“L’arredo urbano è uno specifico ambito progettuale e di ricerca che provvede ad attrezzare gli spazi pubblici urbani con manufatti fissi o mobili funzionali, e nel migliore dei casi inseriti in una immagine coordinata della città”.
Segue regole precise e nessun cittadino può modificarne forme, colori….
A Terracina l’arredo urbano è un optional, o meglio non se ne conosce proprio il significato.
E pensare che nel migliore dei casi è funzionale ad una immagine coordinata della città, che per noi, città a vocazione turistica dovrebbe rappresentare anche gran parte della carta di identità.
Qui invece regna l’incuria e l’anarchia più totale. Alcuni si sentono ‘padroni’ di intervenire come meglio credono secondo gusti personali.
In questa campagna elettorale coloro che hanno governato la città negli ultimi venti anni tornano con i soliti spot pubblicitari, ma sappiamo che io a questo punto oserei anche dire che non biasimo loro (fanno il loro mestiere, seppure in modo incompetente e ingannevole), ma chi ancora gli dà credito e biasimo anche coloro che hanno smesso di considerare la città un bene di tutti, un bene comune di cui è fondamentale avere cura, dove il diritto non deve mai e poi mai cedere al privilegio.
Queste che seguono sono immagini di questa mattina, quindici giorni dall’inizio della stagione balneare estiva. Sono immagini che la dicono lunga sull’incuria e l’abbandono che non risale al mese scorso.
Altro che la città più bella….e questo ne è solo un esempio.