Settimane, mesi, tra pochi giorni addirittura si festeggerà anche il primo anniversario dell’abbattimento del ponte sul fiume Sisto, senza che nel frattempo e in maniera tangibile, nulla sia accaduto per la sua ricostruzione.
Perché al di là delle pie intenzioni, di propositi fattibili, di consigli comunali e provinciali, dove si è discusso di tutto ed anche di più, e ai 100 mila euro stanziati dalla Regione Lazio, i commercianti delle attività che insistono lungo una delle vie strategiche per il turismo di San Felice Circeo e Terracina, hanno ad oggi una sola certezza: sopravvivere eroicamente ad un’altra stagione balneare senza la benedetta infrastruttura viaria.
Il Comitato di lotta dei cittadini, che si è costituito all’indomani dell’abbattimento del ponte, gruppo nutrito e teso nel sollecitare le istituzioni sui tempi della ricostruzione, ha nel corso dei nei mesi pretestato, esposto cartelli di disapprovazione per le condotte a passo di lumaca di chi invece avrebbe dovuto adottare, al di là dei legittimi tempi “burocratici”, provvedimenti celeri per giungere alla realizzazione dell’opera.
Quindi, nulla nel concreto fino ad ora è stato confutato dal Comitato e dai cittadini interessati al ripristino della corretta viabilità per l’attraversamento del ponte sul fiume Sisto.
Continuano a giungere, invece, disarmanti notizie che riguardano alti dirigenti della Provincia di Latina, probabilmente addormentati sulle carte che dovrebbero tramutare in atti concreti, perché trattasi di decisioni e impegni presi dagli eletti che compongono il Consiglio politico dell’Ente di via Costa.
Un’indolenza aggravata da una inconcepibile lentezza burocratica che non possiamo giustificare in nessun modo e che speriamo termini presto.
Meglio nelle prossime ore, con la pubblicazione del bando per la realizzazione di un ponte provvisorio, a senso unico (alternato) di marcia e passerella pedonale, nell’attesa di costruire quello definitivo.
E mentre via Costa batte indefessamente il passo, l’ultima notizia dal “fronte del ponte” conferma il trasferimento dell’attività commerciale della ditta “Coluzzi Pesca”, emigrata obtorto collo al km 104,400 della via Pontina.
Comitato per la ricostruzione del Ponte sul Sisto