venerdì 22 Novembre 2024,

Provincia di Latina

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Abolizione delle province: parla l’assessore D’Arco

scritto da Redazione
Abolizione delle province: parla l’assessore D’Arco

La sentenza emessa dalla Corte Costituzionale, che boccia senza appello il Decreto legislativo per il riordino delle Province, avrebbe dovuto indurre il Governo a riflettere seriamente, abbandonando definitivamente la linea subalterna e demagogia dell’antipolitica  e del peggior populismo.
Le riforme non sono e non devono essere un tabù per nessuno ma, nel caso di specie, vanno fatte all’interno di un quadro di riassetto istituzionale di riorganizzazione generale dello Stato, come  inequivocabilmente sancito dalla Corte Costituzionale.
Invece stiamo assistendo ad una reazione nervosa e scomposta  che offende  il comune senso del pudore, ferisce la democrazia e lede gravemente il prestigio stesso della suprema Corte Costituzionale.
In questo modo  i rappresentanti del Governo credono  di  poter alzare illusoriamente una sorta di  “paravento” dietro al quale nascondere le vere vergogne dei costi della politica, dovuti essenzialmente ai loro privilegi e alle gravissime inefficienze politiche e burocratiche  accumulati da troppi anni dallo stato accentratore e rapace.
A questo punto, prima ancora delle Province, si pone l’urgenza per il popolo italiano di salvaguardare il  prestigio della Corte Costituzionale e l’articolazione democratica dei poteri dello Stato e, quindi, delle Autonomie Locali.
Ci sono tutte  le condizioni per un  intervento urgente  ed autorevole del Presidente  Napolitano. Pertanto sono convinto che il Presidente della Repubblica saprà far valere, ancora una volta, le sue prerogative di garante supremo  della Costituzione repubblicana.

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