Titolari dell’inchiesta sono il procuratore aggiunto di Perugia Antonella Duchini e il sostituto procuratore Massimo Casucci.
Le persone coinvolte sono i professionisti: Marco Viola, Massimo Gatto, Vittorio Genco, Andrea Lauri, Fausto Filigenzi, Raffaele Ranucci, Luigi Fioretti, Marco Rini, Vincenzo Manciocchi, la moglie di Antonio Lollo, Antonia Lusena e la suocera Angela Sciarretta, ex vice questore aggiunto della questura di latina e ancora Davide Ianiri, Gianluca Abbenda, Franco Pellecchia, Alessandra Ianiri, Marco Ciriaci, Luca Granato, il cancelliere della sezione fallimentare del Tribunale di Latina, Rita Sacchetti e poi Roberto Menduti. Sono accusati, a vario titolo, di corruzione commessa da pubblico ufficiale per avere venduto la propria funzione, peculato, truffa, falso materiale, falso ideologico, ricettazione, rivelazione di segreti di ufficio.
Finora l’unico ad essere uscito dal procedimento è proprio l’ex giudice della sezione fallimentare, Antonio Lollo, che ha patteggiato la pena ed è stato condannato a tre anni e sei mesi di reclusione. L’ex magistrato ha quindi beneficiato dello sconto di pena e della collaborazione fornita agli inquirenti dopo l’arresto.Ha spiegato come avveniva la corruzione ed ha ammesso le sue responsabilità.
Secondo i calcoli della Procura di Perugia,i professionisti hanno intascato, complessivamente, un milione di euro.