Con una comunicazione inviata via PEC a Sindaca, presidente del Consiglio comunale e presidenti delle commissioni competenti, le forze di opposizione chiedono la presenza del CdA e dei revisori dei conti di ABC nella commissione congiunta Bilancio-Ambiente convocata per il 10 dicembre e nel successivo consiglio comunale, durante i quali saranno discussi e votati i bilanci consuntivi 2022 e 2023 dell’azienda speciale.
«La gestione dell’azienda – spiegano i consiglieri di Lbc, M5S, Pd e Per Latina 2032 – è praticamente in stallo a causa dell’inattività per un lunghissimo periodo dell’organo decisionale, ovvero il Consiglio comunale. I bilanci consuntivi e preventivi 2022-2025, fondamentali per la continuità operativa, non sono stati approvati e l’impasse rischia di compromettere non solo la solidità dell’ente e le scelte aziendali, come dimostra la mancata discussione sul piano aziendale, ma anche i diritti dei lavoratori, com’è chiaro dalla recente denuncia dell’Ugl, ma più in generale dell’intera comunità».
A fronte di tali rischi, i gruppi di minoranza pretendono chiarezza. Da qui la richiesta di un confronto con i vertici dell’azienda. «La seduta di martedì, come l’assise che seguirà – annunciano – saranno l’occasione per avere risposte dirette sulle azioni che si stanno intraprendendo per superare lo stallo operativo e scongiurare una crisi gestionale, nel rispetto degli obblighi di legge».
«Il CdA e i revisori hanno sollecitato l’amministrazione per risolvere le cause dell’impasse? Se sì, perché il Comune non si è attivato? E di fronte a questa incomprensibile e colpevole inerzia, perché il CdA e i revisori non hanno denunciato la situazione nelle sedi competenti, né informato il Consiglio comunale, che è l’organo chiamato ad approvare i rendiconti consuntivi e preventivi per il periodo 2022-2025?». Queste le domande da rivolgere in sede di commissione e per le quali la minoranza esige risposte.
«Alla luce della gravità della situazione, ci aspettiamo un immediato e doveroso chiarimento dai vertici aziendali, ma anche dagli assessori competenti che finora hanno nicchiato sull’impasse senza dare riscontri ufficiali. Il rispetto delle disposizioni di legge – concludono i consiglieri – non è solo un obbligo giuridico, ma anche un dovere etico verso i lavoratori dell’azienda speciale, i cittadini e i creditori coinvolti. Pertanto, vengano fornite a noi opposizione e alla città tutta risposte trasparenti e concrete al fine di ripristinare la fiducia e garantire la tutela degli interessi pubblici e privati».
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