“Non è stata una sconfitta della Regione, anzi. Da parte nostra non c’è stata la volontà né di aprire guerre né di censurare qualcuno. Quello che ci muove è il semplice obiettivo di far rispettare la legge e la Costituzione, fare in modo che quando dei diritti vengono sanciti dalla legge, diventino davvero dei diritti di cui usufruire“. Così, a margine di una iniziativa in Regione, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha risposto a chi gli chiedeva un commento sulla sospensione da parte del Consiglio di Stato della parte del decreto sui consultori dello scorso maggio con cui si sancisce che anche i medici obiettori di coscienza debbano produrre il certificato necessario per abortire.
“Quindi ora seguiremo l’iter dei vari ricorsi – ha aggiunto – ma molto sereni rispetto a un impegno amministrativo che vuole, preso atto di una rimozione di obblighi di legge, rimettere le cose a posto con serenità e confortati da un dibattito che se affrontato con laicità sarà utile“.