“Il gruppo capitolino del M5S e la commissione Speciale per la revisione della spesa capitolina esprimono preoccupazione per quanto sta accadendo in Acea, azienda al 51% del Comune. In un periodo di grave crisi per l’intera galassia delle aziende capitoline, Acea ha ben pensato di affidare un incarico di consulenza aziendale ad un anziano statunitense per la modica cifra di 1.500 euro al giorno. Per la stessa cifra sarebbe stato possibile assumere dieci giovani consulenti aziendali italiani con un ottimo curriculum. I vertici di Acea, su indicazione del guru a stelle e strisce (noto per il suo libro “Il nostro iceberg si sta sciogliendo“, ciascuno faccia gli scongiuri che preferisce) stanno portando avanti un radicale intervento di “change management” organizzativo. Il guru, ma anche i vertici aziendali, dovrebbe però sapere che nessun processo innovativo di “change” può avvenire senza una preventiva condivisione e informazione degli obiettivi con il personale. Molti dipendenti denunciano invece la pressione ricevuta dai dirigenti per entrare “volontariamente” in gruppi di lavoro “sperimentali”.
Tale metodo, in precedenza, era stato applicato ai Marines e a piccole aziende locali. Va a tal proposito ricordato che Acea non è un corpo militare, né un’azienda interessata esclusivamente al profitto bensì un’impresa di servizio pubblico essenziale. Presenteremo oggi stesso un’interrogazione urgente al sindaco per avere delucidazioni in merito“. Così, in una nota, il gruppo capitolino del M5s.