sabato 23 Novembre 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

A Ventimiglia il sindaco Enrico Ioculano e gli 11 consiglieri di maggioranza, tutti del Pd, si sono autosospesi dal partito. L’iniziativa è per protestare “contro la mancata presa di posizione del Pd e del governo, per risolvere la crisi dei migranti. Il sindaco Ioculano è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it) .

“E’ un anno che a Ventimiglia viviamo questa situazione –ha affermato Ioculano-. Oggi abbiamo una presenza di circa 130 persone sul greto del fiume. C’è stato un evolversi anche grazie alla presenza del ministro Alfano il 7 maggio. Per qualche giorno tutto è andato in modo abbastanza regolare, poi piano piano c’è stato un ripristino del flusso, con persone che si accampano lì. A nessuno si nega l’accoglienza, ma c’è un discorso di fondo su come si intende gestire questi flussi. Ci devono dire che o il dispositivo promosso da Alfano funziona oppure ci devono dire se c’è bisogno di un centro di accoglienza strutturato in modo diverso. Io ho preso questa decisione di autosospendermi dopo aver chiesto spiegazioni ai vertici nazionali senza ricevere risposte concrete, e quindi ho deciso di agire così. E’ evidente che nelle zone di confine in questo momento c’è una difficoltà concreta che va risolta con qualche azione, ci devono dire in quali modalità, noi siamo disponibili ad accettarle. Non condividiamo l’attuale modalità di gestione. Non è sostenibile vedere più di 100 persone accampate sul greto del fiume che non hanno da mangiare e il sapone per lavarsi. Per fortuna c’è la caritas che sta aiutando, noi abbiamo dato qualche contributo alla caritas. E’ una situazione sviluppatasi negli ultimi giorni, dopo che il 7 maggio ci avevano detto che era tutto risolto. La nostra autosospensione ha un valore politico forte, perché noi siamo una delle poche amministrazioni monocolore in Liguria”.

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ROMA, LUXURIA CONTRO VIRGINIA RAGGI: “HA RIFIUTATO INVITO AL GAY VILLAGE PERCHE’ VUOLE I VOTI DELLA DESTRA. E SALVINI SOTTO SOTTO TIFA PER LEI…”, DICE A RADIO CUSANO CAMPUS 

 

Vladimir Luxuria è intervenuta questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Vladimir Luxuria ha parlato della nuova edizione del gay village: “Le novità dell’edizione di quest’anno? Apriamo prima, il primo giugno.E poi abbiamo accolto l’appello del ministro Giannini, di tenere aperte le scuole d’estate. Trasformeremo il gay village in un gay village collage. Sarà una grande aula in cui insegneremo la musica, il divertimento, il rispetto reciproco. E ci saranno anche delle lectio magistralis. Io ovviamente farò la preside. Si parlerà anche di educazione sessuale e educazione civica cercando di abbinare l’impegno al divertimento”.

 

Luxuria, poi, ha svelato un aneddoto legato a Virginia Raggi: “Quest’anno festeggeremo al gay village con due grandi donne, che sono Micaela Campana e Monica Cirinnà, per l’approvazione delle unioni civili. Poi abbiamo chiesto a Fassina, Giachetti e Virginia Raggi di venire il 2 giugno a confrontarsi non tra di loro,  ma con la comunità gay, per chiedergli cosa intendono fare per Roma su certe tematiche come bullismo, prevenzione, aggregazione, lotta alle discriminazioni. Lo abbiamo chiesto a loro tre perché abbiamo escluso i candidati che hanno detto stupidaggini come “se diventerò sindaco non celebrerò le unioni gay”, come Marchini o Meloni. Verranno solo Giachetti e Fassina,Virginia Raggi purtroppo ha declinato l’invito. Lei dice che aveva altri impegni, ma secondo me il motivo è un altro. Lei sta già facendo l’occhiolino agli elettori di destra. E’ chiaro che al ballottaggio tutti quelli di destra voteranno per lei, anzi penso che a tifare per Virginia Raggi già da adesso non ci siano solo gli elettori del Movimento Cinque Stelle. Anche Salvini vuole la vittoria di Virginia Raggi. Vuole essere l’unico leader della destra, ha bollito Berlusconi e ora sotto sotto spera nella sconfitta di Giorgia Meloni, che perdendo a Roma perderebbe tantissima credibilità. Salvini non vuole che vinca la Meloni, Salvini tifa Raggi e Virginia mantiene il piede in due staffe e non verrà al gay village perché teme di perdere i voti della destra. Il Movimento Cinque Stelle già al suo interno ha tante simpatie destrorse”.

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SALVINI A RADIO CUSANO CAMPUS: NAPOLITANO VECCHIO COMUNISTA CHE SI DEVE GODERE LA PENSIONE. ARNO A FIRENZE? NON E’ IL MOMENTO DELLA STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA. LIBIA? SANGUE CHE PESA SUI BUONISTI. ROMA? LA PROSSIMA SETTIMANA TORNO PER VISITARE MOLTI QUARTIERI POPOLARI 

Il leader della Lega Matteo Salvini è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Matteo Salvini è tornato sulla questione legata al pedaggio sul Grande Raccordo Anulare: “La tassa sul gra? Mai pensato a una cosa del genere. Queste sono le bufale dei giornalisti che solo in Italia riescono a dare le notizie come pare a loro. Io ho detto che visto il servizio che c’è sul grande raccordo anulare sono i romani che dovrebbero essere pagati per stare in fila sul raccordo. La mia era una riflessione generale. Io non voglio far pagare chi oggi non paga, ma far pagare di meno chi oggi paga già. Marchini? Ha la Ferrari e vuole fare il popolare, mi mette tristezza. La chiusura della campagna elettorale a Roma? Sarò a Roma la prossima settimana, visiterò diversi quartieri popolari, incontrerò gli agenti di polizia penitenziaria di Regina Coeli, incontrerò tassisti e commercianti, mi metto a disposizione a sostegno di Giorgia Meloni per questa bella sfida, che è una grandissima opportunità per tanti romani

Da Salvini, poi, un’altra considerazione sul Presidente Emerito, Giorgio Napolitano: “A una certa età uno dovrebbe anche andarsi a godere la sua ricca pensione. Noi non siamo xenofobi come dice l’anziano comunista, chiediamo solo un po’ di rispetto”.

Su quanto accaduto ieri a Firenze: “Immagini impressionanti, un abbraccio a chi si sta rimboccando le maniche, non penso sia il momento di fare polemica politica, penso solo ai fiorentini che hanno affrontato questo grande disagio”.

Su quello che è successo ieri al largo della Libia: “Sangue che pesa sui buonisti come Renzi. Più ne partono, più ne muoiono”

Sul futuro del centrodestra: “Dovreste chiedere a Berlusconi. E’ lui che ha mollato l’alleanza a Roma. Due alleati su tre si sono orientati su Giorgia Meloni, lui ha preferito andare su altri. E poi a Benevento Berlusconi sostiene Clemente Mastella sindaco, rendiamoci conto. Dobbiamo metterci d’accordo su cosa voglia il centrodestra. Io voglio guardare avanti. Non riesumando i Fini e i Mastella”.

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“Oggi che per la prima volta si andava verso un allungamento della vita sono riusciti a tagliarci anche questa aspettativa”. E’ l’opinione di Daniela Santanchè, deputata di Forza Italia, intervenuta ai microfoni della trasmissione “Genetica oggi”, condotta da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

 

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha commentato i dati Eurostat sulle morti evitabili, affermando che l’Italia ha performance migliori della media europea. “Qui c’è una narrazione che è contraria ai fatti –ha affermato Santanchè-. Ci hanno tagliato anche l’aspettativa di vita. Questo dimostra grandi sprechi che ci sono nella sanità. Soprattutto gli anziani non possono più curarsi, per la mancanza di soldi e per le attese infinite per fare degli esami importanti. Quando si parla di salute non ci dovrebbero essere divisioni partitiche, perché la salute è il bene più prezioso per gli esseri umani. Il ministro non capisce che, anziché parlare di statistiche e manipolare i dati, dovrebbe dire ‘signori, intervengo subito e diamo delle risposte a chi muore perché non ha le possibilità economiche per curarsi’. E’ agghiacciante che ci troviamo con lo stesso tasso di mortalità del dopoguerra”.

 

La diseguaglianza tra le sanità regionali. “Credo che il più grande buco ce l’abbiamo nella sanità che oggi è competenza delle regioni, alcune sono virtuose altre non lo sono per niente –ha spiegato Santanchè-. Finchè una siringa, in alcune regioni del sud costa tot e in altre regioni del nord costa molto meno, come si fa a parlare di spesa? Le regioni devono proprio essere riformate da questo punto di vista perché molto spesso i soldi vengono buttati nel cestino. Io ho la fortuna di vivere in Lombardia dove la sanità funziona e non ci sono sprechi, ma possiamo dire la stessa cosa di Campania e Sicilia? Da italiana non voglio che ci siano due pesi e due misure, soprattutto quando si parla di salute. Renzi dice che risolve tutto lui, il ministro dice che va tutto bene Madama la Marchesa… Quando vedo che il tasso di mortalità è uguale a quello del dopoguerra mi si accappona la pelle”.

Il Ministro Lorenzin rilascia poche interviste. “Forse ha un po’ più di senso del pudore rispetto ad Alfano –ha affermato Santanchè-. Siccome sa che i suoi elettori non sono quelli che appoggiano Renzi e lei siede su quella poltrona perché sta con Renzi, magari ha quel senso del pudore.

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Piero Fassino, candidato per il secondo mandato da sindaco di Torino per il Partito Democratico, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it)  , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Fassino ha fatto un bilancio sui suoi cinque anni da primo cittadino: “Che voto mi darei? Credo che abbiamo fatto un buon lavoro, sono stati cinque anni molto intensi e i risultati sono visibili. Abbiamo ridotto l’indebitamento della città in modo consistente,riportandolo a una misura fisiologica, visto che l’indebitamento di oggi è quello che Torino aveva nel 2003. Abbiamo garantito tutti i servizi ai cittadini che nonostante i tagli subiti dai comuni hanno visto garantito ogni tipo di servizio, dagli asili nido ai trasporti pubblici, passando per l’assistenza domiciliare agli anziani o le scuole materne. Abbiamo garantito tutto, abbiamo continuato a investire nella trasformazione di Torino, unendo le risorse nostre, che erano minori, a risorse anche private, e questo ci ha permesso di continuare a investire. Un grande investimento ha riguardato anche la cultura e ora Torino è anche una città turistica. Poi abbiamo anche emergenze difficili, come quella degli sfratti. La crisi li ha fatti lievitare, siamo intervenuti a sostenere migliaia di famiglie. E poi abbiamo fronteggiato l’emergenza rom. Abbiamo svuotato un campo di 800 rom, non con le ruspe, ma trovando collocazioni abitative diverse che ci hanno permesso di restituire quell’area alla città“.

Sull’eventuale secondo mandato da Sindaco di Torino: “La sfida è quella di passare da una fase in cui abbiamo gestito e contrastato la crisi a una fase di rilancio. Ci sono molti segnali a Torino di una incipiente ripresa economica. Per la prima volta dopo sei anni c’è una riduzione della disoccupazione e un aumento degli occupati. Questo ci mette davanti a uno scenario economico in evoluzione, che noi vogliamo cogliere per rilanciare crescita, sviluppo e portare alla creazione di ulteriori posti del lavoro”.

 

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