“Gli operatori balneari hanno ragioni da vendere: occorre dare certezze sul piano del diritto relativamente alla durata effettiva delle concessioni demaniali marittime. L’iter procedurale non è stato ancora definito e vi è la necessità e l’urgenza che la Regione Lazio dia le dovute garanzie agli attuali gestori.
Bisogna dare immediata e piena attuazione in tutti i Comuni costieri laziali dell’estensione fino al 2033 delle attuali concessioni demaniali marittime secondo quanto disposto nei commi 675 e seguenti, all’art. 1 della legge bilancio 2019 (l.145/2018). L’amministrazione regionale del Lazio è tra le poche a non aver ancora adempiuto al rinnovo dei titoli concessori balneari.
Le imprese del settore almeno per i prossimi 15 anni devono avere un orizzonte certo e soprattutto essere messe nelle condizioni di programmare investimenti.
Ricordo come già durante la prima fase emergenziale da Covid, nel mese di aprile, avevo sollecitato l’amministrazione regionale sulla necessità di intervenire con sostegni concreti ed immediati nei confronti degli imprenditori balneari, a partire dalla possibilità di sgravare il canone demaniale per ristorare in parte le ulteriori spese rispetto alle stagioni precedenti. Inoltre evidenziai l’importanza di dare risposte sulla necessità di certificare la validità delle concessioni demaniali fino al 2033.
Devo purtroppo constatare che a distanza di 7 mesi gli operatori sono ancora in attesa di indicazioni chiare e precise. Intendo raccogliere il loro grido di dolore reso ancora più forte dagli effetti negativi dell’emergenza Covid-19. Un’emergenza che rischia di sferrare il colpo di grazia ad un settore già in difficoltà da tempo.
La Regione ha il dovere di dare queste certezze al mondo imprenditoriale. Ricordo che il turismo balneare è uno dei settori in grado di contribuire in modo rilevante al Pil regionale e su di esso si deve investire per garantire lo sviluppo, favorire l’occupazione e la crescita dei territori.
Non si può più aspettare. Il comparto balneare va protetto e difeso, sia per la sopravvivenza delle imprese operanti nel settore che per l’impatto che esse stesse hanno sull’economia della nostra regione”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare