ESPOSITO: ALTRO CHE DIPENDENTE, MARRA ERA SINDACO OCCULTO
“Dalle indiscrezioni filtrate sull’interrogatorio di Marra emerge un quadro che spiega perche’ la sindaca di Roma abbia cercato di proteggerlo sfidando persino i colleghi che nel M5s ne chiedevano la testa: l’ex direttore del Campidoglio e’ stato l’ideatore della macrostruttura su cui si regge l’amministrazione Raggi”. Lo afferma il senatore del Partito democratico Stefano Esposito commentando le notizie di stampa sull’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto i vertici dell’amministrazione capitolina. “Marra decideva tutto- sottolinea Esposito- dagli incarichi alle retribuzioni. Il suo ruolo ha assunto sempre maggiore potere man mano che la Raggi ha realizzato di essere incapace di gestire la macchina amministrativa. E’ arrivata, secondo quanto raccontato da Marra, a supplicarlo di gestire al posto suo le rogne che si sono manifestate appena entrata in Campidoglio”. “La domanda dunque sorge spontanea: a che livello di inquinamento e’ l’amministrazione?”, conclude l’esponente pd.
SICUREZZA, BORDONI: DA SEMPRE PRIORITÀ PER FI, SAREMO IN PIAZZA NEI
MUNICIPI
“La sicurezza è stata, da sempre, una prioritàper il nostro partito. Gli unici provvedimenti seri di contrasto all’immigrazione e di controllo dei territori sono stati adottati dal Governo guidato da Silvio Berlusconi. Ogni giorno vediamo le conseguenze di una politica di sinistra totalmente sbagliata, che ha aperto le frontiere e si è mostrata debole nei confronti dell’Europa. Forza Italia deve tornare ad essere protagonista per promuovere politiche concrete di sostegno alle forze dell’ordine e di contrasto alla criminalità”. Lo dichiara, in una
nota, il Coordinatore Romano e Capogruppo di Forza Italia in Assemblea
Capitolina Davide Bordoni. “Questo fine settimana – aggiunge – saremo nelle piazze per incontrare i cittadini e confrontarci sulla condizione in cui è sprofondata Roma negli ultimi anni, dalle periferie fino al centro, perché ‘senza sicurezza non c’è libertà’. Berlusconi intende riportare in primo piano la funzione dello Stato come garante della sicurezza dei propri cittadini, accantonata in questi anni in cui il Partito Democratico ha preso le redini del Paese. Inizieremo venerdì e sabato nei Municipi e domenica mattina saremo tutti a Piazza Cavour per dare il via ad una serie di iniziative e di proposte per un’Italia più sicura”.
REGIONE, PIROZZI: IO CANDIDATO? MA NO, NON SAREI ALL’ALTEZZA
“Io in questo momento devo pensare solo edesclusivamente ad Amatrice. Questo è il mio obiettivo. Può far piacere che scrivono il mio nome sul giornale, ma questa è tutta un’altra storia. Oggi l’unico obiettivo che ho è di dare una speranza alla mia gente, di tenere unità la comunità, di fare tutte le cose indispensabili, compresa la zona Amatrice”. Così Sergio Pirozzi su IntelligoNews, ha commentato la notizia pubblicata oggi da Il Tempo secondo la quale il nome di Pirozzi sarebbe stato fatto da Giorgia Meloni come candidato del centrodestra per le Regionali del Lazio nel 2018. Alla domanda su una possibile distrazione legata a una sua candidatura, Pirozzi ha risposto: “Ma ci mancherebbe altro! Sarei un deficiente allora”. E ancora il sindaco ha aggiunto: “Nella vita può succedere di tutto, nessuno poteva immaginare che sarei stato il sindaco del terremoto. Mi immaginavo tutta un’altra vita, sulla panchina del Trastevere (calcio, ndr). Immaginavo di continuare a fare il sindaco di Amatrice come l’ho sempre fatto, con gioia. Poi la vita può riservarti di tutto…”. Ma, incalzato, sull’ipotesi di essere il “governatore della ricostruzione”, dice: “Ma no, ma no. Non sarei all’altezza della situazione. Io penso al mio. Il grande obiettivo è quello di ridare forza e di ricordare sempre le 239 persone che non ci sono più. Questo è il mio grande obiettivo da sei mesi e mezzo a questa parte. Vivo solo ed esclusivamente per questo”.