Secondo quanto pubblicato da Repubblica, l’imprenditore privato incaricato dei lavori ha pagato mazzette e offerto posti di lavoro ai figli di alcuni funzionari perché chiudessero un occhio sul controllo dei materiali. Coinvolti anche due agenti della Polizia Stradale.
Insomma, un altro stratagemma per trasferire denaro dei contribuenti nelle tasche delle imprese private, e ora anche in quelle dei funzionari corrotti.
Denaro di cui avremmo urgente bisogno per affrontare i bisogni di una città in crisi sociale, abitativa, ambientale e di trasporti.
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