Entusiasmo dal sindaco di Sabbioneta Marco Pasquali: “Il nostro abbraccio di amicizia iniziato dal 2020 su motivazioni solide e storiche, si rinnova nel tempo”.
Teatro Olimpico all’antica di Sabbioneta, in provincia di Mantova, in festa nel ricordo della donna più bella ed influente del rinascimento: la Contessa Giulia Gonzaga zia del celebre Vespasiano Gonzaga Colonna, i due personaggi sui quali viene fondato il vincolo di amicizia tra le due città, così distanti geograficamente ma vicinissime allo stesso tempo.
La tanto attesa occasione si è svolta la sera di sabato 1° giugno scorso con la rappresentazione teatrale dal titolo: “Giulia Gonzaga la contessa di Fondi tra amori, intrighi e rivalità” organizzata dall’Associazione il Drappo dell’Assunta in collaborazione con l’Associazione Pro Loco Fondi Aps.
Il Teatro, voluto e realizzato da Vespasiano Gonzaga Colonna in persona, era gremito di pubblico e in prima fila ha assistito il sindaco di Sabbioneta, città iscritta nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, Marco Pasquali, con i vertici della Fondazione Sabbioneta Heritage e dell’Associazione Pro Loco Sabbioneta.
“Esprimo i complimenti della città di Sabbioneta a ciascuno dei componenti qui presenti per la rappresentazione storica – ha detto il sindaco Pasquali – il nostro abbraccio di amicizia iniziato dal 2020 su motivazioni solide e storiche, si rinnova nel tempo. La vostra è stata una impresa ciclopica e il successo avuto premia tutti i vostri sforzi che sono stati tanti. Saluto tramite la delegata di Fondi Rita Di Fazio qui presente il sindaco Beniamino Maschietto, il vicesindaco Vincenzo Carnevale e tutta l’Amministrazione affermando che stasera è stata scritta una pagina storica per le nostre due città e voi ne siete stati gli artefici”.
Angelo Marrocco, presidente dell’Associazione Drappo dell’Assunta, ringraziando tutti i presenti, ha detto: “Stasera si è avverato un sogno e un progetto cui abbiamo lavorato da oltre due anni, le due Amministrazioni comunali ci sono state vicine, hanno creduto in noi e abbiamo messo tutto il nostro impegno per onorare la nostra storia comune”.
“Trovarsi a rappresentare la storia di personaggi così illustri nello stesso teatro realizzato e vissuto da Vespasiano Gonzaga Colonna, nato a Fondi, che in questo edificio è stato presente – ha evidenziato il presidente della Pro Loco Fondi Aps Gaetano Orticelli – ci riempie di soddisfazione spronandoci a continuare l’opera di promozione della nostra città”.
Lo spettacolo, scritto e diretto da Stefania Maria Giulia Di Benedetto, ha raccontato le vicende più salienti della vita di Giulia Gonzaga, figura storica enigmatica e dalle mille sfaccettature che fu determinante per la storia di Fondi e anche per quella di Sabbioneta, avendo ella provveduto all’educazione del nipote Vespasiano Gonzaga, figlio del compianto fratello Luigi detto “Rodomonte”, che nacque a Fondi e costruì in 35 anni la “città perfetta” ispirandosi nelle forme e nell’architettura alla sua terra natia.
Colei che venne celebrata come la più bella dama del Rinascimento, nacque nel 1513 a Gazzuolo, presso Mantova, da un’importante famiglia e venne data in sposa giovanissima a Vespasiano Colonna, conte di Fondi e duca di Traetto. Rimasta presto vedova e senza figli condusse il resto della vita in modo atipico diventando eccezionalmente popolare e intrecciando nodi di cultura, potere e religione propri di molti intellettuali rinascimentali.
In scena oltre quaranta persone, tra figuranti e attori hanno raccontato, tra leggenda e realtà, quella che è stata la vita di una donna affascinante che armata della sua bellezza e della sua intelligenza, si mosse con destrezza tra fede, amore e politica.
Durante la serata è stato anche presentato il libro: “Giulia Gonzaga la contessa di Fondi tra amori, intrighi e rivalità”, con testo teatrale scritto dalla stessa Stefania Maria Giulia Di Benedetto, un contributo dal significativo valore storico, dedicato a una figura femminile tanto emancipata quanto determinante: Giulia Gonzaga Colonna, contessa di Fondi e duchessa di Traietto e zia di Vespasiano Gonzaga, la cui figura viene in questo testo portata alla ribalta grazie a una trama avvincente e ricca di dettagli accuratamente documentati.
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