, Claudio Moscardelli non ha gradito la fuga di notizie e con un lungo e atticolato post sul suo profilo Facebook ha difeso l’operato di tutto il partito durante la scorsa amministrazione.
“Non ci faremo processare attraverso gogne mediatiche ispirate . Il PD e’ protagonista nella lotta alla criminalità a Latina e rivendichiamo la nostra battaglia in solitudine quando molti rappresentanti dello Stato e non solo erano allo Stadio con Maietta e Cha Cha o confezionavano le interrogazioni per intimidire De Matteis. Mansutti risulterebbe indagato? Dopo anni di indagini e nessun provvedimento nei suoi confronti almeno un po’ di equilibrio. Essere indagati non significa nulla. Il PD deve tutelarsi in tutte le sedi e rispondere colpo su colpo ai professionisti della gogna. Urbanistica, stadio e piscina sono oggetto delle inchieste odierne. Occorre fare luce ancora sui traffici della criminalità organizzata, sui suoi rapporti in Città e su altri settori economici come i rifiuti”.
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LATINA – Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Latina, nell’ambito del procedimento penale n. 483/16 acceso presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Latina, stanno dando esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza, a firma del Dott. De Lazzaro e della Dott.ssa Spinelli, per quasi 2 milioni di euro per molteplici fattispecie delittuose.
L’attività investigativa, sviluppatasi su tre filoni principali, ha fatto emergere una gestione impropria di alcune società prossime alla decozione/liquidazione quale veicolo per il passaggio di fondi di natura incerta e/o illecita tra diverse persone fisiche e/o giuridiche ed aventi quale destinatario finale una società sportiva ovvero uno dei suoi soci.
Tale movimentazioni di denaro, sebbene celate da operazioni soltanto in apparenza legittime ed a vario titolo giustificate (simulate compravendite di immobili, simulate cessioni di quote societarie, operazioni inesistenti), hanno comportato nella loro realizzazione, ovvero quale conseguenza, la consumazione di diversi reati.
In particolare reati di natura tributaria (utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, indebite compensazioni), reati societari (false comunicazioni sociali, indebita restituzione di conferimenti), appropriazione indebita e autoriciclaggio per i quali sono stati iscritti nel registro degli indagati, a vario titolo n. 10 soggetti, ai quali si aggiunge la società sportiva segnalata per la responsabilità amministrativa degli enti derivante da reato ai sensi del d.lgs. N. 231/2001.
Pertanto in data odierna, nell’ambito delle indagini, si è proceduto ad eseguire perquisizioni presso varie abitazioni private, sedi societarie oltreché due studi professionali, un avvocato ed un commercialista del capoluogo pontino nonché a sottoporre a sequestro preventivo circa 2 milioni di Euro di liquidità.
L’attività trasversalmente condotta si inserisce all’interno dei più ampi compiti della Guardia di Finanza tesi a ristabilire gli equilibri di mercato a contrasto di qualsivoglia forma di criminalità