Alla lettera inviata dal Sindaco Umberto Macci nel mese di ottobre ai Comuni elencati, hanno risposto Maenza, Sonnino e Roccasecca evidenziando che i bilanci dei loro enti, purtroppo, non consentono di aderire alla richiesta avanzata e quindi al mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace.
L’argomento è stato trattato anche nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale.
Ma a ulteriore dimostrazione che quanto accaduto non è legato alla volontà dell’Amministrazione comunale – che anzi rimane aperta e a disposizione per qualsiasi eventuale proposta – va segnalato anche che il sindaco ha incontrato il presidente dell’Ordine degli Avvocati, Giovanni Malinconico, con il quale sono state affrontate le problematiche relative non solo all’ufficio del Giudice di Pace di Priverno.
Malinconico ha preannunciato, infatti, che inviterà tutti i sindaci della provincia di Latina ad inoltrare una petizione popolare con la quale si chiederà l’intervento delle Istituzioni per rivedere i decreti legislativi che riguardano la riduzione degli uffici dei Giudici di Pace della provincia.
“Si tratta – evidenzia il sindaco – di un problema che esula dalla volontà delle singole Amministrazioni e per il quale il Comune, diversamente da quanto sostenuto da qualcuno, si sta impegnando nella speranza di poter trovare una soluzione capace di modificare quanto stabilito”.
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Al Commissario Prefettizio
del Comune di Sonnino
Dr. Umberto Campini
Ai Sindaci di:
Comune di Roccasecca dei Volsci
Barbara Petrole
Comune di Prossedi
Franco Greco
Comune di Maenza
Francesco Mastracci
Comune di Roccagorga
Carla Amici
Oggetto: Ipotesi mantenimento uffici Giudice di Pace. Art. 3,comma 2, D.Lgs.vo 156/2012
Come certamente già a conoscenza delle SS.LL., la sede del Giudice di Pace di Priverno è compresa nell’elenco degli uffici soppressi per effetto del decreto legislativo 7.09.2012, n. 156, recante norme sul riordino delle circoscrizioni giudiziarie.
E’ evidente la ricaduta negativa che tale soppressione avrà sul servizio di giustizia finora reso alla popolazione amministrata, come evidenti sono i maggiori costi che si prospettano per il cittadino e anche per i nostri Enti in ragione delle attività in cui sono chiamati ad agire, nella materia giudiziaria di competenza del Giudice di Pace.
Tuttavia l’art. 3 del citato D.Lgs. 156/12 apre uno spiraglio su tale fronte prevedendo la facoltà per gli Enti Locali interessati, anche consorziati tra loro, di chiedere il mantenimento dell’ufficio del Giudice di Pace facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del Servizio, ivi incluso il fabbisogno del personale amministrativo che sarà messo a disposizione dagli enti medesimi.
Al fine, quindi, di valutare l’interesse delle rispettive Amministrazioni comunali in merito alla concreta fattibilità dell’ipotesi di mantenimento dell’ufficio in argomento, si chiede di valutare con ogni possibile urgenza e cortesemente con sollecito riscontro, stante la ristrettezza dei termini a disposizione ( 60 giorni decorrenti dal 12.09.2012), la procedibilità dell’opzione prevista (…)
Certo della condivisione delle preoccupazioni rappresentate , porgo cordiali saluti e resto in attesa di conoscere i Loro intendimenti in proposito.
Il Sindaco
Umberto Macci