“I Comuni del Lazio che non sono ancora in regola con i livelli di arsenico presenti nelle acque per uso potabile, cioé quelli in cui si registra ancora una concentrazione compresa tra 20 e 50 microgrammi al litro, stanno uscendo dalla fase emergenziale ed entro tre mesi saranno in grado di rientrare entro i limiti previsti dalla legge“. Così l’assessore regionale all’Ambiente, Fabio Refrigeri, rispetto a un problema che riguarda soprattutto comuni del Viterbese. “Il Consiglio Superiore di Sanità, in accordo con l’Istituto Superiore di Sanità, – spiega Refrigeri – ha accolto la richiesta della Regione Lazio relativa all’estensione temporale di 90 giorni dei provvedimenti e delle limitazione per l’utilizzo dell’acqua destinata al consumo umano non conforme ai valori di parametro. Un provvedimento che permetterà di concludere gli interventi programmati già comunicati al Ministero della Salute e alla Commissione Europea“. “Sono certo – ha concluso Refrigeri – che riusciremo a completare progressivamente gli interventi previsti ben prima dei 90 giorni concessi. La salute dei cittadini è la nostra priorità“.