Ruby: Berlusconi denuncia ‘olgettina’ per tentata estorsione
“Dopo aver subito per anni le pressanti richieste di soldi delle ragazze delle cene di Arcore, documentate da intercettazioni a volte imbarazzanti, Silvio Berlusconi ha detto basta e per la prima volta dall’inizio nel 2010 dell’inchiesta Ruby ha denunciato una di loro”. Lo riporta, stamani, il Corriere della Sera.
Si tratta di Giovanna Rigato, di 35 anni, che sarebbe accusata dalla Procura di Milano di tentata estorsione per aver chiesto all’ex Cavaliere un milione di euro “per non rivelare alla stampa e ai pm informazioni in grado di danneggiarlo”. Giovanna Rigato e’ imputata di corruzione in atti giudiziari a Treviso in uno dei filoni in cui e’ stato diviso il processo Ruby Ter. Come le altre 20 ragazze “anche lei non avrebbe detto la verita’ quando ha testimoniato nei processi Ruby e Rubi Bis negando di aver assistito ad Arcore ai balletti dal sapore hard”.
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GOVERNO: BRUNETTA, CON RENZI MILLE GIORNI DI NULLA =
”Mille e non più mille, oggi sono mille
giorni di governo Renzi, mille giorni di nulla, mille giorni di
marchette, chiamiamole con il loro nome, vale a dire di spesa pubblica
finalizzata unicamente a comprarsi il consenso della gente”. Lo ha
detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei
deputati, parlando con i giornalisti in sala stampa a Montecitorio.
”Mille giorni -ha aggiunto- di deficit, mille giorni di debito, mille
giorni in cui è aumentata la povertà, in cui è aumentata la
disoccupazione giovanile, mille giorni di caos in Europa, di caos a
livello internazionale, mille giorni in cui l’Italia ha finito per non
contare più nulla. Mille giorni di disastro economico, l’Italia
fanalino di coda per quanto riguarda la crescita, l’Italia ormai
ridicola a livello internazionale. Renzi toglie le bandiere
dell’Europa da dietro le spalle, però alla fine dice sempre e comunque
di Sì all’Europa e obbedisce”.
“Mille giorni e non più mille perché il 4 di dicembre Renzi se ne
andrà a casa, perché il 4 dicembre vincerà il No, lo dicono tutti i
sondaggi che danno i No in incremento: c’è una distanza media di sei,
otto punti -ha concluso- che ci consente di dire con relativa
tranquillità, andate a votare tutti, a votare per il No”.
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CENTRODESTRA, MELONI: “MANFRINE FINISCONO È TEMPO DI CHIAREZZA”
“Le manfrine finiscono: è il tempo della
chiarezza. Per far parte di una determinata metà campo non basta dichiararlo
ma bisogna dimostrarlo. Se all’atto pratico si va sempre a dare un aiuto
all’avversario c’è un problema. Penso che la campagna elettorale per il
referendum e quello che accadrà dopo il 4 dicembre siano un’indicazione
definitiva sul futuro. Abbiamo visto molte volte, purtroppo, venire con noi
in piazza alcuni che poi hanno fatto cose incomprensibili. Ad esempio non
sfugge a nessuno che se alle amministrative di Roma fossero state fatte
scelte diverse Renzi non sarebbe arrivato al ballottaggio nella Capitale
d’Italia e oggi staremmo in un’altra situazione. Ho detto e ribadisco: il
giorno dopo la vittoria del no al referendum chiunque pensi di prestare il
proprio sostegno al quarto governo di fila non scelto dagli italiani, non
potrà più essere nostro alleato. Su questo punto mi pare che ci sia
un’ampia convergenza e che anche Salvini sia d’accordo”. Così, lo riferisce
una nota, il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, intervistata
questa mattina da Radio Padania.
Parlando del “Tour della sovranità” che domani alle ore 17.30 farà
tappa al “Teatro della gioventù di Genova”, il leader di FdI ha
aggiunto: “Siamo diventati grandi, madri e padri ed è bene prenderci le
nostre responsabilità: siamo noi gli unici che possono presentare una
proposta seria di governo alla nazione che sia fondata sul principio di
rimettere al centro la nostra comunità e i suoi bisogni. La sfida sovranista
è un’opzione che non può essere rappresentata dal movimento cinque stelle
perchè i grillini e il Pd sono due facce della sinistra. Per rendersene
conto è sufficiente vedere che sulle questioni centrali come la gestione dei
flussi migratori, la pensano esattamente allo stesso modo”.
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CENTRODESTRA, PARISI: NO RICONQUISTA VOTI ATTARDANDOSI SU “CHI
LEGITTIMA CHI”
“Ci sono 10 milioni di persone che hanno smesso
di votare centrodestra, dobbiamo trovare un rapporto con loro e lo si ritrova
avendo idee chiare e parlando chiaramente all’opinione pubblica, non certo
attardandosi a vedere ‘chi legittima chi'”. Lo ha affermato l’ex candidato
sindaco Stefano Parisi tornando sulle divisioni nel centrodestra, a margine
di un convegno sull’Agenzia europea del farmaco a Palazzo delle Stelline.
“La ‘disgregazione’ di questi giorni e’ un confronto serio e duro sui
contenuti – ha anche detto Parisi rispondendo a una domanda dei giornalisti –
il tema non e’ quanto e’ unito il centrodestra, ma quanti voti ha perso il
centrodestra negli ultimi anni”. Quanto alla dichiarazione di apprezzamento
per le qualita’ di leader del premier Matteo Renzi, fatta da Silvio
Berlusconi, Parisi si e’ limitato a dire che “si commenta da sola”.
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