“Ora, dopo la sua lite con Salvini, un po’ di
letargo per Parisi. Poi, fino alla prossima puntata, Berlusconi lo ritirerà
fuori. Per Silvio, non si può litigare col capo della Lega. Non si dovrebbe
mai litigare tra alleati ma il problema è capire chi siano questi. Il
Cavaliere, per non sentirla strillare, mette nel mazzo anche la Meloni e
pensa di chiudere la partita a tre. Il risultato sarà drammaticamente
visibile alle politiche: come pensate di prendere un voto in più della
sinistra e dei grillini se continuate ad agire in maniera autoreferenziale e
ignorando, ad esempio, che andrà pure stabilita una regola che metta al
bando i tanti, troppi furfanti che ancora circolano?”. Lo scrive in una
nota Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra.
“Noi de La Destra vogliamo essere liberi di scegliere se allearci e
domenica lo diremo ai romani radunati all’Adriano. Lo proporremo anche agli
amici di Azione nazionale, in una manifestazione che servirà oltre a
ribadire il no alla schiforma Renzi anche al lancio di un progetto politico
ancorato a destra, nel nome di quel patriottismo che manca al nostro paese.
Non rinunceremo ad una proposta riformatrice che coinvolga il popolo
italiano, ma lavoriamo a un manifesto di valori che dovrà rappresentare il
discrimine per qualunque coalizione che voglia vedere la presenza organizzata
di uomini e donne di destra che non abbiamo a cuore solo il potere. Se
cinquanta italiani su cento non votano più – conclude Storace su Il
Giornale d’Italia – ci sarà un motivo. E certo non aiutano le paginate
di malapolitica. Noi non intendiamo rassegnarci. Altro che Parisi si’, Parisi
no…”.