«Il rinvio della decisione del Consiglio di Stato sul ricorso riguardante l’appalto per la realizzazione della Roma-Latina, ritarda ancora una volta l’avvio dei cantieri di un’opera strategica per la nostra comunità ma non ferma un progetto vitale per l’economia e lo sviluppo del nostro territorio.
A tal proposito la pubblicazione dell’avviso pubblico, apparso sul Corriere della Sera del 21 aprile scorso – relativo alla proroga del vincolo preordinato all’esproprio delle aree necessarie alla realizzazione del Corridoio Interregionale Roma-Latina e delle relative opere complementari per il miglioramento della mobilità della città – è motivo di personale soddisfazione perché conferma la volontà di Autostrade del Lazio di dare avvio al più presto ai cantieri».
Così l’ex Sindaco di Latina, Vincenzo Zaccheo, coglie l’occasione per ricordare, con orgoglio, l’intensa stagione del confronto politico istituzionale avuto con la Regione Lazio, il Ministero delle Infrastrutture ed i rappresentanti del territorio pontino, che durante la sua amministrazione ha portato ad ottenere importanti ricadute positive sia in termini di miglioramento del tracciato, salvaguardando il mondo agricolo, produttivo e imprenditoriale, sia in termini di considerevoli opere di compensazione per la nostra città.
Un confronto che ha portato anche all’applicazione, per analogia, dell’accordo per il passante di Mestre sulle procedure e metodologie per la determinazione delle indennità di espropriazione delle aree da occupare per la realizzazione dell’opera.
«Tutto questo – spiega Zaccheo – è stato possibile grazie alla capacità di saper ad avviare meccanismi di coesione territoriale basati sul dialogo con gli attori locali – istituzioni, sindacati, parti sociali – come mai accaduto prima.
Prorio grazie a questa serrata collaborazione la Regione Lazio provvide a modificare il progetto iniziale e nel settembre del 2007 depositò il progetto rivisitato nel rispetto delle aspettative del territorio».
Ma i risultati conseguiti vanno ben oltre perché agli inizi del mese di luglio del 2009 – in occasione dell’apertura della Conferenza dei Servizi per l’approvazione del progetto definitivo presso il Ministero delle Infrastrutture, alla presenza dell’Assessore Regionale Astorre – il CIPE, coerentemente con quanto deliberato dal Consiglio Comunale di Latina, apportò tutte quelle modifiche al progetto per migliorarne i contenuti (svincolo di Borgo Piave, sistema delle controstrade e dei raccordi alla viabilità locale) e assegnasse le risorse economiche per la realizzazione degli interventi compensativi per migliorare la mobilità del capoluogo tra cui Tangenziale Est del Capoluogo (cioè il tratto da Borgo Piave a Borgo San Michele lato Appia), l’ampliamento della strada di collegamento B.go Piave- Foce Verde; la sistemazione delle rotatorie di Borgo Piave e di Piccarello.
«Interventi del valore di diverse decine di milioni di euro al servizio del capoluogo, che al tempo stesso si innestavano e si innestano anche oggi in quadro complessivo che comprendeva e comprende ancora un’idea di città che proprio da queste opere dovrebbe trarre nuova linfa e forza vitale.
Una città viva e rigenerata, pronta alle sfide del futuro e non avvitata su se stessa come appare oggi, prigioniera di un immobilismo e di un’inerzia che non appartiene alla sua storia.
E’ importante dunque ricordare ai cittadini che tutto ciò rappresenta la grande opportunità di uscire dall‘ emarginazione e arrestare i ritardi storici che hanno segnato da sempre l’isolamento della città di Latina.
Non posso quindi non sottolineare come il nuovo tracciato della Roma-Latina, il suo impatto sensibilmente ridotto sul territorio, le opere compensative a beneficio della nostra città e del suo futuro sviluppo, il favore che quest’opera incontra tra i cittadini, sono il frutto del lavoro di confronto e mediazione della filiera di governo dell’epoca.
Un lavoro che spero non venga stravolto da chi oggi è chiamato a tutelare e a rappresentare la nostra città e i suoi cittadini. Così come spero che chi ha responsabilità di governo del territorio vigili affinché – coerentemente con quanto definito e verbalizzato nelle sedi e nei passaggi istituzionali – la manutenzione delle opere compensative a favore della nostra città resti in carico alla stazione appaltante e non vada a gravare invece sul bilancio del comune, preservando così lo spirito originario di un’accordo voluto e portato avanti per amore della nostra città e della sua gente».
Ufficio Stampa – On. Vincenzo Zaccheo, già sindaco di Latina