“L’installazione in corso avviene con “determinazione di conclusione positiva della Conferenza di Servizi Decisoria”: in piena coscienza dunque del contesto urbano di inserimento. Le tre stazioni radio base insistono in un’area critica, a pochi passi da un sito sensibile quale la scuola Giovanni Paolo II e da un parco pubblico, nei pressi di abitazioni, in un’area prettamente residenziale.
A nulla sono serviti i precedenti appelli delle associazioni e dei privati cittadini che gia negli scorsi anni si sono più volte attivati e rivolti alle amministrazioni comunali per richiedere una maggiore attenzione nei confronti dei rischi per salute pubblica derivanti dall’inquinamento dovuto ai CEM a FR (campi elettromagnetici a radiofrequenza). Il Regolamento Comunale per l’installazione degli impianti di telefonia mobile e tecnologie assimilabili da quando approvato con D.C.C. n.32 del 17/06/2020 è stato oggetto di un unico successivo aggiornamento approvato con Delibera n. 6 del 28.02.2022, it che lo rende inefficace rispetto alla necessity di contenere installazioni selvagge. Oggi piii che mai, all’indomani dell’approvazione della legge 214 del 30 dicembre 2023 (in vigore dal 30 aprile 2024) che ha disposto l’innalzamento dei limiti di esposizione della popolazione a CEM ad alta frequenza da 6 a 15 V/m, il Regolamento Comunale è l’unico strumento che permette di disciplinare in loco la distribuzione delle nubi elettromagnetiche derivanti dalle SRB.
L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato gia dal 2011 i CEM FR come CANCEROGENI di GRUPPO 2B, ovvero come possibilmente cancerogeni per gli esseri umani. All’emergere di nuove evidenze scientifiche nel 2019, it gruppo Advisory della IARC ha previsto per it 2020-2024 la rivalutazione in “alta priorità” della classificazione delle radiazioni FR Secondo it recente rapporto del Comitato per it Futuro della Scienza e della Tecnologia, Servizio Ricerca del Parlamento Europeo, Unita Prospettica Scientifica (Stoa PE 690.012-giugno 2021) è possibile affermare che i CEM FR 1 (450-600 Mhz) sono probabilmente cancerogeni per l’uomo (gliomi e neurinomi dell’acustico poco frequenti in altri contesti), influenzano chiaramente la fertilità maschile e probabilmente anche quella femminile e possono avere effetti avversi sullo sviluppo di embrioni, feti e neonati.
Gli effetti pia evidenti sono di tipo termico, connessi al riscaldamenti dei tessuti del corpo umano per assorbimento di energia elettromagnetica. Gli studi preliminari relativi agli effetti del 5G (e all’utilizzo quindi anche di onde ad alta frequenza, assimilabili alle onde millimetriche) destano preoccupazione proprio per la capacity di aumentare la temperatura cutanea , interferire con l’espressione genica e la proliferazione cellulare, indurre stress ossidativo e causare danni oculari.
Il 5G è stato inserito dalla Commissione Tecnico Scientifica della Comunita Europea tra i 14 massimi fattori di rischio emergenti per la salute e l’ambiente. Rivolgiamo dunque un accorato appello al Sindaco di Terracina, responsabile della salute dei cittadini, a tutto it Consiglio Comunale, nelle componenti di maggioranza e opposizione, e alla Giunta affinché si adottino, in virtù del principio di precauzione (art.191 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea) efficaci strumenti di tutela (regolamenti) che permettano di accertare la congruity urbanistica delle richieste di istallazione di SRB avanzate dalle compagnie telefoniche, con adozione di criteri precauzionali per i siti sensibili.
Chiediamo alle autorità comunali preposte di riconsiderare la “Determinazione di conclusione positiva” (Pratica n°13264231005-22052024-1243) con la quale è stata autorizzata la stazione radio base in questione. Alle Forze Politiche, di maggioranza e minoranza, alle associazioni, ai cittadini, chiediamo di fare propria questa delicata questione che riguarda la salute collettiva. La tutela della salute, soprattutto dei più fragili come i bambini, dovrebbe occupare un posto primario nell’azione civile e politica di una citta davvero attenta al benessere dei cittadini. Non si vuole qui ne ostacolare ne rinunciare allo sviluppo tecnologico, ma sarebbe imprudente ignorarne i rischi. È necessario mettere in atto pratiche di monitoraggio ambientale e sanitario per prevenire ogni possibile forma di danno alla salute collettiva”.
Così, in una nota, Pasquale Milo – Presidente ISDE sez. Latina e Elisa Polli, membro Isde, e Franca Maragoni – Presidente WWF Litorale Laziale.