giovedì 19 Settembre 2024,

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Piano dei Porti, con l’inclusione solo di Rio Martino la giunta Rocca dimostra di non conoscere il territorio in cui governa

scritto da Redazione
Piano dei Porti, con l’inclusione solo di Rio Martino la giunta Rocca dimostra di non conoscere il territorio in cui governa

«Dopo il buco nell’acqua dei rappresentanti locali della maggioranza di governo in parlamento per
l’estensione della ZES alle province di Latina e Frosinone, la tanto decantata filiera del centrodestra si
rende protagonista di un altro corto circuito, stavolta a livello regionale: il Piano dei Porti approvato
dalla giunta Rocca, che a Latina prevede il solo porto di Rio Martino con posti barca da 300 a 500».
Così il capogruppo del M5S in Consiglio comunale, Maria Grazia Ciolfi, commenta l’approvazione in
Regione Lazio della delibera per il nuovo Piano dei Porti, che contiene anche il progetto per il
capoluogo pontino.
«Una deliberazione – sottolinea Ciolfi – che nulla aggiunge alla carente situazione attuale,
prevedendo non un nuovo Porto, ma un Porto già esistente e che, peraltro, sembra completamente
avulsa dalle note criticità che interessano il Porto canale di Rio Martino. È noto a tutti, infatti, che
quel porto canale non potrà mai essere funzionale per via dell’insabbiamento continuo cui è soggetto
e che non consentirà mai di dare ai pescatori professionisti le legittime garanzie di poter lavorare né
adeguate risposte alle esigenze dell’indotto del diportismo nautico, anche in ragione del piccolo
scivolo di alaggio sul solo lato Sabaudia e dell’assenza di una sufficiente area di manovra e di
un’area parcheggio. Rio Martino ha dei limiti logistici, strutturali e infrastrutturali per cui non potrà
mai assolvere al ruolo di Porto di Latina, se questo era ciò a cui pensava la giunta Rocca inserendolo
come unica possibilità sul nostro tratto di costa comunale. L’amministrazione regionale dimostra di
non avere conoscenza del territorio in cui governa, né i rappresentanti locali dell’attuale maggioranza
in regione sono riusciti ad aprirle gli occhi».
«Dalla filiera regionale di centrodestra e dal presidente Rocca – continua la consigliera – ci saremmo
aspettati qualcosa di diverso riguardo la portualità a Latina. Sarebbe bastata una presa di coscienza di
ciò che è stato fatto nel Piano di Utilizzazione degli Arenili comunale: in quel piano, cui ho lavorato
come delegata alla marina nella scorsa amministrazione, è previsto un punto di ormeggio a Foce
Verde, dotato di uno scivolo di alaggio pubblico di circa 18 metri e di banchine galleggianti
antistanti. Ciò rappresenterebbe il primo passo concreto verso una portualità sostenibile, sebbene il
Piano resti ancora inchiodato poiché l’attuale amministrazione la tira per le lunghe sulle sue stesse
osservazioni circa l’aumento di volumetrie coperte per gli stabilimenti balneari, negando alla
collettività le vere opportunità rappresentate dal Piano».
«Ancora una volta, dopo annunci roboanti la montagna sembra aver partorito un topolino. Speriamo
si possa mettere mano a quest’atto, che definirei una sconfitta per la nostra blu economy, e che si
possa iniziare a pensare a una portualità a Foce Verde diversa dal vecchio progetto faraonico di molti
anni fa, inserita in un Piano di tutela del territorio e del nostro litorale che sia integrato al Piano della
Costa, cui si sta già lavorando, per le necessarie valutazioni di impatto ambientale. Per far crescere il
nostro territorio – conclude Ciolfi – occorre una visione che questa maggioranza di governo non ha
ancora chiarito».

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