lunedì 25 Novembre 2024,

Politica

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Referendum del 4 dicembre, tutte le notizie di oggi

scritto da Redazione
Referendum del 4 dicembre, tutte le notizie di oggi

REFERENDUM. RENZI: SE VINCE IL NO, NON FARO’ ‘GOVERNICCHI’

“Se i cittadini dicono ‘No’ e vogliono un
sistema che e’ quello decrepito che non funziona, io non posso
essere quello che si mette d’accordo con gli altri partiti per
fare un Governo di scopo o un governicchio”. Lo ribadisce il
presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a Rtl 102.5 parlando
degli scenari post referendum.
“O si cambia oppure, se vogliono galleggiare, ne trovano
altri, si resta con i soliti. Se qualcuno vuole fare strani
pasticci il giorno dopo il referendum li fa senza di me”,
aggiunge il premier.

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REFERENDUM: BASTA UN SI’, DENUNCIA PER ATTACCO INFORMATICO =
pagina non accessibile per ore e home page sostituita con sito
propaganda No

“Dopo gli attacchi informatici subiti nei
giorni scorsi, questa mattina il Comitato nazionale Basta un Sì ha
sporto denuncia contro ignoti alla Polizia di Stato-Compartimento
Polizia delle Comunicazioni per il Lazio. Spetterà ora alle autorità
di pubblica sicurezza accertare le responsabilità dell’attacco subito,
che ha reso a tratti irraggiungibile per le giornate di ieri e l’altro
ieri il sito bastaunsi.it e – per un breve frangente – ha anche
sostituito la home page originale con quella di un sito di propaganda
per il No. Inoltre, è stato riscontrato un tentativo (non riuscito) di
accedere alle banche dati interne”. Si legge in una nota di Basta un
Sì.

“Le cronache dei quotidiani – commenta il Comitato Basta un Sì –
riportano anche oggi i tentativi di hacker professionisti di
condizionare l’esito democratico delle elezioni, in Italia come
altrove. Si tratta di un pericolo gravissimo, che va assolutamente
sventato. Essere stati vittime di un attacco di questo tipo dimostra
quanto qualcuno, nel nostro Paese o all’estero, abbia paura del
cambiamento che stiamo cercando di promuovere attraverso il referendum
del 4 dicembre”.

“Mentre le autorità di pubblica sicurezza, per quanto di loro
competenza, si occuperanno di accertare le responsabilità penali, noi
proseguiremo e anzi intensificheremo il nostro lavoro, on line come
sul territorio, per affermare le ragioni del Sì”, concludono.

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Referendum: Di Maio a Berlino, ‘No’ per far tornare start-up
Vicepresidente Camera, liberiamoci di chi le ha fatte scappare

“Questo paese cambiera’ quando
vedremo gli italiani che sono andati via rientrare in Italia e
contribuire a un progetto-paese con l’esperienza che hanno
portato con se’. Anche per il ‘no’ passa questo cambiamento”,
perche’ “dobbiamo liberarci di una classe politica che li ha
fatti scappare”: lo ha detto a Berlino il vicepresidente della
Camera dei deputati Luigi Di Maio, durante la tappa odierna del
“tour mondiale” del Movimento 5 Stelle per il ‘No’ nel
referendum.
Stasera “incontriamo gli italiani all’estero per le ragioni
del ‘no’ al referendum costituzionale”, ha premesso Di Maio, ma
“gli incontri che stiamo facendo qui nelle start-up” gia’ in
giornata puntano “ad incontrare le nostre eccellenze all’estero
che ci stanno facendo grandi nel mondo”, come questi “ragazzi
che stanno sviluppando nuove tecnologie per riuscire anche a
prendere tutta l’esperienza possibile e riportarla in Italia”,
ha aggiunto l’esponente del M5S parlando nella sede del “Plug
and Play Accelerator” del gruppo Axel Springer.

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REFERENDUM: FINOCCHIARO, INCOMPATIBILITA’ REGIONI SPECIALI? BASTA CAMBIO STATUTO

“Se la riforma costituzionale entrerà in vigore
-prosegue Finocchiaro- l’incompatibilità verrà superata per i
consiglieri delle regioni a statuto ordinario (visto che è prevista da
legge ordinaria), mentre per quelli delle regioni a statuto speciale,
per le quali l’incompatibilità è prevista dagli statuti speciali
(fonti di rango costituzionale), occorrerà una modifica statuti, che
avverrà con legge costituzionale su intesa con le regioni
interessate”.

“Non c’è niente di straordinario in questo: già l’art. 39 della
riforma prevede – continua la senatrice – l’applicabilità alle regioni
speciali del nuovo titolo V con la stessa procedura. E del resto è già
avvenuto quando fu necessario intervenire sugli statuti speciali per
adeguarli alla legge costituzionale n. 1 del 1999 che aveva modificato
l’articolo 122 della Costituzione e introdotto l’elezione diretta dei
presidenti di regione. A meno che – conclude la senatrice Finocchiaro
– non ci sia qualcuno che pensa possibile che ci siano regioni a
statuto speciale che non vogliano mandare i propri rappresentanti a
comporre il Senato. Francamente mi pare improbabile che il Friuli o la
Sicilia rinuncino a sedere in Parlamento con i propri rappresentanti
ed a esercitare i poteri conseguenti”.

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REFERENDUM: FINOCCHIARO, INCOMPATIBILITA’ REGIONI SPECIALI? BASTA CAMBIO STATUTO

“Anche oggi su qualche quotidiano torna,
in modo del tutto pretestuoso, in riferimento al dibattito sulla
riforma costituzionale, la questione dell’incompatibilità tra le
funzioni di senatore e quelle di consigliere regionale nelle regioni a
statuto speciale”. Lo dichiara la senatrice Anna Finocchiaro,
presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, sulla
vicenda della presunta incompatibilità dei consiglieri delle regioni a
statuto speciale con la carica di senatori nel nuovo Senato disegnato
dalla riforma costituzionale.

“Torno a sottolineare -continua Finocchiaro- che a legislazione
vigente l’incompatibilità tra le funzioni di consigliere regionale e
quella di parlamentare è prevista anche per le regioni a statuto
ordinario, non solo per quelle a statuto speciale. Il Senato infatti
non è, nella previsione attuale, organo di rappresentanza delle
istituzioni territoriali come previsto invece dalla riforma e dunque
non è composto da consiglieri regionali e sindaci”.

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