La Società ritiene opportuno rispondere a quanto affermato dal Codacons e fare chiarezza su dati e circostanze riportate, che risultano del tutto errate.
In primo luogo un chiarimento riguardo ai ruoli; la tariffa è determinata applicando il metodo deliberato dall’Autorità Energia Elettrica Gas e Sistemi Idrici (AEEGSI).
Per quanto, invece, nei compiti dei primi cittadini dell’ATO4, gli stessi, durante l’ultima Conferenza dei Sindaci e Presidenti del 7 Agosto, hanno approvato la rimodulazione della posta relativa ai conguagli pregressi, comunque dovuta, in un lasso di tempo di 8 anni, di gran lunga superiore al minimo previsto, e cioè 1 anno. Questa decisione è stata presa nell’ottica di ridurre quanto più possibile l’impatto in bolletta negli anni 2014 e 2015.
Quanto alla portata percentuale di questi aumenti: l’incremento tariffario previsto nel 2014 è complessivamente del 7.85% , non certo del 20 come riferito dal Codacons
Nel 2014, grazie alle decisioni assunte nella Conferenza dei Sindaci l’impatto del recupero dei conguagli pregressi è irrisorio: si tratta,mediamente, di 3,70 €/utente, 0,3 €/mese (zero virgola tre euro al mese!)
“Sono molto sorpreso – interviene l’Ad di Acqualatina, Raimondo Luigi Besson – da come le informazioni siano state travisate dalle affermazioni del Codacons, spero si faccia chiarezza quanto prima. Gli aumenti sono contenuti e questo grazie proprio a quella parte di Sindaci che responsabilmente ha dato il proprio voto favorevole nell’ultima Conferenza dei Sindaci. Sono sicuro – prosegue Besson – che quando i vari concetti saranno chiari alle Associazioni, queste non potranno che essere d’accordo, in quanto ogni decisione è presa in considerazione dell’impatto sugli utenti.
Piuttosto – conclude – mi auguro che le Associazioni si possano unire a noi nello sforzo per combattere la morosità su questo territorio, la qual cosa costituirebbe l’unica leva concreta per abbassare le bollette”.
Altro argomento sollevato dall’Associazione è quello sui depositi cauzionali: Acqualatina, nella fase di avvio della nuova gestione, ha richiesto a tutti i precedenti gestori (Comuni e Consorzi) le necessarie informazioni sui depositi cauzionali versati dagli utenti.
Solo 3 Comuni (Latina, Cisterna e Sermoneta) hanno fornito ad Acqualatina gli importi relativi al deposito cauzionale, tutti gli altri gestori, Consorzi e Comuni, appunto, hanno dichiarato di non averne o che avrebbero provveduto loro stessi alla restituzione agli utenti.
Ragion per cui, Acqualatina sta semplicemente procedendo come deliberato dall’AEEGSI: l’Autorità, infatti, a determinato una nuova modalità di calcolo e stabilito che dal 1° giugno si debbano restituire agli utenti i conguagli negativi e incassare i positivi, operazioni che Acqualatina sta, appunto, effettuando e che sono in corso di completamento con una restituzione a 27 mila utenti di oltre 1 milione di euro.
Lungi, quindi, dal fatturare in maniera “generalizzata” e indiscriminata il deposito a tutti gli utenti, Acqualatina sta effettuando i dovuti calcoli.
Grande confusione anche sulla questione del Fondo per le utenze deboli istituito dall’AEEGSI: questo Fondo nell’ATO4 esiste da tempo, uno dei primi casi in Italia, e ne costituisce un vanto, grazie alla sensibilità delle istituzioni Provinciali di Latina e ad alcuni Sindaci fuori provincia come Anzio e Nettuno. Adesso questo strumento viene adottato su scala nazionale e l’AEEGSI determina che si possa dedicare a questa causa una parte del FONI, fondo vincolato per gli investimenti.
Non si comprende, dunque, come il Codacons affermi che questa è da ritenere una somma nella disponibilità (o addirittura “un regalo”) al gestore. Si tratta di un Fondo vincolato comunque e, che, come possibilità data dall’AEEGSI, può essere in parte dedicato alle utenze deboli.
Dov’è il regalo per Acqualatina?
Servizio Comunicazione Acqualatina S.p.A.