lunedì 25 Novembre 2024,

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Regione Lazio, lo stato di salute della Sanità (1)

scritto da Redazione
Regione Lazio, lo stato di salute della Sanità (1)

SANITÀ, AURIGEMMA (FI): “ANCHE SINDACATI SMENTISCONO ANNUNCI
ZINGARETTI”

“Le chiacchiere di Zingaretti sulla sanità
continuano ad essere smentite. Sono proprio i lavoratori, le categorie, i
sindacati a puntare il dito contro l’immobilismo e l’inadeguatezza gestionale
dell’attuale amministrazione. Oggi, e’ il Cimo a criticare le dichiarazioni
di Zingaretti, bollandole come proclami, soprattutto per quanto riguarda la
questione del risanamento dei conti e degli annunci trionfalistici su
risparmi ed efficienze. Il governatore prosegue con le sue promesse,
affermando che tutto sia ok, ma i primi a non credere più alla politica
zingarettiana, fatta di impegni presi e non rispettati, sono proprio coloro
che quotidianamente convivono con i disagi della sanita laziale. Sempre oggi,
proprio la Cgil ha evidenziato un’altra emergenza, ossia il precariato.
Realtà, questa, che si aggiunge alla cronica carenza di personale
medico-infermieristico nelle nostre strutture. Questa e’ la situazione della
sanità laziale, dove si vive in balia degli eventi senza la benché minima
programmazione. Anche durante il consiglio straordinario di lunedi scorso,
abbiamo avuto modo di constatare per l’ennesima volta la totale mancanza di
pianificazione e di idee da parte della regione, che sembra davvero non
rendersi conto a fondo delle problematiche esistenti”
Lo dichiara, in una nota, il Capogruppo di Forza italia della regione Lazio e
vice presidente della Commissione Salute Antonello Aurigemma.

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SANITÀ, FIALS: ESCLUSI DA TAVOLO SU ABOLIZIONE TICKET
“L’abolizione del superticket dai 4 ai 15 euro
a ricetta, che ogni cittadino ha pagato a partire dal 1 dicembre 2008 come
quota extra di partecipazione al rientro dal deficit, merita un plauso.
Diversamente però chi ha consentito la soluzione del provvedimento non ha
richiesto le fasi del cronoprogramma per la terminazione del piano di
rientro. Quesito che sarebbe emerso qualora al tavolo che si è tenuto l’11
novembre scorso in occasione della firma dell’accordo per l’abolizione
del superticket fosse stata convocata anche la Fials malgrado sia agente
contrattuale primario. Ovvero un’organizzazione sindacale maggiormente
rappresentativa sul piano regionale e nazionale”.
E’ quanto riporta la nota della Segreteria provinciale Fials di Roma
intimando alla Regione Lazio che: “Tale comportamento induce all’accusa
di condotta antisindacale presso le autorità preposte. E purtroppo il danno
economico lo pagano i cittadini. A oggi tale accusa e la relativa condanna in
cui la Regione è stata costretta a risarcire la Nostra Organizzazione è
avvenuta già 4 volte. Somme di denaro che sarebbero potute essere
risparmiate e dirottate verso l’offerta sanitaria pubblica. Magari per
l’abbattimento delle liste d’attesa per effettuare esami diagnostici.
Alcuni di questi infatti superano i 6 mesi di attesa”.
“E invece no. La Regione Lazio non si sa per quale inverosimile vizio
comportamentale continua a non chiamare Fials al tavolo e a commettere lo
stesso errore a scapito dell’erario pubblico. Un motivo che ci induce a
promuovere presso la procura regionale della Corte dei conti un ricorso
contro il dispendio di risorse pubbliche che – precisa la nota – con un
atteggiamento corretto e rispondente alla legge in vigore potrebbe essere
risolto. Chiederemo espressamente di condannare il governatore Zingaretti al
pagamento del danno di tasca propria per il mancato controllo sui soldi dei
contribuenti”.
“Infatti la Regione Lazio dovrebbe capillarmente controllare gli impegni di
spesa anche perché negli ultimi periodi oltre all’impegno erariale cui i
cittadini hanno partecipato pesantemente alla spesa pubblica e in cambio sono
stati spettatori di truffe, mazzette e ladrocini ai danni del sistema
sanitario pubblico. Di qui a breve – conclude la nota Fials – partirà
una raccolta di firme per chiedere la responsabilità civile dei diversi
governatori che si sono succeduti al governo della nostra Regione e dei
direttori generali  a capo delle diverse aziende sanitarie e ospedaliere, a
garanzia dell’impiego di risorse sanitarie”.

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SANITÀ, MINISTERO: NOMINATA COMMISSIONE PER SELEZIONE DG ENTI

“Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha
firmato  il decreto di nomina della Commissione che selezionerà i soggetti
idonei a svolgere l’incarico di direttore generale delle aziende sanitarie
locali, delle aziende ospedaliere e degli altri enti del Servizio sanitario
nazionale.
La Commissione è composta dal Vice Avvocato Generale dello Stato, Avv.
Gabriella Palmieri, dal Presidente del Consiglio Superiore di Sanità,
Prof.ssa Roberta Siliquini, dal Direttore generale dell’Agenzia nazionale
dei servizi sanitari regionali, Dott. Francesco Bevere e dai due componenti
designati dalla Conferenza Stato-regioni, Dott. Giancarlo Ruscitti e Dott.
Claudio Costa. Con la nomina della Commissione ha inizio la
procedimentalizzazione del reclutamento delle figure di vertice degli enti
del Servizio sanitario nazionale, volta ad agganciare ad un’attenta
valutazione di profilo tecnico la selezione delle professionalità ritenute
maggiormente competenti a ricoprire l’incarico. La Commissione procederà,
previa pubblicazione di apposito avviso pubblico di selezione per titoli, a
formare un elenco nazionale di idonei all’incarico di direttore generale.
Le Regioni potranno, quindi, nominare i vertici delle proprie aziende
sanitarie unicamente ‘attingendo”‘ all’elenco nazionale di idonei”. Lo
rende noto il Ministero della Salute.

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SANITÀ, REGIONE: APPROVATO DECRETO PER GARANTIRE QUALITÀ LAVORO
NELLE RSA

“E’ stato firmato oggi dal presidente della
Regione Lazio, Nicola  Zingaretti  il decreto che stabilisce quale ulteriore
requisito per l’accreditamento di strutture socio sanitarie, assistenziali
e riabilitative,  che il personale impegnato sia alle dirette dipendenze del
soggetto accreditato”.  Lo comunica in una nota la Regione Lazio.
“Il decreto infatti stabilisce come ulteriore requisito di qualificazione,
necessario all’accreditamento, per le strutture  sociosanitarie
residenziali sia assistenziali sia riabilitative,  che il personale con la
qualifica di infermiere, fisioterapista, operatore sociosanitario, educatore
professionale, tecnico sanitario o figure equivalenti e dedicate
all’assistenza al paziente, deve avere con il soggetto gestore della
struttura un rapporto di lavoro di dipendenza regolato dal Contratto
nazionale sottoscritto dalle associazioni dei datori di lavoro e dei
lavoratori più rappresentative nel settore sanitario – si legge nel
comunicato – Il decreto fa seguito all’accordo sottoscritto dalle
associazioni datoriali del settore, Aiop e Aris e dai sindacati Cgil Cisl e
Uil lo scorso  21 marzo e già recepito con una memoria di giunta. Si tratta
di un provvedimento che segna una svolta a tutto vantaggio di  cittadini e
utenti, garantendo una migliore qualità delle cure, maggiori certezze e più
tutele per i lavoratori. Il decreto impatta positivamente sulle condizioni
contrattuali e di lavoro di circa 10 mila  lavoratori che ogni giorno operano
con persone più deboli e fragili come gli anziani. Gli attuali soggetti
gestori hanno tempo fino al 30 giugno 2017 per adeguarsi alle nuove
disposizioni”.
“Qualità delle cure e qualità del lavoro devono andare di pari passo –
dice il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – Questo decreto
segna una svolta importante nei diritti per migliorare l’assistenza e la
dignità del lavoro”.

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