La Regione Lazio investe sui progetti individualizzati di inclusione sociale, lavorativa e abitativa, in particolare per i giovani con disabilità. L’obiettivo è quello di sviluppare in tutto il Lazio un modello di intervento che metta le persone con disabilità in condizione di avere la maggiore autonomia possibile per quanto riguarda tutti gli aspetti della propria vita: dalla salute alla casa, dalla mobilità al lavoro.
Dalla Regione una serie di azioni destinate ai progetti di inclusione sociale e di assistenza per le persone con disabilità, in particolare per i giovani. L’investimento complessivo ammonta a 34,2 milioni. L’obiettivo è quello di sviluppare in tutto il Lazio un modello di intervento che metta le persone con disabilità in condizione di avere la maggiore autonomia possibile per quanto riguarda tutti gli aspetti della propria vita: dalla salute alla casa, dalla mobilità al lavoro.
Almeno 800 progetti di inclusione sociale per i prossimi tre anni. I progetti, finanziati con 10 milioni di euro, saranno destinati ad altrettanti giovani-adulti tra i 18 e i 35 anni con disabilità fisica, psichica o sensoriale o con disagio psichico medio-grave.
Quali sono i progetti che saranno sostenuti? Avranno tutti una durata di 12 mesi, per un totale di 600 ore di attività, e riguarderanno l’orientamento e il counseling, progetti individualizzati di accompagnamento formativo e lavorativo, sostegno psicologico e familiare e laboratori di sviluppo delle competenze personali.
Gli altri progetti dedicati alla vita indipendente delle persone con disabilità. Tra le altre cose, la Regione ha stanziato 2,5 milioni (1,9 dal Fondo nazionale non autosufficienze e 600mila euro dal bilancio regionale) per l’avvio in 20 distretti socio-assistenziali del Lazio, a partire dal 1 gennaio 2017, di progetti sperimentali per la vita indipendente delle persone con disabilità. Lo stanziamento si aggiunge ai 3 milioni di euro già finanziati nel 2014 e nel 2015: in questo modo la sperimentazione per la vita indipendente verrà estesa a tutti i distretti del Lazio e offrirà a circa 2000 persone con disabilità un servizio di presa in carico e di assistenza personalizzata e la possibilità di accedere a programmi di housing e co-housing.
Le attività dei distretti socio-assistenziali: 14,1 milioni sono stati destinati al finanziamento dei progetti individuali di assistenza alle persone con disabilità gravissima, 6 milioni andranno per i progetti di reinserimento sociale, lavorativo e abitativo delle persone con disagio psichico arrivate a conclusione del percorso terapeutico e altri 1,6 milioni sono stati destinati al rifinanziamento dei servizi per le persone con morbo di Alzheimer nei distretti che avevano già esaurito i fondi a disposizione.
“In questi anni la crisi economica ha pesato tutti ma ancora di più sulle persone a maggior rischio di emarginazione, e tra queste ci sono sicuramente le persone con disabilità certificata, in particolar modo intellettiva, e con disagio psichico”, parole di Rita Visini, assessore regionale alle Politiche sociali, che ha aggiunto: secondo l’Istat, due terzi delle persone con disabilità sono fuori dal mercato del lavoro: è una situazione che limita pesantemente le possibilità di una vita autonoma e indipendente. Ecco perché la Regione Lazio investe così tanto sui progetti individualizzati di inclusione sociale, lavorativa e abitativa, in particolare per i giovani con disabilità”.
________________________________________________________________________________
SANITÀ: CONSEGNATE TRE NUOVE AMBULANZE A VITERBO
Proprio a Viterbo la Regione ha avviato in via sperimentale il progetto Telemed, che permette la trasmissione dei tracciati Ecg dalle ambulanze, anticipando la diagnosi dei pazienti con patologia cardiologica, direttamente alle strutture delle rete cardiologica regionale con emodinamica
La nuova medicina dell’emergenza:consegnate tre nuove ambulanze a Viterbo, sono il risultato dell’importante investimento di 7 milioni che la Regione Lazio ha fatto per acquistare 86 nuovi mezzi destinati a tutta la Regione. Ne sono state già consegnate 42 e con questi tre mezzi si dà il via alla consegna del nuovo lotto di 44 veicoli. La fase di consegna sul territorio di tutti i veicoli terminerà la prima settimana di dicembre:
“La media era 260mila chilometri a vettura – ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: queste invece sono nuove, con più moderne tecnologie, più comfort per gli operatori e soprattutto più sicurezza per i cittadini che hanno bisogno dell’ambulanza”.
Da oggi anche in questo territorio in provincia di Viterbo i cittadini hanno un punto di riferimento nei fine settimana e nei festivi per i casi meno gravi, così non dovranno recarsi per forza al Pronto soccorso
Un nuovo poliambulatorio a Marta, in provincia di Viterbo: un nuovo servizio in un territorio che interessa 6 comuni con un bacino di utenza di 25 mila persone.
Una struttura facilmente accessibile a tutti, che recepisce le esigenze di cura del territorio con servizi di cardiologia, neurologia, diabetologia fisiatria e geriatria. All’inizio del prossimo anno la struttura sarà potenziata con un servizio di cure primarie da parte dei medici di medicina generale e con la presa in carico dei pazienti cronici. La struttura, inoltre, potrà contare sulla presenza di 5 specialisti e 2 infermieri.
Questi i servizi a disposizione all’interno della struttura. Il poliambulatorio inoltre sarà collegato in rete con l’ospedale Belcolle di Viterbo nei casi in cui sia necessario acquisire ulteriori pareri specialistici attraverso gli strumenti della Telemedicina. All’interno del Poliambulatorio, che sarà dotato anche di un ecografo e di un elettrocardiografo, saranno a disposizione i seguenti servizi: Cardiologia; Neurologia; Diabetologia ed Endocrinologia; Fisiatria; Geriatria.
Una nuova sanità in provincia di Viterbo. Questa novità si inserisce in un intervento a tutto campo che la regione lazio sta facendo per migliorare la sanità in provincia di Viterbo. Un progetto di ricostruzione che abbiamo già avviato e che può contare ora di nuovi finanziamenti e di una serie di obiettivi precisi fissati con il programma operativo 2016-2018, come l’ambufest aperto a Viterbo, le nuove ambulanze, la nuova Casa della Salute a Bagnoregio, i nuovi investimenti su edilizia sanitaria e le nuove assunzioni.
“Fa la differenza quando si parte dai bisogni delle persone e i risultati si vedono – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: guai a pensare che i problemi non ci possono fare rispettare il dovere di far rispettare la Costituzione. Qui le istituzioni si sono unite per servire le persone. Questa Ucp non è solo importante per voi, ma è appunto un pezzo della rete che stiamo ricostruendo dopo nove anni di commissariamento. Questo presidio fa parte di una nuova fase della sanità del Lazio. Le cose cambiano, e cambiano in meglio, perché cambiare non è solo distruggere”- ha detto ancora Zingaretti.
DOPO IL SISMA: NASCE L’UFFICIO PER LA RICOSTRUZIONE
L’ufficio strategico nasce dopo la sottoscrizione di un’apposita convenzione tra Regione, Provincia di Rieti e 15 comuni dell’area, e ha l’obiettivo, in costante rapporto con la struttura commissariale nazionale e di raccordo con le attività dei comuni grazie alla presenza dei sindaci. Un vero e proprio punto di riferimento per tutte e tutti sul territorio
La Regione interviene a supporto dei cittadini dei comuni colpiti dal sisma con un nuovo punto di riferimento in cui erogare servizi, coordinare le azioni, illustrare gli strumenti disponibili e le misure messe in campo: l’ufficio per la ricostruzione. Aperta oggi la sede di Rieti, presto seguiranno Accumoli, Amatrice e Posta.
L’ufficio si trova in via Cintia, 87 a Rieti.
I compiti dell’ufficio: garantire la maggiore efficacia e la massima efficienza ed economicità delle attività di ricostruzione. Questo ufficio strategico nasce dopo la sottoscrizione di un’apposita convenzione tra Regione, Provincia di Rieti e 15 comuni dell’area, e ha l’obiettivo, in costante rapporto con la struttura commissariale nazionale e di raccordo con le attività dei comuni grazie alla presenza dei sindaci.
Le principali attività e i servizi che offre:
• istruttoria per l’erogazione dei contributi per la ricostruzione o il recupero degli immobili privati distrutti o danneggiati e dei contributi in caso di distruzione o danneggiamento grave di beni mobili;
• consultazione dei cittadini e degli altri soggetti interessati ai fini della predisposizione dei piani urbanistici generali ed attuativi;
• progettazione generale ed esecutiva delle opere pubbliche e degli interventi sui beni sottoposti a vincolo artistico, storico, archeologico ed etnoantropologico;
• realizzazione degli interventi di prima emergenza;
• pacchetto informazioni e modulistica: per rendere agevole e semplice l’accesso alle informazioni, la Regione Lazio sta predisponendo un pacchetto di modulistica ad hoc e di documenti informativi su tutti i diritti e le opportunità per cittadini e imprese.
• il sito web un altro importante strumento di condivisione e informazione è sul web: abbiamo appena messo online il sito, dove sono a disposizione tutte le info per cittadini e imprese. Presto il sito sarà affiancato da quello dell’ufficio: ricostruzionelazio.it.
“Oggi si fa un altro importante passo avanti verso la ricostruzione. Apre a Rieti l’Ufficio per la ricostruzione del Lazio, il luogo cioè dove i cittadini potranno e dovranno depositare tutte le domande per i danni lievi o impegnativi. E’ l’ufficio che curerà la progettazione degli edifici pubblici, che curerà le pratiche dei rimborsi e che darà l’ok alle richieste presentate. Piano piano stiamo dunque uscendo dalla fase dell’emergenza e dell’accoglienza per entrare in quella della ricostruzione vera e propria” – è il commento del presidente, Nicola Zingaretti.
_______________________________________________________________________________
Inaugurato oggi il nuovo Centro di Senologia, Breast Unit, all’Ospedale San Giovanni di Roma: un ulteriore passo avanti per assistere le pazienti in tutte le fasi e garantire loro vicinanza e assistenza. In questo centro le donne potranno seguire corsi di gruppo di approfondimento su diversi temi legati al tumore al seno, oppure incontrare esperti e altre donne con cui confrontarsi, nell’ottica di un approccio globale alla cura
Inaugurato oggi il nuovo Centro di Senologia (Breast Unit) all’Ospedale San Giovanni di Roma. La struttura è stata completamente riorganizzata nell’ottica di garantire una presa in carico a 360° delle pazienti attraverso un percorso multidisciplinare che prevede, al suo interno, la presenza in sede di tutti gli specialisti dedicati per garantire alle donne di avere un unico centro di riferimento e non essere più costrette a dover contattare il CUP regionale per le visite di controllo e all’estenuante pendolarismo tra i vari ambulatori specialistici.
Un ulteriore passo in avanti per l’assistenza delle donne che hanno patologie delicate come le neoplasie mammarie: da oggi hanno a disposizione un nuovo punto di riferimento con il centro di senologia multifunzionale. In questo centro le donne potranno seguire corsi di gruppo di approfondimento su diversi temi legati al tumore al seno, oppure incontrare esperti e altre donne con cui confrontarsi, nell’ottica di un approccio globale alla cura.
Un modello per l’intera regione. Viene garantito un metodo di lavoro nuovo basato sulla collaborazione, sulla multidisciplinarietà e, soprattutto, sulla presa in carico della paziente. Nessuna di loro sarà lasciata sola nell’affrontare questi momenti di difficoltà.
Il Lazio all’avanguardia sulle breast unit. La nostra è stata una delle prime regioni a recepire la direttiva del ministero della salute sui centri di senologia tra cui è stato individuato anche questo centro. siamo stati tra i primi ad avviare il modello organizzativo di Brest Unit per assicurare la multidisciplinarietà dell’assistenza in una patologia così delicata. Abbiamo: 15 centri di senologia/breast unit (di cui 11 nell’area metropolitana di roma e 1 per ciascuna provincia); 39 centri di screening e 36 strutture di diagnostica clinica.
“L’inaugurazione di oggi potremmo sintetizzarla così: basta file e burocratizzazione quando la donna scopre di avere un cancro alla mammella- parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: da ora dopo la diagnosi è il sistema sanitario che si organizza rispetto alle sue esigenze, quindi c’è un grande salto in avanti nell’umanizzazione delle cure e nel rapporto di attenzione che si deve avere nei confronti delle donne pazienti”- ha detto ancora Zingaretti.