ACLI TERRA regionale del Lazio presenterà nel prossimo comitato regionale una riflessione sullo stato degli agriturismi nella regione per poi aprire un confronto con le rappresentanze delle organizzazioni rappresentative delle strutture extralberghiere.
Con queste strutturare un osservatorio, un laboratorio di buone pratiche e una promozione integrata.
“Il valore del lavoro e dell’economia nel Lazio degli agriturismi è notevole – afferma il Presidente regionale Nicola Tavoletta – ma in una rete più efficiente di promozione turistica riuscirebbe ad implementare non solo il fatturato, ma anche il numero dei lavoratori, in particolar modo quello degli addetti qualificati. Il lavoro è al centro di ogni ragionamento di sviluppo per ACLI TERRA.
I dati riportati nel confronto regionale di ACLI TERRA sono importanti per l’intera economia laziale, ma con margini di crescita alti, quindi non sufficienti. Gli agriturismi sono 947, 1,1% delle aziende agricole regionali. Il 18% degli agriturismi è in pianura, il 69% in collina e il 13% in montagna.
Questo dato fa riflettere sulla funzione degli agriturismi anche per la tutela ambientale nella questione del dissesto idrogeologico collinare. Ulteriore motivo per sostenere maggiormente gli agriturismi con il PSR. La capacità di aprire gli agriturismi in collina fa emergere anche la capacità di tanti giovani di adattare i terreni incolti in nuove attività.
Dal 2005 ogni anno gli agriturismi crescono del 7,6%. Ci sono 719 agriturismi con alloggio, 11.233 posti letto, e 616 con somministrazione pasti, 24.760 posti a sedere. Il 64% degli agriturismi laziali svolge attività alternative sperimentando con maggior completezza la multifunzionalità rurale. Gli arrivi nel 2015 erano 29.191, il 74% di italiani, mentre c’è un incremento del 19,9% degli arrivi dall’estero.
Questo quadro – continua il Presidente regionale – fa insistere ACLI TERRA su una proiezione di alleanze associative per promuovere le politiche istituzionali a favore degli agriturismi, non solo con il PSR, ma anche sensibilizzando le amministrazioni comunali a rilasciare le autorizzazioni per le ristrutturazioni.
In questo ambito sono gli enti locali a poter sostenere l’impresa per lo sviluppo del lavoro e per la tutela del territorio” conclude Nicola Tavoletta.