Sono in corso a Cori, in questo fine settimana, le Giornate di Valorizzazione del Patrimonio Culturale Ecclesiastico 2024, promosse dall’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza episcopale italiana insieme ad AMEI – Associazione dei musei ecclesiastici italiani, AAE – Associazione degli archivisti ecclesiastici e ABEI – Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani.
Questa mattina (sabato 18 maggio) la chiesa del Ss.mo Salvatore ha ospitato la Giornata di studio sul complesso monumentale della chiesa del Ss.mo Salvatore e più in generale sul patrimonio culturale cittadino, dal titolo ‘Arte a Cori tra passato e futuro’. Ha aperto i lavori il sindaco Mauro De Lillis, che ha salutato “con orgoglio la scelta di Cori per promuovere le Giornate di Valorizzazione del Patrimonio Culturale Ecclesiastico e in particolare la scelta della chiesa di San Salvatore restaurata con il contributo dell’8xmille alla chiesa cattolica, restauro che si si affianca ad altri interventi di recupero del patrimonio ecclesiastico per cui si è attivato anche il Comune di Cori, basti pensare a Santa Maria della Pietà e all’oratorio dell’Annunziata. Un legame prezioso, quello tra Chiesa ed ente pubblico, che deve proseguire anche per altri siti come quello di San Michele”.
A seguire l’intervento dell’architetto Giorgio Chiominto ha illustrato il restauro della chiesa del Ss.mo Salvatore, “iniziato nel 2000 – ha spiegato – con il consolidamento secondo moderne metodologie finanziato dalla Regione Lazio ed è proseguito recentemente con un secondo progetto, finanziato al 70% dalla Cei e al 30% dalla parrocchia, che ha riguardato gli intonaci, la pavimentazione e l’impianto elettrico mentre l’associazione Cortarte ha provveduto al restauro di due dipinti”.
L’animatore di CORARTE, Piero Manciocchi, ha narrato la storia del complesso monumentale del Ss.mo Salvatore ricordando come “il dipinto della Madonna del Carmine, nella omonima cappella, si stato restaurato con una raccolta fondi tra i cittadini di Cori, altre tele presenti nella chiesa siano state restaurate grazie al progetto Corarte e come la prossima tela che si intende salvare sia la Crocifissione”.
Di grande interesse gli interventi di Lisa Della Volpe sulle sontuose decorazioni a stucco della cappella Madonna del Carmine; di suor Deema Fayyad sulla comunità Deir Mar Musa ospitata nel complesso di San Salvatore dal 2006 e creata nel 1991 da padre Paolo Dall’Oglio, rapito in Siria 11 anno fa; di Vincenzo Scozzarella sulla rappresentazione del sacrificio di Isacco nella cappella del Crocifisso e nell’oratorio dell’Annunziata; di Ferruccio Pantalfini su ‘Musei in dialogo: un confronto tra tradizione e contemporaneità’.
Domani, domenica 19 maggio, l’iniziativa prosegue presso la Sala del Capitolo del complesso monumentale di Sant’Oliva con la sezione corese della mostra LE FORME DELL’INVISIBILE – Sculture e dipinti di Emilia Isabella dal Museo diocesano d’Arte sacra di Sermoneta. La mostra, aperta e visitabile in unica giornata (orario 10.30/13.00 – 16.00/19.00), sarà aperta dai saluti di Guendalina Viani, direttrice del Museo della Città e del Territorio di Cori.
I commenti non sono chiusi.