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Abusivismo edilizio. M5S accolto emendamento per nuova sanzione economica

scritto da Redazione
Abusivismo edilizio. M5S accolto emendamento per nuova sanzione economica

Gli abusivi ora dovranno “pagare”. L’abusivismo edilizio, questa piaga che ha distrutto le nostre coste e la vivibilità delle città, ha finalmente un efficace strumento di contrasto.Tutto questo grazie a un emendamento inserito dal Movimento 5 stelle (a prima firma di Claudia Mannino) nel testo del collegato ambientale evaso dalla Commissione ambiente, di prossima discussione alla Camera. Il testo, semplice quanto innovativo, dispone che qualora l’abusivo non demolisca il proprio manufatto entro 90 giorni dall’ordine di demolizione, esso debba pagare una sanzione da 2.000 a 20.000 euro e, qualora l’abuso sia realizzato in zona vincolata, soprattutto a livello idrogeologico, che questa sanzione sia comminata nella misura massima. La sanzione, inoltre, potrà essere reiterabile (ad esempio ogni anno) qualora persista la mancata demolizione e, ovviamente, la sua corresponsione non sana l’abuso. Gli abusivi, quindi, si dovranno fare due conti. Se ad oggi, tutto sommato, delinquere gli conveniva poiché le demolizioni si contano sulle dita di una mano e loro abitano in immobili per i quali non si paga nulla allo Stato e ai comuni (né oneri concessori, né IRPEF, né TARSU), la nuova sanzione potrebbe spingerli concretamente all’autodemolizione. E questo non perché abbiano a cuore la legalità, il paesaggio e le generazioni future, ma solo perché non farlo fa male al loro portafoglio.I comuni, intanto, cominciano a sfregarsi le mani rispetto a questa nuova forma di entrate totalmente destinata a loro (anche se dededicare esclusivamente al controllo del territorio e alla realizzazione di parchi pubblici). D’altronde chi non ha un abuso sul proprio territorio? Secondo il Dossier “Terra rubata” del FAI e del WWF dal 1948 al 2013 sono stati realizzati 4 milioni e seicentomila abusi edilizi e per il Dossier “L’Italia frana” di Legambiente sono state depositate, fra il 1983 e il 2004, 2.040.544 domande di condono di cui il 41,3% ad oggi ancora inevase ( e in buona parte da dichiarare inammissibili o rinunciate). Le somme sono presto fatte: ci sono ancora due milioni di abusi edilizi non sanati in piedi, di cui poco meno di un milione con una improbabile domanda di condono e poco più di un milione senza neanche uno straccio di carta a giustificarne l’esistenza. Le cifre sono confermate dal risultato del censimento delle case “fantasma” (perché in gran parte abusive) effettuato nel 2010. Si tratta di un milione e duecentomila case, come ha dichiarato il Governo Monti a marzo 2012. Tenendosi prudenzialmente sul milione di immobili moltiplicato per la sanzione minima di 2000 euro, abbiamo la cifra record di 2 miliardi da destinare(potenzialmente ogni anno) ai comuni, in particolare a quelli delle 5 regioni (Calabria, Campania, Lazio, Puglia e Sicilia) dove risiedono i due terzi degli abusi edilizi d’Italia. Ovviamente è importante che ognuno faccia la sua parte,anche i dipendenti comunali, che dovranno infliggere le sanzioni economiche da mancata demolizione, senza dimenticarsene, come è avvenuto, in gran parte, nel Lazio dove nel 2008 è stata introdotta questa sanzione. Pertanto, nella disposizione sono state previste apposite ripercussioni, anche economiche, per i dirigenti “distratti”. La strada è ancora lunga. Ora il provvedimento approderà all’assemblea della Camera e poi al Senato dove si spera che i parlamentari e il Governo siano d’accordo che a pagare siano, una volta tanto, quelli che violano le regole e non quelli che le rispettano.

BOX CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 settembre 2014
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI

Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO 2 Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali (collegato alla legge di stabilità 2014). C. 2093 Governo.EMENDAMENTI APPROVATI ART. 23.

Dopo il comma 7, aggiungere il seguente:
8. All’articolo 31 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n.   380, e successive integrazioni e modificazioni, dopoil comma 4 sono aggiunti i seguenti:
«4- bis. L’autorità competente, constatata l’inottemperanza, irroga una sanzione pecuniaria da 2000 a 20000 euro, fatte salve l’applicazione di altre misure e sanzioni previste da norme vigenti. La sanzione, in caso di abusi realizzati sulle aree e sugli edifici di cui al comma 2 dell’articolo 27 ivi comprese le aree a rischio idrogeologico elevato o molto elevato, viene irrogata sempre nella misura massima. La mancata o tardiva emanazione del provvedimento sanzionatorio, fatte salve le responsabilità penali, costituisce elemento di valutazione della performance individuale, nonché di responsabilità disciplinare e amministrativo-contabile del dirigente e del funzionario inadempiente.
4-ter. I proventi delle sanzioni di cui al comma 4- bis sono di competenza comunale e vengono destinati esclusivamente alla demolizione e rimessione in pristino delle opere abusive e alla acquisizione e attrezzatura di aree a verde pubblico.
4- quater. Ferme restando le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e Bolzano, le regioni a statuto ordinario possono aumentare l’importo delle sanzioni amministrative previste dal comma 4-bis e stabilire che siano periodicamente reiterabili qualora permanga l’inottemperanza all’ordine di demolizione.
23. 12. Mannino, Terzoni, Daga, Busto, DeRosa, Micillo, Segoni, Zolezzi.

2 Commenti

  • BRAVI ANZI BRAVISSIMI MA IN SENSO SUPER IRONICO, Dopo la proposta del condono edilizio attraverso il ravvedimento,, il m5s sterza sulla sponda opposta attraverso le multe da capogiro per chi non demolisce,
    Tale proposta a dir poco scandalosa e oscena non solo non risolve la problematica dell’abusivismo ma sicuramente agevolerà i grandi latifondisti speculatori e mafiosi, perche’ solo loro possono permettersi di pagare multe cosi onerose infischiandosi delle demolizioni.Mentre metterà sui marciapiedi famiglie intere che hanno costruito per necessità e non possono permettersi di pagare queste multe o adirittura demolire, Sono sicuro che famiglie portate all’esasperazione possono arrivare a probabili suicidi. A CHE è dovuto questa sterzata del m5s a furore ideologico con giustizialismo viscerale economico?
    Ho sempre votato il m5s e semplicemente non mi riconosco più ritirando la mia adesione.Non mi sono mai rivolto aL pd e forza italia…. ma adesso rivolgo a loro un’appello: BLOCCATE CON TUTTI I MEZZI QUESTA DISGRAZIATA PROPOSTA DE3L M5S PER IL BENE DELL’ITALUIA E DELLE PERSONE POVERE ANCHE SE HANNO SBAGLIATO A FARE L’ABUSO. lA RISOLUZIONE DELL’ABUSIVISMO EDILIZIO DEVE ESSERE AFFRONTACON PROPèOSTE SERIE ATTO A LLA RISOLUZIONE DEL PROBLEMA, pROPOSTE A FURORE IDEOLOGICO NON PORTANO A NESSUNA PARTE. PER4 GIUSTIZIA DICO CHE CHI VI SCRIVE NON è UN ABUSIVO.

  • PER IL BENE CHE VOGLIO AL M5S CONSIGLIO DI BUTTAR FUORI DAL MOVIMENTO CHI HA AVUTO IL CORAGGIO DI PRESENTARE QUESTO DDL.

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