“Il nostro assessore regionale all’Ambiente prende ‘lucciole per lanterne’. Relativamente alla vicenda della delibera regionale sul finanziamento dei progetti per la produzione di idrogeno verde, tra cui quello di “Indeco Green Hydrogen Hub” a Borgo Montello, nessuno ha mai messo in discussione il fatto che l’idrogeno non sia energia pulita e/o che non sia stata eseguita una procedura burocratica.
Ma per quanto mi riguarda ho voluto invece mettere in evidenza le preoccupazioni di molti abitanti di quel territorio. Innanzitutto, il fatto che non si considera il vero problema che è rappresentato dal disinquinamento del sito. Forse l’assessore, essendo di Itri, non conosce per nulla la storia di quella zona. Parliamo di un territorio ‘martoriato’ per oltre 50 anni e su cui pende una servitù che ha pesato e pesa tuttora fortemente sulla vita quotidiana dei cittadini. Io da consigliere regionale eletto su quest’area (e a suon di voti) mi sono sentito il dovere di intervenire (a mezzo stampa perché ho appreso della cosa solo tramite gli organi di informazione) per rappresentare le istanze e le preoccupazioni di molti concittadini di un territorio preso per i fondelli per fin troppo tempo (dalle passate gestioni). Considero infatti prioritario ascoltare i residenti e quindi pensare allo sviluppo possibile, intervenendo in primis (tranquillizzando i cittadini) prima sull’ effettiva bonifica del sito per garantire la salubrità dell’ambiente, per poi lavorare sulle eventuali possibilità di risarcimenti in termini di opere pubbliche compensative e perché no in termini di risparmi sui costi energetici, per i cittadini di quell’area. Io non ho criticato lo ripeto il fatto che si produca energia pulita dall’impianto per la produzione di idrogeno. Sottolineo inoltre il fatto che il sito è in gestione post mortem (post chiusura discarica) da parte della società beneficiaria del finanziamento e che tale gestione viene fatta (se non vado errato) con le risorse incassate del post mortem. Perché già corrisposte dai cittadini, attraverso il pagamento della tariffa sui rifiuti.
Questo progetto in pratica rappresenta una valorizzazione industriale delle attività post-mortem della discarica. Ragion per cui è a mio avviso necessario sapere se sono state prese in considerazione eventuali compensazioni. Sinceramente mi sarei aspettato dall’assessore all’Ambiente una presa di posizione che andasse in questa direzione.
Invece devo prendere atto che l’assessore ha risposto al sottoscritto, facendo ricorso al ‘burocratese’ peraltro uscendo fuori dal tema che ho posto. E come già detto, ha divulgato una relazione elaborata sicuramente da qualche burocrate. Su questo vorrei che l’assessore mi rispondesse.
Poi mi domando, essendo il finanziamento previsto nella delibera, destinato ad aree industriali dismesse, siamo sicuri che quel sito di borgo Montello sia davvero un’area industriale dismessa?
Concludo osservando che, il problema non è di investimento sulle energie alternative a minore impatto ambientale e/o ad impatto ambientale zero, ma è rappresentato dal ripristino delle condizioni di sicurezza del sito unico delle discariche di borgo Montello, che deve essere considerato prioritario e risolto a beneficio di tutti.
Dalle dichiarazioni dell’assessore registro un elemento positivo, ovvero che per il progetto occorreranno ulteriori autorizzazioni da parte di altri enti. A tal proposito sarà mia cura evidenziare la necessità di prevedere eventuali ‘opere compensative a favore del territorio’ qualora non previste”.
Lo dichiara in una nota Enrico Tiero, presidente della XI commissione Sviluppo economico e Attività produttive, nonchè componente delle commissioni Ambiente e Sanità del Consiglio regionale del Lazio