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“Terracina calcio 1925: dal chiarimento dovuto alle accuse è un attimo”. Il presidente Buonocore faccia un passo indietro, prima che sia troppo tardi

scritto da Redazione
“Terracina calcio 1925: dal chiarimento dovuto alle accuse è un attimo”.  Il presidente Buonocore faccia un passo indietro, prima che sia troppo tardi

Nell’immediatezza del 4 a 0 subito contro il Monterotondo e soprattutto in considerazione delle “voci” che circolavano in città, in merito ai mancati o parziali pagamenti dei rimborsi spesa a giocatori, tecnico ed altri addetti impegnati nella nuova società del Terracina calcio, il presidente del sodalizio, mai visto in questi mesi al campo o al seguito della squadra, il sig. Biagio Buonocore, si perizia di prendere carta, penna e calamaio per vergare un comunicato stampa, dopo pochi minuti ritirato dal sito ufficiale della società e riproposto il giorno successivo.

Un comunicato inopportuno, dai contenuti rancorosi e soprattutto infelice e ingrato verso chi, fino a qualche settimana prima, con “pecunia sua”, ha dato lustro alla città e alla squadra del Terracina calcio 1925, conducendola con onore alla vittoria della Coppa Italia e del Campionato di Eccellenza.

In buona sostanza nel comunicato il presidente Buonocore lamenta:

1. di avere soltanto 3 sponsor da 500 euro cadauno;

2. che il socio vice presidente Donatello Baioni doveva assicurare il vitto all’intera rosa per tutto il campionato presso sue strutture di ristorazione;

3.di avere il massaggiatore;

4 che gli stipendi”, come li definisce, sono stati tutti saldati.

Premesso, che il presidente Buonocore era stato reso edotto al momento della presa in carico della società, che questa non aveva sponsor che la sostenessero; che i biglietti di ingresso alla partite in casa (quando la squadraera prima in classifica) non sono mai andati oltre i 600/ 700; che l’ex presidente Baioni ha ottemperato all’iscrizione al campionato e alle fideiussioni dovute per un totale circa di 80/90 mila euro.

E che se il presidente Baioni si era impegnato per tali somme, la società subentrante, con a capo il presidente Buonocore, avrebbe dovuto garantire almeno pari denari per far fronte al pagamento dei rimborsi spesa, delle trasferte e alle altre incombenze occorrenti per far funzionare, al meglio, una società che milita in un campionato importante come quello di Serie D.

Importi economici paritari evidentemente mai impegnati, con lo scarso risultato di gestione economica evidente.

Tanto e vero che i ragazzi tesserati lamentano il pagamento di quanto concordato su “carta”. Ma li lamentano non dall’ex presidente Baioni, bensì dal presidente Buonocore, che oggi ha la responsabilità in toto della società.

Nel merito stringente delle “lamentazioni” del presidente Buonocore:

1.ci risulta che gli stipendi, il primo della stagione, è stato pagato soltanto in percentuale e non per tutti i giocatori (e l’allenatore?) facenti parte della rosa, mentre la seconda competenza è già scaduta. Se questo fatto non risulta a verità, è facile controbatterlo mostrando le quietanze rilasciate dai calciatori;

2. gli sponsor li doveva cercare e contrattualizzare la nuova società, con propria organizzazione;

3.il presidente Baioni – come ci ha confermato – aveva assicurato il suo sostegno per il vitto (pranzo e cena, circa 5.000 euro d’impegno economico mensile) soltanto per il tempo necessario affinché la neo società si organizzasse in proprio.

4. il massaggiatore, eventualmente contrattualizzato dalla società, sul campo nessuno lo ha mai visto operare, tanto e vero che quando un calciatore biancoceleste rimane a terra contuso non giunge nessuno in suo soccorso (se non il dottore dell’ambulanza di servizio allo stadio – pagata dalla società, è chiaro!).

Tutto questo per affermare cosa?

Se Buonocore e sui suoi collaboratori, nell’assumere la responsabilità della gestione del Terracina calcio 1925 per il campionato 2024/2025, pensavano di potercela fare con le loro esclusive risorse economiche, evidentemente sono stati tratti in errore.

Come si dice in questi casi: sbagliare è umano e nessuno a Terracina è pronto a fare tragedie o ad addossare, oltre misura, responsabilità di previsioni economiche improvvide (diciamo così). Basterebbe che Buonocore e soci ammettessero l’errore e rimettessero la società nelle mani di chi l’hanno ricevuta.

Al più presto, prima che la catastrofe economica e societaria travolga tutti, compresa l’immagine sportiva di una compagine che nell’anno 2025 si appresta a compiere i primi 100 anni dalla sua fondazione.

e.

P.s. E non si pensi di fare come a Sant’Antonio Abate, riconsegnando la squadra al sindaco della città.

*In foto il direttore sportivo Antonio Dell’Annunziata e il responsabile dell’area tecnica Rosario Talamo (ottimi professionisti) dirigenti Terracina calcio 1925. Del presidente Buonocore la redazione non possiede alcuna foto.

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