martedì 26 Novembre 2024,

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Acqualatina. D’Arco: una strategia suicida che porterà nel baratro i sindaci del PD

scritto da Redazione
Acqualatina. D’Arco: una strategia suicida che porterà nel baratro i sindaci del PD

Bartolomeo a Formia ha già portato al fallimento 2 società miste a maggioranza pubblica : La Formia Servizi  e la Golfo Ambiente . Evidentemente per il Sindaco di Formia  non può esserci  2 senza 3, e così ha  deciso di   far fallire anche   Acqualatina Spa anch’essa  a maggioranza pubblica.

Infatti il suo annuncio fatto agli organi d’informazione circa il voto contrario dei sindaci PD al Bilancio consuntivo  di Acqualatina va proprio in questa direzione.  Se sciaguratamente prevalesse questa linea si arriverebbe  dritti dritti al fallimento della Società , oppure  alla  consegna, su un piatto d’argento,  di Acqualatina  alla DPFA BANK  con la conseguente estromissione della parte pubblica e cioè di tutti  i sindaci dell’ATO /4. Si tratta  -afferma D’Arco- di un autentico  capolavoro  di stupidità e di irresponsabilità politica  che aprirà  uno senario disastroso  i cui guasti  ricadranno immediatamente  sui comuni con riflessi pesantissimi sia sul versante economico che  sociale.

Tutto questo sta avvenendo strumentalmente in nome dell ‘Acqua pubblica inseguendo  il peggior populismo e gli istinti peggiori della politica politicante. Nella fattispecie siamo di fronte ad vergognosa mistificazione dei fatti : l’acqua è già adesso pubblica e nella sua gestione i Sindaci  dell’ATO/4 detengono il 51% , cioè la maggioranza delle azione.  Pertanto hanno tutti gli strumenti  per “cambiare verso”all’attuale gestione di Acqualatina. Se vogliono possono cambiare management, posso imporre nuovi indirizzi e una diversa organizzazione operativa.  Evidentemente Bartolomeo e i sindaci del PD  preferiscono lo sfascio  e  il populismo invece di pensare seriamente  a costruire, per  davvero,  una gestione di un Servizio Idrico Integrato improntato all’efficienza, all’efficacia ed alla sostenibilità economica di un servizio essenziale e di  un bene comune prezioso com’è quello dell’acqua.

In questo modo si sfascia soltanto  e non si costruisce un bel niente. Infatti ancora oggi, a due giorni dell’assemblea generale  dei soci, Bartolomeo e i sindaci del PD hanno saputo dire solo no , senza far  seguire uno straccio di  proposta di gestione dell’acqua davvero credibile. Questa posizione assunta metterà fuori il PD dalla modernità, lo ricaccerà indietro nel tempo e nell’ideologismo peggiore  ormai superato dai tempi e dalla storia.

Possibile , conclude D’Arco,  che all’interno di un grande partito di governo qual è il PD non ci sia nessuna voce  forte e illuminata in grado di  fermare  Bartolomeo e la sua folle strategia che porterà  inevitabilmente gli stessi  sindaci del PD al suicidio  politico?  Infine  a proposito di coerenza politica, rivendicata ipocritamente da Bartolomeo, vorrei solo  ricordare che la legge regionale in  materia  (meglio conosciuta come legge Meta) è stata approvata  da tutto il centro-sinistra ivi compresi  Rifondazione Comunista e Verdi .

Silvio D’Arco

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