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Terracina calcio 1925 1 Gelbison 1. Il “nanu” Galderisi: il pareggio è nostro demerito. Grazie e alla prossima!

scritto da Redazione
Terracina calcio 1925 1 Gelbison 1.  Il “nanu” Galderisi: il pareggio è nostro demerito. Grazie e alla prossima!

E’ stato un esordio con diversi aspetti positivi quello visto oggi al Colavolpe tra i “tigrotti” biancocelesti” e la quotata Gelbison di Vallo della Lucania, formazione allenata dal “Nanu” Galderisi in predicato di lottare per la vittoria finale del campionato.

Tra i due organici in campo ed in panchina c’era – in verità – un divario tecnico evidente, ma questo non ha spaventato la truppa allenata da mister Palo, che con una accorta disposizione in campo ha retto l’urto dei più esperti avversari.

Certo, per i tifosi e gli sportivi terracinesi non è stata una passeggiata di salute aver visto stamparsi al 40°, sul palo alla sinistra di Uva, un forse troppo preciso colpo di testa di Bolognese.

Ma il Terracina visto nel primo tempo dopo un inizio timoroso iniziava a rendersi conto che poteva osare, se avesse retto l’urto, soprattutto a centrocampo.

Nei primi minuti della seconda frazione di gioco i biancocelesti sembrano arrancare oltre il dovuto sotto le trame di gioco della Gelbison, che si rendeva pericolosa in più occasioni, e proprio nel momento forse peggiore della partita per i biancocelesti, questi passano in vantaggio.

Contropiede veloce tutto di prima impostato da Tonni con passaggio ad Accietto, il quale con un preciso cross serviva in area di rigore Rustichelli che infilava il portiere ospite.

Al gol il numeroso pubblico presente alla prima in casa del ritrovato Campionato di serie D, esplodeva in un urlo liberatorio.

La reazione degli ospite è veemente e al 23° il Terracina salva il risultato con una respinta della difesa sulla linea di porta.

Ma il forcing della Gelbison non accenna a spegnersi: ma per imprecisione dei suoi giocatori e la bravura del portiere terracinese la partita sembra avviata alla vittoria finale per la squadra allenata da Palo, a dispetto dei pronostici della vigilia provenienti dal “Vallo”.

Al 42° il fattaccio: ennesimo cross dalla sinistra della Gelbison e Ricci non trova di meglio che deporre la sfera in fondo alla rete per il più classico degli autogol.

Nei minuti finali ci prova ancora la formazione allenata da Galderisi (oggi non in panchina ma sugli spalti della tribuna coperta) ma il risultato non cambia.

Il pareggio viene accolto favorevolmente dalla dirigenza presente in tribuna e dai tifosi, ad iniziare dall’impareggiabile Curva Mare, UNDICESIMO uomo in campo. SEMPRE!

Oltre alla cronaca minima della partita abbiano abituato da anni chi ci segue anche al racconto del sopra e sotto la tribuna coperta”, che oggi ha visto su tale proscenio un solo politico di alto lignaggio: il consigliere comunale, senza casa “partitica”, Domenico Villani, che oltre ad essere un tifoso a “singhiozzo” come i “nasoni del cimitero di via Anxur, marcava a zona – su incarico del sindaco? – la dirigente comunale e super tifosa Immacolata Pizzella. Lei si tifosa vera!

Ritorno alla vita “sportiva” invece per l’ex co-presidente Eugenio Baioni, che insieme al fratello Donatello ha onorato, con un pronostico azzeccato, il risultato della prima giornata di campionato.

Anzi, Donatello, che tutti sanno essere una sorta di veggente calcistico, ha pronosticato per i biancocelesti un campionato da play off.

E c’è da credergli, dopo la doppia performance dello scorso anno: vittoria del campionato e vittoria in Coppa Italia, quando tutti o quasi avevano gettato la spugna!

Come si dice in questi casi: chi vivrà vedrà.

Una citazione supplementare la riserviamo alla Curva Mare, che oltre a tifare per i quasi 100 minuti gioco, ha riservato uno striscione d’affetto per il tifoso “verace” Giorgio Pompei, tragicamente scomparso.

L’ultimissima me la riservo: dopo 39 anni di professione pubblicistica ho rincontrato il “nanu” Galderisi, successivamente alla prima volta in quel del San Pietro di Formia nel 1984.

Oltre alla rituale foto di “confronto” di quello che eravamo e quello che siamo diventati, al termine dell’incontro mentre si avviava negli spogliatoi, gli ho rimarcato che ha a “disposizione una ottima squadra e che forse la stessa oggi ha peccato di presunzione.

La risposta è stata: abbiamo giocato bene e il risultato del pareggio è solo per nostro demerito.

Grazie “nanu”, per te e per la Gelbison le migliori fortune.

Dal Colavolpe è tutto a voi la linea.

e.

 

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