La gestione da parte della Dondi SpA su Sezze è stata caratterizzata, da una parte, da una grave e perdurante morosità da parte della Società Dondi nei confronti di Acqualatina, non certo nata l’estate scorsa come affermato nell’articolo, e, dall’altro, dall’accrescersi senza sosta delle carenze nella gestione del servizio idrico denunciate dall’Amministrazione Comunale di Sezze nei confronti della Dondi SpA. In questo ambito, con un verbale del 21 luglio 2014 si è dato inizio alle procedure di consegna del Servizio nel Comune di Sezze nei confronti di Acqualatina.
Il 29 settembre 2014, poi, è stato formalizzato l’affidamento definitivo a far data dal 1 ottobre.
La presa in gestione del territorio di Sezze ha richiesto, tra l’altro, per Acqualatina, un impegno straordinario in termini di risorse impiegate che ha comportato da subito degli interventi urgenti, con l’attivazione di tutti gli impianti di depurazione e di produzione d’acqua potabile.
Per quanto riguarda gli interventi di più lungo termine che richiedono investimenti importanti e strutturali, si tratta di adeguare il Piano degli interventi del’ATO4 come sancito anche nell’ultima Conferenza dei Sindaci.
Questo, preme sottolinearlo visti i toni dell’articolo, è un atto dovuto e non sta nella liberalità del gestore Acqualatina accettare o meno la gestione di Sezze a cui è, invece, tenuto da quanto previsto dalla Convenzione di Gestione.
Questa questione non ha nulla a che vedere con quanto, invece, nell’articolo viene messo in stretta connessione e, cioè, l’affidamento di una gara pubblica esperita da Acqualatina a favore di una Società controllata dalla Dondi SpA. Tale gara ha seguito quanto previsto per legge per le procedure aperte che non contemplano, certo, la “scelta” arbitraria da parte della stazione appaltante, Acqualatina in questo caso.
Ma, mentre tutto questo dovrebbe darsi per scontato, l’articolo ravvede una sorta di “patto” tra le due Società portando come elemento di base a questa accusa infamante un ipotetico silenzio ad opera di Acqualatina in relazione agli importi da riscuotere dalla Dondi: nulla di più falso, infatti Acqualatina ha riscosso l’«importo di cui era debitrice grazie ad un lungo e complesso procedimento legale che si è concluso proprio in questi giorni. E questo non è quello che si può chiamare l’ombra di uno scambio tra Società» come, invece, ipotizzato nell’articolo che, evidentemente, non nasce da un approfondimento documentato della questione.
Servizio Comunicazione Acqualatina S.p.A.