Ieri, per la finale di Coppa Italia, giocata in quel di Tivoli, c’è stata una vera e propria “transumanza” di tifosi storici, di quelli in attività permanente (Curva Mare) e alcuni a vocazione occasionale.
Presenti (e come potevano mancare ad un evento ludico – sportivo di notevole visibilità) anche sparuti amministratori comunali, noti sostenitori dei “tigrotti”.
Per testimoniare la loro presenza allo stadio “Olindo” di Tivoli, ampia è stata la documentazione fotografica, che hanno gentilmente voluto donare al “poppolo” dei social media e dei siti istituzionali e personali.
L’unico appunto “politico” che si può muovere alla “rappresentanza istituzionale dell’Olindo” è stata la mancanza di riferimento ai colori bianco celesti della loro fede calcistica terracinese.
Non una coccarda biancoceleste, non una fascia da indossare a tracollo, non una pur piccola bandiera con i colori e l’emblema della “Civitas” Terracina.
Insomma, la tifoseria istituzionale, al di là delle foto ricordo d’ordinanza non si è voluta evidenziare oltre misura (paura della sconfitta?).
Al “poppolo” terracinese, anche non tifoso o sportivo rimarranno, comunque, foto storiche della loro presenza sul “campo di battaglia” dell’Olindo di Tivoli.
P.S. Si rammenta, sommessamente, che il Terracina ha vinto nel 1964 la “Coppa Baldani”, l’attuale Coppa Italia dilettanti.
Quindi, a scanso di ulteriori sorprese, le “Coppe Italia” sono DUE!
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