lunedì 25 Novembre 2024,
Nell’articolo “Servizio idrico, serve la diffida”, pubblicato a pagina 31 dell’edizione odierna de “La Provincia Frosinone”, vengono riportate dichiarazioni errate e prive di fondamento in merito all’inserimento in bolletta del costo relativo al deposito cauzionale, che il gestore ritiene doveroso rettificare.
Prima di tutto, occorre chiarire che, a differenza di quanto si tenti di far credere nell’articolo, il deposito cauzionale è uno strumento già da tempo esistente e che è stato solamente rideterminato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) a livello nazionale.
La novità intervenuta, dunque, è che l’AEEGSI ha deliberato nuove modalità di calcolo per il deposito cauzionale e stabilito che dal 1° giugno si debbano restituire agli utenti i conguagli negativi e incassare i positivi, al pari di quanto sta già accadendo a livello nazionale.
Operazioni che Acqualatina sta effettuando e che sono in corso di completamento con una restituzione a 27 mila utenti di oltre 1 milione di euro.
Nel caso specifico occorre anche ricordare che all’atto della consegna della gestione ad Acqualatina, il Comune di Giuliano di Roma ha formalmente dichiarato di non avere depositi cauzionali e non ha conseguentemente rilasciato nulla al Gestore.
Di ciò sono informati sia l’OTUC che le Associazioni dei consumatori e pertanto sono del tutto prive di fondamento polemiche e contenziosi.
Il deposito cauzionale, infine, è considerato uno strumento base per la lotta alla morosità. E proprio la morosità è uno dei maggiori vincoli alla riduzione della tariffa. Quindi, i Sindaci e gli altri rappresentanti istituzionali, legittimamente preoccupati che i cittadini non vengano caricati di ulteriori aumenti, dovrebbero naturalmente essere i più grandi sostenitori di qualsiasi strumento atto a ridurre un fenomeno che, partendo da pochi utenti morosi, va a ricadere sulle spalle dell’intera collettività di utenti virtuosi.
Servizio Comunicazione Acqualatina S.p.A
