Il PD che in questi mesi ha perso la lingua sulla Pro Infantia, sulla Villa Adrover e sulla ex Corafa….la ritrova per l’intervento Ater di 40 alloggi a Via Leopardi con relativo finanziamento (a quota prevalente regionale) di 7 milioni di euro. Vogliamo solo ricordare che il Comune di Terracina sulla Rigenerazione Urbana già vanta due sequestri (ex Pro Infantia ed ex Corafa) e non vorremmo assistere al terzo viste le delibere assurde su cui poggia la Rigenerazione Urbana in salsa terracinese….Se si vuole fare una cosa utile per questa città i nuovi 40 alloggi, di cui non mettiamo in discussione la necessità, andrebbero costruiti in una area della città urbanisticamente adatta ad ospitarli e solo una volta costruiti le persone che abitano nelle “catacombe” andrebbero trasferite nei nuovi alloggi (cosi non si spendono neanche i soldi di doverli temporaneamente riallocare in attesa della nuova costruzione…) . Una riqualificazione di quell’area andrebbe fatta certamente, anche se appare tutt’altro che degradata, ma abbattendo quelle case e destinando quell’area a verde , parcheggi e servizi , come previsto dal PRG. Verde e parcheggi di cui quel quartiere ha bisogno come il pane..piuttosto che forzare varianti urbanistiche impossibili che sfidano il principio fisico di impenetrabilità dei corpi… piazzando altri due palazzoni in mezzo al mare di cemento già esistente in quel quartiere…magari facendo ricorso anche a regolamenti sulla monetizzazione degli standard urbanistici indecenti. Questo sarebbe un intervento di riqualificazione serio, tutto il resto serve a spendere 7 milioni di euro, che fa comodo a qualcuno spendere urgentemente visto la fretta che ha…, ma creando solo altri problemi senza risolverne nessuno per questa Città e per quel quartiere. Agli ecomostri Ater come le case popolari al porto, costruite in una zona assolutamente mal scelta ed inadatta, questa città ha già pagato il suo prezzo in termini di mostruosità architettoniche….non ne abbiamo bisogno di altre di mostruosità urbanistiche…abbiamo bisogno invece di una pianificazione urbanistica seria che riveda il PRG ed i PPE oramai obsoleti e che tenga conto delle diverse esigenze abitative ma anche delle specificità delle diverse aree per poterle soddisfare con criterio e in una logica di sostenibilità. Considerato che questa città, al cemento ha già dato abbondantemente negli anni visto che vanta una elevatissimo volume di costruito, un consumo di suolo del 12% contro una media nazionale del 7% ed almeno il 30% del patrimonio abitativo sfitto e non utilizzato. Ecco, la priorità della politica dovrebbe essere quella non di costruire altri appartamenti ma di cercare di utilizzare innanzitutto il patrimonio edilizio esistente magari favorendo ed aiutando le giovani coppie e quelli che hanno necessità di una casa agevolando gli acquisti e gli affitti. Per il resto questa città ha più bisogno di parchi e di aree verdi, di parcheggi, di strutture per i servizi (sanitari, sociali, culturali) e di buone strade che di nuovi palazzi.