Nel corso dell’audizione alla commissione affari
istituzionali ed enti locali della Regione Lazio, il sindaco di Roma Virginia
Raggi e il vicepresidente del consiglio regionale Francesco Storace si sono
confrontati animatamente rispetto all’indicazione data dal sindaco
sull’orientamento generale dell’amministrazione capitolina riguardo alla
proposta di legge relativa al trasferimento di competenze dalla Regione al
Comune.
Il sindaco Raggi aveva spiegato nella sua audizione: “Riteniamo necessario
mantenere un doppio organo per distinguere il controllore dal controllato” e
quindi di non assumere tutte le competenze in materia di governo del
territorio, tra cui rientra anche l’urbanistica.
Il leader della Destra a tal proposito ha detto al sindaco Raggi: “Avete
difficoltà ad assorbire i poteri sul controllo del territorio, secondo me
invece quei poteri devono andare tutti al Comune di Roma. Spero che l’idea
non sia solo: ‘faccio le cose purchè mi diate i soldi’, ma ‘i soldi ce li
date perché servono ai cittadini'”.
A quel punto il sindaco Raggi, mentre spiegava nel corso della replica che è
necessario l’accorpare il trasferimento di competenze e a quello di risorse,
rivolgendosi a Storace, ha sottolineato: “È inutile che scuote la testa. Lei
la penserà pure come me però è venuto a dirci che ne faccio una questione
di soldi. Io non faccio questione di soldi perché se un ente deve esercitare
le funzioni deve essere messo in grado di farlo”. “Posso dire alla
professoressa che ha capito male?”, ha replicato Storace, interrompendo
Raggi. “Avrò capito male – ha concluso Raggi – ma se un ente deve esercitare
le sue funzioni e lo deve fare nell’interesse dei cittadini deve essere messo
nelle condizioni di farlo”.