domenica 19 Gennaio 2025,

Regione

Ξ Commenta la notizia

Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

Salvini fanfarone e Capitan fracassa mi dispiace che Maroni lo imiti. Minaccia di Maroni ai comuni illegittima e impercorribile. Berlusconi-Salvini? Così il centrodestra non ha prospettiva. Senza il tema dell’immigrazione, a Salvini non resta nulla”. Lo ha detto il sindaco di Verona Flavio Tosi ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
“Salvini minaccia di occupare prefetture? Se è in grado di farlo è bene, se no la smettesse di fare il fanfarone e Capitan Fracassa -ha affermato Tosi-. Fino ad ora quelle di Salvini sono solo fanfaronate, sparate, non c’è nulla di concreto. Mi dispiace che Maroni gli vada dietro, perché secondo me è stato il miglior ministro degli interni degli ultimi anni. Ma ora si fa mettere le parole in bocca da Salvini. Le sue sono minacce al vento, senza atti concreti. Sono solo grida manzoniane che non portano da nessuna parte. La sparata di Maroni si inserisce nel solco delle sparate per ottenere consenso elettorale. Salvini ha fatto una campagna elettorale solo sugli sbarchi. Senza il tema dell’immigrazione a Salvini non resta nulla. Se la prospettiva del centrodestra è un’alleanza Berlusconi-Salvini, non c’è prospettiva. Matteo Renzi ha una filosofia di governo e la sta portando avanti, dall’altra parte per essere credibile devi avere un’altra filosofia di governo. Salvini invece sta portando avanti populismo e demagogia di estrema destra e se l’alternativa a Renzi è Salvini, Renzi governerà tutta la vita“.
A luglio -ha spiegato Tosi- nella conferenza stato-regioni si è discusso come disporre i clandestini provenienti dal Nord Africa, e tutte le regioni si sono accordate col governo per la spartizione su tutto il territorio nazionale. La Regione Lombardia, se fosse stata contraria, avrebbe dovuto dire ‘no’. La minaccia di Maroni ai sindaci è impercorribile, perché gran parte dell’ospitalità non fa capo ai sindaci ma ad accordi diretti tra la prefettura e i vari soggetti che ospitano i migranti. Ed è una minaccia anche illegittima perché la regione non può togliere i soldi ai comuni che servono per il trasporto pubblico e i servizi sociali, il Tar smonterebbe sul nascere un provvedimento del genere“.


Mafia Roma: Calabria (Fi), pur di evitare voto Pd vuole Roma commissariata
Il Sindaco Marino resiste ostinatamente sulla poltrona, trascinando nel tempo gli imbarazzi, le debolezze politiche e la pesante debacle amministrativa cui si sommano gli sviluppi sempre più inquietanti dell’inchiesta Mafia Capitale, una pagina nera che coinvolge tutti ma di cui non tutti vogliono assumersi le responsabilità“. Lo dichiara, in una nota, la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria. “La paura della sinistra di andare al voto rischia di costringere la Capitale d’Italia ad arrivare al Giubileo commissariata. E’ questo che il Pd vuole per Roma? E’ questo il prezzo che la sinistra è pronta a far pagare alla città per mantenere le proprie rendite di posizione?“, conclude.


Alfonso Sabella, Assessore alla Legalità del Comune di Roma e delegato del Sindaco per il X municipio, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Sabella smentisce ogni tensione in atto nella giunta capitolina: “C’è stato solo un equivoco che è stato già risolto, siamo tutti d’amore e d’accordo, la struttura di Roma Capitale è complessivamente sana, purtroppo abbiamo avuto una serie di dirigenti e funzionari che non hanno fatto il loro dovere, si sono lasciati corrompere e quindi su questi dobbiamo agire senza alcun indugio e senza pietà“.
Su Mafia Capitale:Ci sono stati momenti in cui la mafia ha convissuto con lo stato, momenti in cui ci ha trattato, momenti in cui ci è andata allo scontro e momenti in cui ha capito che le conviene comprarselo. Questo è quello che sta succedendo adesso. Il reato contestato ai protagonisti di mafia capitale si basa su una legge scritta col sangue da Pio La Torre. Una norma che siccome è scritta bene ha dimostrato in maniera eccezionale la sua flessibilità e la sua capacità di adattamento di una grande legge dello stato scritta in contrappasso alla straordinaria capacità di adattamento delle organizzazioni criminali. Per fare pulizia non servirebbero norme eccezionali, ma norme scritte bene. Ho detto tante volte: datemi la possibilità di cacciare i funzionari e i dirigenti corrotti e incapaci e purtroppo in questa storia ce ne sono stati diversi. Ad esempio, il contratto nazionale di lavoro dice che il procedimento disciplinare è sospeso in attesa del procedimento penale. L’ennesima delega alla magistratura di un compito che invece spetta all’amministrazione. Questo concede ai funzionari e ai dirigenti, anche considerando la lunghezza dei procedimenti penali, di rimanere al loro posto per vent’anni. Bisogna dare all’amministrazione gli strumenti per fare da sola, senza aspettare la magistratura. Non si può delegare tutto alla magistratura“.
Sabella si scaglia anche contro gli interessi politici e di categoria: “Dobbiamo finirla una volta per tutte di autoassolverci. Ieri ho letto: ‘le imprese sono sane non criminalizziamole, i dipendenti sono sani non criminalizziamoli, la politica è sana non criminalizziamola, la magistratura è sana, non criminalizziamola’. Allora, se siamo tutti sani, come mai siamo in questa situazione? Bisogna smetterla con le difese di categoria. Prendere atto che esistono mele marce e che ognuno ha le sue responsabilità. Nessuna categoria può autoassolversi. Se le regole fossero state rispettate da tutti, noi mafia capitale non l’avremmo mai avuta. In mafia capitale ci troviamo un dirigente del comune che viene chiamato a far parte di una commissione appaltante della regione e non mi si dica, e faccio una esempio, che all’interno della regione non ci fosse un dirigente sanitario in grado di fare quel lavoro. Io per fare questo lavoro, per mettermi al servizio di Roma e del mio Paese ho rinunciato a metà del mio stipendio, sapere che qualcuno che avrebbe dovuto lavorare nell’interesse di tutti ha fatto scelte corruttive fa ancora più male“.
Sullo scioglimento per mafia del Comune di Roma: “Commissariare Roma sarebbe un salto nel buio tremendo. Ci sarebbero tantissime persone da sostituire, più di 500. Si butterebbe Roma nel baratro, anche perché se non si cambia il sistema il rischio è di ritrovarsi in una situazione simile. Secondo me lo scioglimento di Roma non lo vuole nessuno, per una città che si trova a dover ripartire dopo aver stoppato una situazione marcia, azzerare tutto significherebbe ripartire da zero. La politica che è rimasta in Campidoglio è quella sana, l’onestà di Marino è certificata. Questo è un momento in cui tutti dovremmo rinunciare a qualunque tipo di pretesa personale per l’interesse della comunità e l’interesse della comunità in questo momento non passa dal commissariamento di Roma. Ci sono dei dirigenti onesti che in questo momento stanno denunciando comportamenti corruttivi. Faccio un esempio: una cosa di una gravità enorme che era passata sotto silenzio. Lavori che erano fatti formalmente di somma urgenza in un asilo del comune che in realtà sono stati fatti in un asilo privato e una parte forse sarebbero serviti per mettere il condizionatore a casa di qualcuno.Però queste cose che mi vengono denunciate dagli uffici e dai dirigenti onesti dimostrano che le cose stanno cambiando“.


Basta parlare di mafia capitale, quello delle cooperative che guadagnano sull’immigrazione non è un problema che riguarda solo Roma. Più che mafia capitale la chiamerei mafia solidale“.
Nella mattinata di oggi Matteo Salvini, leader della Lega Nord, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Andrea Di Ciancio e Roberto Arduini:
Altri profughi e clandestini? Quando è troppo è troppo, è questione di numeri, di buonsenso. Non si possono accogliere decine di migliaia di irregolari dove ci sono più di quarantamila immigrati regolari disoccupati, in Veneto, che rischiano di perdere lavoro, casa e documenti. Bisogna dare aiuto prima agli italiani o agli immigrati regolari in difficoltà, altrimenti le navi di mezza Europa vanno a raccogliere i clandestini in mezzo al mare e li portano in Italia. Da europarlamentare dico che l’Italia è vissuta come un problema per l’Europa, perché qua arrivano tutti, non li identifichiamo, non facciamo le foto né raccogliamo impronte digitali dando linfa vitale a un business da centinaia di milioni di euro proprio sull’immigrazione“.
Su Mafia Capitale:Bisogna verificare appalti simili in tutta Italia. L’etichetta di mafia capitale è riduttiva, sull’immigrazione clandestina stanno facendo soldi centinaia di persone italianissime. Bisogna togliere l’etichetta capitolina a questo scandalo, che riguarda tutta Italia. Più che mafia capitale la chiamerei mafia solidale. Venite a verificare a Bergamo chi guadagna sull’immigrazione o a Brescia. Con l’etichetta della solidarietà c’è gente che sta facendo affari e non stiamo facendo un favore all’Africa né alle persone che fuggono dalle guerre o dalla fame“.
Su Marino: “Già accoppiare a lui la parola sindaco mi fa innervosire. Lui non è proprio in grado, non può fare il sindaco“.
Durissimo l’attacco anche al Prefetto di Roma, Gabrielli, che ha dichiarato: “Ritornare alle elezioni non basterebbe a fare davvero pulizia, nella macchina amministrativa c’è illegalità: “Se lo dice un rappresentante del governo c’è da mettersi le mani nei capelli. Einaudi settant’anni fa diceva ‘via i prefetti’. Io sono d’accordo. Dove c’è il Prefetto non c’è democrazia, mi sembra che il Prefetto sia una figura antistorica, costosa e antidemocratica“.
Una battuta sulla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024: “Io chiederei a un sindaco normale di coprire le buche nelle strade e di sistemare il problema case. Di Olimpiadi ne riparlerei il prossimo secolo“.
In chiusura Salvini conferma che sta pensando all’idea di fondare un nuovo partito: “Già stiamo facendo dei passi da gigante, la Lega Nord è la Lega Nord anche se stanno arrivando tantissime richieste dal centro e dal sud. Non voglio cambiare inno o bandiera per prendere in giro la gente, stanno nascendo dei soggetti politici in tutta Italia vicini alla Lega. Forze territoriali che insieme a noi combatteranno per battere Renzi e Mandarlo a casa. Tornerò presto a Roma, voglio aspettare la fine della campagna elettorale, poi darò seguito ai tanti inviti che mi arrivano dalla Capitale. Se i cittadini chiamano me vuol dire che la politica romana ha fallito“.


EDILIZIA, PALOZZI (FI): “ZINGARETTI ESCA DAL TORPORE ISTITUZIONALE”
Sul comparto edile Nicola Zingaretti deve uscire dal torpore istituzionale e adoperarsi concretamente per il sostegno di uno dei settori chiave della nostra regione. In questo senso il monito del presidente dell’Ance Lazio è molto chiaro: il ramo delle costruzioni continua a vivere un periodo grigio e servono politiche mirate per la sua ripresa. Concetti che il presidente della Regione fatica a carpire sin dal suo insediamento amministrativo, preferendo velleitari annunci e politiche vacue, che illudono aziende e cittadini. Bisogna cambiare registro, servono investimenti, atti concreti e tangibili, e dialogo con le associazioni per risollevare un comparto che vive una condizione precaria con imprese che chiudono e occupazione in calo. Quest’oggi, l’Ance Lazio ha fornito un’opportunità di confronto, che il governatore del Lazio non deve lasciarsi sfuggire. Zingaretti si svegli”. Così il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Urbanistica e Lavori Pubblici, Adriano Palozzi.

Rispondi alla discussione

Facebook