Le delicatissime indagini in argomento, sviluppate dalla Squadra Mobile con il coordinamento del Pubblico Ministero inquirente Dottor Gregorio Capasso, sono state avviate nel mese di maggio scorso, quando la madre della giovane vittima trovava la forza di raccontare agli investigatori le ‘confidenze’ ricevute dalla bambina, che facevano riferimento ad una serie di episodi compiuti ai suoi danni da quello che in passato era stato il suo compagno.
L’orco, approfittando della situazione di convivenza e di relazione sentimentale con la madre della vittima, e di momenti in cui la donna era assente, costringeva la bambina a subire atti sessuali ripetuti e continui, sia nell’abitazione sia all’interno della sua autovettura.
Talvolta l’uomo di notte raggiungeva la bambina nella sua camera da letto, tutti presenti in casa, e svegliatala, la costringeva a seguirlo sul divano del soggiorno dove abusava di lei; o ancora, si faceva accompagnare a fare la spesa o a comprare la pizza per compiere atti sessuali con la piccola in macchina.

Le indagini, dunque, hanno fatto emergere un comportamento dell’indagato spregiudicatamente violento nei confronti della minore, giungendo a privarla di ogni difesa, poiché la minacciava che se avesse rivelato gli abusi avrebbe fatto sparire la madre e il fratello.
L’oro, in buona sostanza, ha ripetuto le brutali violenze in ogni contesto, fino ad ottenere un tacito consenso della bambina, oramai sottomessa ad una logica di abusi continui.

La genuinità della ricostruzione dei fatti fornita dalla vittima veniva confermata per mezzo di audizioni protette, eseguite grazie alla collaborazione di psicologhe specializzate, tali da non lasciare alcun dubbio sul fatto che la minore riferisse episodi realmente vissuti.
L’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Latina a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’interrogatorio di garanzia a cui dovrà essere sottoposto da parte del Giudice per le Indagini Preliminari.