Domani ricorrerà la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Per onorare al meglio l’evento indosserò qualcosa di rosso per testimoniare le vessazioni e gli omicidi che tante donne subiscono, spesso impuniti.
Secondo il rapporto dell’Eures, l’istituto di statistica europeo, nel nostro Paese nel 2013 ci sono stati 179 femminicidi.
In buona sostanza ogni due giorni una donna muore a causa della violenza maschile: dati sconvolgenti che lasciano sgomenti anche i cuori più duri.
Un panorama che necessita oggi più che mai di una serie di provvedimenti urgenti.
Bisognerebbe, per iniziare, a porre in campo una maggiore assistenza alle vittime di violenza, potenziando i centri deputati, con il precipuo scopo di prevenire il devastante fenomeno.
Ecco, prevenire l’esplosione della violenza sulle donne, credo sia un segmento del percorso da compiere per istituzioni, associazioni di volontariato e singoli cittadini, uomini o donne che siano.
La convenzione firmata a Istanbul nel 2011, basata sulle cosiddette tre P: prevenzione, protezione e punizione dei colpevoli ed entrata da poco in vigore anche in Italia, ritengo racchiuda tutta l’essenza di questo percorso da intraprendere con più coscienza civile.
Purtroppo, la convenzione, è rimasta del tutto inattuata, protraendo ulteriormente il vuoto normativo, ma anche di consapevolezza della grave problematica vissuta dalle donne.
Per meglio rappresentare il problema e rendersi conto di quanti lutti procura la violenza sulle donne, basta dare una scorsa ai numeri contenuti nelle statistiche.
Nel 2013 c’è stato un aumento del 14% dei femminicidi, con un innalzamento indicativo in ambito familiare, più 16%.
Così come pure i contesti di prossimità; rapporti di vicinato, amicizia o lavoro, passati dal 14 al 22%.
E’ ora di dire basta a questa mattanza, iniziando a prendere coscienza piena e voglia di riscatto, ma anche dare una svegliata alle istituzioni, che su questo tema poco o nulla hanno fatto.
In ogni modo, domani, indosserò qualcosa di rosso, per ricordare tutte le donne martirizzate da pseudo uomini senza dignità e valori cristiani.
Gina Cetrone